Capitolo 7

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Sono sconvolta e terrorizzata, lui el diablo mi ha baciata mentre uccideva a sangue freddo quello che dovrei considerare mio padre, lui e pazzo.

<<Vieni con me>> mi afferra dal polso tirandomi via da lì, prima che usciamo dalla porta si volta verso il suo amico e gli dice in italiano di ripulire tutto e bruciare il corpo.

Adam mi trascina con lui mentre io cerco di divincolarsi dalla sua presa, attraversiamo un corridoio buio pieno di stanze con le porte aperte le luci si accendono e spengono in continuazione, le mura sono sporche di muffa e strane macchie che non so davvero cosa possa essere, il pavimento e anche esso sporco con alcuni sassi qui e li, ci fermiamo davanti una porta alla fine dell corridoio, adam estrae una chiave dai pantaloni e poi apre la porta mi strattona in avanti facendomi entrare per prima poi insegue lui, davanti a noi ce un altro corridoio però questo e illuminato dai faretti che si trovano sull soffitto, riprendendo il mio porso mi conduce con se vero un altra porta ma su essa ce scritto, EL DIABLO presumo sia il suo ufficio, apre anche quest'altra porta facendomi entrare nella stanza, le mie narici vengono invase da un pungente odore di chiuso, adam accende la luce permettendomi di vedere meglio dove mi ha portato, una camera da letto gigante che suppongo sia la sua il colore dominante e il rosso che si trova quasi da per tutto se non fosse per le tende color nero ed alcuni mobili che si trovano ai lati dell letto.

<<Siediti>> ordina indicandomi il letto matrimoniale, lo ascoltò e mi siedo su di esso.

Adam

Le sue labbra sulle mie erano qualcosa di spettacolare, le sue così calde e morbide che cominciavano alla perfezione con le mie, quando ho sparato a Paul non l'ho guardato perché volevo che l'unica cosa che vedesse sia io e sua figlia che ci baciamo. Mi avvicino alla tenda che si trova al lato dell letto, la sposto e apro la portafinestra per far cambiare aria dentro questa stanza, non entro qui da quando sono ritornato dall italia, cioè tre mesi fa, dicevo concludere un affare con una famiglia di mafiosi.

<<Cosa vuoi farmi ora??>> la dolce voce di Francisca mi fa portare il mio sguardo su di lei.

<<Non so>> dico mentre mi siedo sull divanetto posto davanti al letto, lei abbassa lo sguardo non riuscendo a sostenere il mio. I suoi occhi sono pieni d'ansia nell non sapere cosa le capiterà se morirà oppure se continuarla a stare qui, se sarà venduta o meno

<<Potresti lasciarmi andare>> sussurra convinta che io non la senta

<<Oppure potremmo fare un accordo>> dico alzandomi mi avvicino a lei abbassandomi alla sua altezza

<<Che accordo??>> chiede interrogativa

<<Facile tu verrai a letto con me e io ti rimanderà a casa tua>> dico semplicemente come se fosse la cosa più normale dell mondo. Mi allontano da lei e torno sull divanetto aspettando una sua reazione che non attarda ad arrivare

<<COSA??>> Il suo sguardo passa da interrogativa ad arrabbiato, si alza di scatto dall letto uralnodmi contro, sorrido mentre prendo una sigaretta dall tavolino al lato dell divanetto, la porto alla bocca e l'accenno

<<Allora e vero quello che si dice su di te>> afferma facendo una risata isterica

<<Cosa si dice su di me??>> chiedo curioso di sapere come mi definiscono adesso

<<CHE SIE PAZZO>> urla avvicinandosi di poco a me, il stantio che mi serve per afferrarla dall braccio ed intarpolarla tracil divano e il mio corpo.

<<Attenta piccola Francisca mi sto comportando bene con te non mi costringere ad essere cattivo>> ringhio affondando una mano nei suoi capelli lunghi e morbidi

Il mio corpo freme contro il suo, la voglia di possederla di farla mia di sentirla gridare il mio nome, le immagini di noi mentre siamo a letto insieme sono il mio sogno proibito, quello che voglio più di tutto al mondo e il suo corpo poterlo possedere.

<<Va all inferno>> dice a denti stretti, il mio soriso si allarga ancora di più se melo avesse detto qualcun altra mi sarei incazzato e la poveretta sarebbe già morta,  ma detto da colei che tormenta i miei sogni e come un complimento.

Francisca

<<allora accetti o no??>> chiede facendo pressione su di me col suo corpo

<<Più tosto resto chiusa qua dentro>> sibilò

Non accetterò mai di andare a letto con una persona tanto spregevole come lui, devo ammetterlo e tremendamente bello e sexy ma non posso abbassarmi a fare patti col diavolo, non posso mostrarmi debole

<<E sia>> dice sia la da me avvicinandosi alla porta della stanza accanto ad essa ce un telefono lo prende iniziando a parlare in spagnolo sfortunatamente non capisco cosa dice essendo che parla talmente veloce che confondo le parole. Dopo pochi minuti nella stanza entrano due guardi che mi prendono dalle braccia facendomi alzare si avvicinano alla porta mentre stiamo andando via sento adam pronunciare una frase che mi fa accontentare la pelle

<<Benvenuta all inferno piccola>> non so cosa intenda precisamente quello che ha detto ma sono sicura che da oggi la mia vita sarà un totale inferno.

Adam

Speravo nonaccetase subito il mio accordo, sara molto divertente vederla cedere, perché so che cederà

Benvenuta all inferno Francisca, sappi che non avrai pace finché non accetterai.

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Mi dispiace non aver aggiornato
In questi giorni.

Spero vi piacca il capitolo.
P.s scusate eventuali errori

La obsesión del diabloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora