Come un fratello

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In tutto quel tempo stavo ancora cercando una scusa per andarmene ma alla fine mi arresi. Appena arrivarono i genitori di Taylor li salutai ma poi, dopo poco decisi di andare in bagno per dargli un po' di spazio tra loro. Non mi ero resa conto di quanto tempo stesse passando.

Sussultai quando sentii bussare alla porta.
-Selena?- sentii la voce di Austin.
-È tutto ok?- chiese.
-SI- dissi in risposta.

-Ora arrivo- aggiunsi poi.

Gettai un sospiro e dopo poco uscii dal bagno.
Ogni volta restavo devastata dalla gentilezza dei genitori di Taylor nei miei confronti. Sembravano davvero due persone d'oro.

Mi sembrava scortese andarmene mentre loro mi parlavano e anche se inizialmente era questa la mia intenzione, non trovavo mai il momento per interromperli.

Continuavo a mascherare i miei sbadigli mentre Taylor mi parlava. Quando i genitori di Taylor andarono a letto, dopo poco alla tv con me e suo fratello anche lei andò a dormire e le annunciai che di lì a poco l'avrei raggiunta.

In realtà io stavo dormendo con gli occhi aperti da più di mezz'ora in realtà ma mi sforzavo di tenere gli occhi aperti mentre stavo guardando "Spie al ristorante" con Austin.

Solo il giorno dopo realizzai di essermi addormentata lì con Austin.

Mi stavo svegliando a causa del caldo, tempo di aprire gli occhi e vedere il viso di Austin, li richiusi assonnata.

Non saprei dire quanto dopo mi sono svegliata ma pensavo almeno un'ora.

Ho sempre pensato mi sarei sentita a disagio a dormire insieme a un ragazzo che non fosse Justin, ma Austin era come un secondo fratello perciò mi era naturale.

La vicinanza dei nostri corpi non mi metteva assolutamente a disagio. Niente di tutto ciò era imbarazzante.

Si stava così bene finché Taylor non ci lanciò un cuscino svegliandoci. Io ero in dormiveglia e perciò fu abbastanza brusco come risveglio.

-Taylor...- mugugnai muovendomi sul divano.
-Dormiglioni- la vidi alzare gli occhi al cielo mentre si prendeva una mela. Io ero troppo stanca. Chiusi gli occhi mettendomi ancora più comoda. Sentivo lo sguardo di Austin addosso mentre io mi ero ormai sistemata comoda come se niente fosse.

Stavo morendo di sonno e in realtà era una cosa che succedeva spesso ultimamente...basta pensare a quel giorno a casa di Justin. Giuro che non capisco nemmeno perché ultimamente io sia così stanca, dormire stava diventando il mio hobby.

Ma io ero ancora convinta che avessero bisogno di tempo in famiglia e così, prima di pranzo, verso le 11, salutai Taylor e andai via.

Ad ogni modo, frequentai la casa di Taylor con un po' meno frequenza del solito per dare loro i propri spazi. Quelle poche volte che andavo ho notato che Austin era meno presente a casa ma non ne feci un gran dramma uscire a prendere aria più spesso.

-Non vedo l'ora che arrivino le vacanze di Primavera- confessò Taylor con la mia piena approvazione. -A chi lo dici- dissi mangiando dei cereali. Eravamo sul gradino che porta fuori mentre guardavamo il cielo limpido e ascoltavano gli uccelli.

-Ho voglia di divertirmi- confessai alzando le spalle. Taylor si girò a guardarmi -Questa me la devo segnare- dissi ma mi limitai a guardare il cielo e sorridere. -Hai mai voglia di fare qualcosa di folle? Qualcosa di cui probabilmente ti pentirai ma non t'importa? Quel tipo di cose che ti fanno pensare che ti stai godendo la vita?- dissi. Mi guardò -Si...effettivamente si- rispose.

I'm falling in love with a loserDove le storie prendono vita. Scoprilo ora