Era diventata la mia vita

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Il giorno seguente a scuola evitavo di incontrare lo sguardo di Justin.
Non riuscivo a smettere di pensare a lui e Jessica...
E se quando me ne ero andata fosse successo qualcosa?
Avevo pensato praticamente solo a questo da quando li ho visti.

Sussultai quando a fine scuola mentre ero con Taylor mi sentii improvvisamente abbracciare da dietro. Mi stampò un bacio sulla guancia.
-Mi sei mancata piccola- sorrise.
-Anche tu- mormorai.
Si mise accanto a me lasciando che il suo braccio mi avvolgesse.

Notai poi la presenza di Mike e lo salutai con la mano sorridendogli appena, lui ricambiò il saluto.

-Allora...- disse Justin verso di me.
-Sappiamo che tuo padre vuole che tu ti riprenda a scuola e che non crederebbe se gli dicessi che hai un progetto con me, ma potrebbe credere che ce l'hai con lei- disse indicando Taylor col capo.
-Mh, si può darsi- alzai le spalle.
Justin sorrise alla mia risposta.

-Swift per te va bene- disse non come una domanda.
-Per me va bene ma grazie per avermelo chiesto- disse sarcastica.
-Di niente- rise.

-Ma mi serve un telefono- dissi.
Justin estrasse il suo dalla tasca posteriore dei jeans. A quel punto mi venne ansia sapendo di doverlo chiamare e mettere su questa recita.
Presi il telefono e uscii fuori dalla scuola per poter parlare seguita poi da Justin.
Justin si poggiò contro un auto e fece si che io mi appoggiassi a lui. Le sue mani si posarono sui miei fianchi. Riportai la mia concentrazione su quel che dovevo fare e composi il numero.
Un forte senso d'ansia mi assalì e Justin lo notò.
-Tranquilla- sussurrò mentre il suo naso sfiorava la mia guancia. -Andrà bene, ci crederà e ti dirà di si- disse. Annuii prima di sospirare e attivare la chiamata.

Aspettai che rispondesse e a ogni squillo il mio battito aumentava sempre di più.
-Pronto?- sentii.
Mi ricordai che a quel punto dovevo dire qualcosa.
-Papà, sono io- dissi.
Justin strinse di poco la presa sui miei fianchi e le sue labbra sfioravano la mia spalla.
Sospirai prima di decidermi a dire quel che dovevo dire nel miglior modo possibile.
-Ho chiamato per dirti che resterò da Taylor per un progetto- dissi.
-Perché non viene lei?- disse.
Ah.
-Perché Austin può aiutarci se abbiamo bisogno- mi venne in mente.
Sentii mio padre sospirare
-Resterai da lei?- disse.
Mi voltai verso Justin che annuì.
Avrei voluto dire di no e tornarmene a casa o andare veramente da Taylor...
-Si- dissi.
-Ok- disse.
-Va a studiare- disse prima di riattaccare.
Sospirai.

Quasi sussultai quando Justin mi lasciò un bacio sul collo, potei sentire il suo sorriso sulla pelle.
-È andata bene- disse.
-Già- mormorai.
Justin mi prese per mano e tornammo da Taylor e Mike.

-Volete andare al bar?- propose Taylor.
-A quest'ora non ci sarà nessuno- continuò.
-Per me va bene- alzò le spalle Justin.
Si voltò poi a guardarmi stringendomi a se con il braccio intorno alle mie spalle -Per te va bene?- disse e io gli annuii.

Una volta arrivati andammo verso un divanetto dove al centro si trovava il tavolo,con sopra il menù. Mi sedetti tra Taylor e Justin e lui mi fece segno di sedermi sulle sue gambe. Le sue braccia mi circondarono e poggiò il mento sulla mia spalla.

-Che sete- si lamentò Mike alzando gli occhi al cielo. -Voi che prendete?- disse Taylor.
-Io una Schweppes- disse Justin.
-Io anche- alzò le spalle Mike.
-Io credo che prenderò una ciambella- disse Taylor.
-Tu?- Justin si voltò a guardarmi.
Scossi la testa -Non voglio niente- dissi.
-Sicura?- disse.
-Si- gli annuii.

Parlavano mentre il cameriere si faceva attendere.
-Quando cazzo arriva- si lamentò Justin innervosito.
-Credo stia arrivando- mormorai.
-Era ora...- disse Justin vedendo il cameriere arrivare.

Prese i loro ordini per poi sparire dietro il bancone.

Essendo ancora in braccio a Justin levai le sue mani dal mio corpo e mi sedetti dove ero prima.
Lui aggrottò la fronte guardandomi confuso.
Cercai di ignorare il suo sguardo addosso ma non era facile.

I'm falling in love with a loserDove le storie prendono vita. Scoprilo ora