Capitolo 3

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Ti ho sognato, un sognio bellissimo
Anche se e finito troppo presto.
Spero che si ripeterà

Adam

Il buio mi avvolge, mi guardo intorno non sento niente né vedo niente, non riesco a muovermi. Questo silenzio inquietante mi fa sentire strano come se fossi isolato da tutti. Ad un tratto però sento una voce dolce spezzata da un pianto disperato

<<N-o ti......pr-ego>> un singhiozzo forte riecheggia nel aria

Quella voce, mi è del tutto estranea ma qualcosa in me si sblocca ascoltando le sue parole cariche di dolore e ansia, cerco di muovermi ma resto sempre bloccato da non so cosa e come una forza invisibile che mi tiene immobile rendendomi impotente.

<<Non cen-t-ro nulla, ti prego>> di nuovo quella voce sta volta scossa da singhiozzi più forti dei precedenti, non so perché ma sentendo il suono di quella piccola e delicata voce inizio a sudare freddo, il mio cuore inizia a battere forte come se stesse per uscire dal mio petto, le mie gambe tremano facendomi cadere in ginocchio, le mie mani sudano, il mio respiro diventa irregolare, gli occhi mi si appanano, e mi si forma un nodo alla gola, la testa gira, le orecchie fischiano. Poi ad un tratto tutto cessa, inizio a respirare normalmente, faccio forza nelle gambe e le muovo cammino avvolto dal buio, mi guardo intorno spaesato ed iniziò a camminare sperando di trovare una via d'uscita.

Una luce bianca si posa su di me, come un riflettore, porto una mano su gli occhi ma poi la tolgo inponendomi di abituarmi alla luce forte. Prima che riprenda a camminare davanti a me si accende un altra luce ma questa e rossa, la luce inquadra un piccolo parco con un palo da lapdance al centro, una ragazza di spalle inizia a ballare passando le mani sul suo corpo perfetto, un corpo che ho già visto, prima che la ragazza si giri scampare nel nulla. Faccio un passo avanti ma vengo bloccato di nuovo, questa volta si accende una luce blu e sotto di essa si trova un letto matrimoniale con due persone che fanno sesso, non so perché non riesco a muovermi. Guardo il ragazzo, ha i capelli neri, e alcuni tatuaggi sulle braccia, tiene ferma la ragazza tenendo una mano sul collo di quest ultima, non sembra che stringa la presa.

<<Adam.....Mmm....di più>> quella voce la voce che prima ho sentito piangere

<<Come mi hai chiamato puttana??>> dice il ragazzo prima di stringere la presa intorno al collo di lei

Non so perché ma in me scatta qualcosa, un senso di rabbia mi travolge, stringo forte e pugni, vorrei andare lì e riempire la faccia di quel ragazzo di pugni.

D'un tratto scompare anche quest altra scena, l'unica luce che resta e la mia, ritorna il silenzio, che viene spezzato dal rumore che riecheggia nell'aria, un tikettio che io conosco troppo bene, la mia testa si abbassa senza il mio consenso permettendomi di vedere solo un paio di tacchi neri, una mano delicata si poggia sotto il mio mento, fa pressione in modo che io rialzi la testa, nel mentre guardo ogni centimetro del corpo della donna posta davanti a me, le gambe lunghe e magre, il ventre piatto il seno piccolo ma tondo, questo corpo io lo conosco.

<<Francisca>> la mia bocca si muove da sola senza che io le dia il consenso di parlare, la donna davanti a me sorride i capelli castani sono posti dietro le spalle piccole e delicate, le sue labbra carnose e leggermente grandi ma non troppo sono incurvate verso l'alto lasciando apparire delle piccole fossette che gli stanno un incanto, i suo occhi scuri sono fissi su di me. Passo a vedere cosa indossa e resto paralizzato nell vederla con indosso un bebydoll di pizzo rosso, che al posto delle mutande ha un perizoma rosso e il reggiseno non ce.

Il mio amichetto la sotto si risveglia e preme contro il tessuto dei jeans fin troppo stretti.

<<el diablo>> sussurra avvicinandosi a me, poggia le sue mani sulle mie spalle le fa scendere e salire lentamente, il mio corpo freme sotto al suo tocco e allo stesso tempo si rilassa.

<<Cosa ci fai qui?>> chiedo ma lei mi ignora e mi spinge al indietro, stranamente non finisco a terra ma su qualcosa di morbido, lo scenario cambia di nuovo e questa volta siamo nella mia camera da letto. Francisca sale sopra di me e inizia a baciarmi il collo mordendo in alcuni punti, lascio che i gemiti fuori escano dalla mia bocca.

<<Lavori troppo, dovresti rilassarti un po>> dice muovendo il bacino contro il mio

<<lascia che ti aiuti>> non mi lascia parlare che si abbassa fino ad arrivare davanti ai miei pantaloni li abbassa insieme ai boxer, inizia a giocare col mio membro, lecca la punta ma non lo prende in bocca la sua mano si avvicina ai mie testicoli e li accarezza dolcemente poi ci deposita sopra un delicato bacio. Gemo sotto il suo tocco

<<Dimmi cosa vuoi>>esclama con voce seducente

Chiudo gli occhi e aspiro il suo odore di cannella mischiato a frutti di bosco, da oggi questo diventera il mio odore preferito

<<Prendilo in bocca>>

Lei esegue il mio ordine e lo prende tutto in bocca, porti gli occhi al cielo mentre mi bevo delle sue labbra attorno al mio cazzo. Muove le sue labbra intorno a me, fa arrivare il mio pene nella sua gola pompa più forte sono quasi al orgasmo quando tutto come e iniziato finisce. Mi sveglio nell mio letto con affianco a me una ragazza bionda e una mora che si sono attaccate addosso, mi alzo di scatto facendo svegliare le due ragazze che mi guardano.

<<Era un sognio>> dico ad alta voce

l'ho sognata ho sognato Francisca

<<todo bien??(tutto bene??>> chiede la bionda

<<Irse.........AHORA(andatevene ora)>> le ragazze spaventate si alzano dal letto, a capo chino vanno via.

Mi ristendo sul letto con un erezione che mi sta uccidendo, e ripenso a quello che mi ha detto serkan

•••••••••••
<<voglio che mi porti Paul>> dico

<<Per stasera sarà qui>> risponde lazandosi dalla sedia

<<Quando l'avrai preso voglio che lo porti nello scantinato dell angel>> dico

Serkan annuisce prima di andare via.


La obsesión del diabloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora