Un Capodanno da dimenticare

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A cena c'era molta tensione.
-Che sta succedendo?- mi sussurrò Dylan.
Mi misi di lato in modo da rispondergli.
-A quanto pare papà ha un segreto che ha paura che zia possa rivelare- gli sussurrai e lui restò perplesso.

-Ricardo...- disse zia.
-Hai mai conosciuto la madre del ragazzo con cui si vede Selena?- strabuzzai gli occhi sperando che le mie orecchie mi avessero ingannata.
-Tu ti vedi con qualcuno?- disse immediatamente dopo mio fratello.
-I-io- balbettai.
Zia Melanie sembrava stupita dal fatto che Dylan non lo sapesse.

Cavolo, che Natale che sarà...

Mio padre corrugò la fronte per la domanda di mia zia. -Lei non si vede più con nessuno- si limitò a rispondere freddamente.
"Credici" pensai.
Dylan interruppe gli sguardi della zia Mel e di mio padre. -Con chi diamine ti vedevi?- disse.

-Con nessuno- alzai le spalle innocentemente.
Poi pensai perché zia avesse chiesto a papà se conosceva la madre di Justin.

Dopo che mia zia ha nominato il fatto che mi vedessi con qualcuno, e che qualcuno fosse proprio Justin Bieber, mi stava passando la fame sotto lo sguardo di mio fratello, ma anche quando non mi guardava ero nervosa per quel che era appena successo.

Quasi non mi ero accorta degli sguardi trucidi che si davano mio padre e mia zia.
-Selena, perché non uscite tu e Dylan dopo cena?- disse papà senza neppure distogliere lo sguardo da quello di zia.
-Ma dovremmo aspettare la mezzanotte tutti insieme...- dissi ma mio padre non disse niente.Si prospetta un Capodanno di m...

Inoltre io dovevo anche aspettare che venisse nonna...vabbè.

Così dopo cena uscimmo e prima di farlo mio padre aveva parlato con mio fratello raccomandandogli di badare a me e io alzai gli occhi al cielo.

Uscimmo fuori di casa e pensai a quanto fosse strano lasciare da soli zia e papà. Prima si sarebbero polverizzati solo con lo sguardo. Magari quando torneremo a casa ci saranno dei cadaveri ad aspettarci...

-Ora mi dici chi è?- disse mio fratello riportandomi alla realtà.
-Chi è chi?- dissi ma subito dopo aver pronunciato ciò mi ricordai a cosa si riferisse.
-Oh, nessuno...solo un comune e noioso mortale dei miei compagni- dissi con nonchalance mentre mi chiedevo se mi credesse.
Alzò un sopracciglio guardandomi.
-Sto aspettando il nome...- disse.

-PORCA TROIA- disse d'un tratto e mi voltai curiosa e confusa allo stesso tempo.
-Cosa?- dissi.
-È quel ragazzino che hai baciato nello spogliatoio dei ragazzi- disse.
-N— dissi ma mi interruppi. Magari potevo fargli pensare che era lui visto che papà ha detto che ormai non lo vedo più non ha importanza.

-Può darsi- dissi innocentemente alzando le spalle.  -Oh cazzo- disse ancora non riuscendo a crederci.
-Ma come ha già detto papà, non ci vediamo più- dissi.
-Menoma— si fermò.
-Voglio dire...mi dispiace- disse facendomi ridere. Risi di gusto.

-Ma come mai?- chiese.
-Come mai è finita?- dissi e lui annuii.
-Oh...non so, forse non eravamo fatti l'uno per l'altra- dissi essendo la prima scusa che mi venne in mente.

-Ma parliamo di te- dissi dandogli delle gomitate sorridendo.
-Pf no n c'è niente da dire- disse.
-Si, certo...sono abbastanza sicura che c'è una ragazza- dissi.
-A si?- fece.
-Mh-h- feci a mia volta.

-E ora mi dirai chi è- dissi.
-Non la conosci—
-AH-AH! Lo sapevo! Sapevo che c'era una ragazza- dissi saltellandogli intorno mentre camminavamo e lui rise.
-Avanti, chi è?- dissi.
Ma mi sentivo un po' in colpa, visto che quando me lo ha chiesto lui gli avevo mentito.
-È della nostra scuola, ma non so se la conosci...Si chiama Veronica- disse.
-Uuu bel nome- dissi.

I'm falling in love with a loserDove le storie prendono vita. Scoprilo ora