Capitolo 32

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Francisca

<<Um.. le carte mi dicono che sei una ragazza molto forte con un passato burrascosa ed un futuro del quale hai paura, l'amore per te è come diventare un libro aperto sai che se troverai qualcuno gli racconterai tutto di te, ed hai paura, non vuoi che si allontani una volta scoperto tutto di te, non vuoi essere presa ingiro vuoi un amore puro.>> Nella mia testa si ripetono come in un lup le parole di roselin

E vero io voglio un amore puro travolgente e soprattutto stabile, non voglio litigare sempre con la persona che ho accanto, voglio che essa si confidi con me che mi racconti tutto di lui così che io mi possa fidare e raccontare la mia storia a mai volta, non voglio l'amore finto oppure quello per convenienza, io voglio quello vero.

Sospiro stanca non era mia intenzione farlo arrabbiare ma a volte non raggiona proprio.

<<Dove andiamo??>> chiedo

<<A casa mia>> risponde non distogliendo lo sguardo dalla strada, dalla sua espressione capisco che è tanto arrabbiato

<<Sai che arrabbiarsi sempre fa male>> dico provocandolo

Voglio vedere se parlando si calma un po, almeno lo smette di essere così freddo nei mie confronti.

<<Non mi fotte un cazzo>> dice

Sochiudo la bocca per lo shok non mi aspettavo che mi rispondesse così, ok forse ho sbagliato ad andarmene senza dire nulla ma lui non dovrebbe reagire così.

<<Si può sapere che problemi hai??>> chiedo alterata alzando il tono di voce

<<Non ho nesun problema e sta un po zitta la tua voce mi da fastidio>> dice svoltando in una strada deserta

<<Ah se ti da così fastidio la mia voce ti dovrai abituare perché passeremo un intera settimana insieme ed ho già inmete tanti argomenti con il quale darti fastidio>> dico girandomi verso il finestrino ed ignorando

Stronzo ecco cos'è uno stronzo antipatico stupido, potrei continuare al infinito a fargli tutti questi bei complimenti ma meglio conservarli per quando mi verranno di nuovo i cinque minuti. E poi come si permette la mia voce non è fastidiosa, e se tanto la odia poteva anche portarmi qualcun altro con se.

~~

Apro la portiera della macchina guardandomi intorno la casa di adam non è altro che una costruzione che sembra molto antica, e fatta tutta di blocchi di pietra che si espandono per un mezzo della proprietà le alte e forti mura danno alla costruzione un aspetto abbastanza spaventoso, il cancello che circonda la proprietà e di un color nero, al centro di esso ci sono incise le lettere  A F messe in bella mostra grazie alla loro grandezza, intorno alla casa ci sono degli alberi quasi del tutto spogli per colpa del autunno le loro foglie gialle e arancioni sono sparse per tutto il terreno.

<<Muoviti non voglio restare qui fuori tutto il giorno>> dice adam chiudendo la sua portiera

Sbuffo e chiudo la portiera sbatendola facendosi che il proprietario di essa si giri verso di me, io intanto cammino verso si lui lo sorpasso.

<<Muoviti non voglio restare qui fuori tutto il giorno>> ripeto ciò che mi ha detto lui prima e mi avvio alla porta di ingresso che vieni aperta da una donna che molto giovane, i capelli neri sono raccolti in una treccia ordinata, il viso perfettamente strucato e dolce ci ribolge un sorriso di cortesia.

<<Signor Fernàndez, señorita, bienvenida, el almuerzo está listo.(Signor Fernàndez, signorina, benvenuti, il pranzo è pronto.)>> dice la ragazza

Adam la sorpassa non degnandola di uno sguardo e si dirige verso quella che credo sia la sala da pranzo. Io resto sulla porta a guardare la ragazza che China la testa, le passo accanto e le regali un grande soriso poi la ringrazio e mi dirigo anche io nella sala da pranzo dove trovo adam già seduto che mangia. Non bado tanto al arredamento della stanza mi avvicino al tavolo e mi siedo poggio la mano su die esso stringendo la tovaglia tra le mani.

<<Adam non credi di star esagerando>> dico

<<Non do di che parli>> dice continuando a mangiare

<<Ho andiamo adam cosa ti da fastidio il fatto che sia saporita per un ora senza che tu sapessi dove ero e non mi potevi tenere sotto controllo>> do voce ai nei pensieri

<<Il mondo non gira tutto intorno a te fracisca ho cose più importanti a cui pensare non sei la mia priorità, quello che hai fatto oggi è stato molto pericoloso non c'erano guardie accanto a te qualsiasi persona avrebbe potuto farti della male, ma sarebbero stati cazzi tuoi, non voglio fare il bebisiter.>> dice guardandomi in modo glaciale

<<Bene visto che ti do così fastidio andrò in camera mia, ameno che tu non abbia deciso che io debba dormire in qualche alberg>> dico poggiando il mento sul pugno

<<No puoi restare qui>> dice con sarcasmo

<<Benessimo grazie mille per la sua ospitalità signior Fernàndez>> carco l'ultima parola

Mi alzo dal tavolo e sparisco dietro la porta.

Adam

Mi appoggio allo schienale della sedia e inevitabilmente sorido, quella ragazza mi farà uscire pazzo, sa essere dolce e strizna allo stesso tempo, questa settimana sarà molto interessante.

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Ciao  a tutti scusate del ritardo e anche per il capitolo corto aggiornerò di nuovo in questi giorni, spero vi piacca anche se è corto.

La obsesión del diabloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora