Capitolo 18

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Adam

Mi accendo l'ennesima sigaretta della serata mentre la guardo, il suo bellissimo corpo avvolto dalle lenzuola, mentre la sua faccia da angelo e rilassata,il suo collo e ricoperto da succhiotti così come metà dell suo corpo.

Tra poche ore uscirà per sempre dalla mia vita, dovrei essere indifferente alla cosa ma non ci riesco, sono combattuto una parte di me quella razionale vuole rispettare l'accordo e l'asciarla andare mentre l'altra parte quella avida vuole che lei non vada via che resti.

Ma restare per cosa poi?? Lei qui non ha niente odia me i miei affari ed il night.

Mi passo le mani sull volto per poi sbuffare sonoramente, ero convinto che sarei riuscito a mandarla via invece non e così facile, non so come ma mi e entrata dentro.

Mi alzo dalla poltrona e mi siedo sull letto allungò la mano e le accarezzo i lunghi e morbidi capelli, il loro profumo insieme a quello della sua pelle sono diventati una droga per me, quella che cerco sempre che ucciderei per avere.

Lei e diventata la mia droga.

Francisca

Il giorno dopo mi sveglio con il sole che mi colpisce dritto in faccia, apro gli occhi stroppiciandoli istintivamente porto una mano nell posto accanto a me.

Freddo

Ecco quello che sento appena la mia mano viene a cantato con le lenzuola adam sarà andato via da tanto. Ma poi che mi aspettavo che restasse a dormire con me, che mi sarei svegliata accanto a lui??

Mi alzo a sedere sull letto passo una mano sui miei capelli spettinati, mi congelo quando sulla poltrona accanto al letto vedo i miei vestiti quelli che indossavo il giorno in cui mi hanno portato via da casa, mi affretto subbito a prenderli e li annuso.

Sanno di casa

Sorrido e li stringo a me, tra poco rivedrò mia madre e mia nonna. Mi alzo subbito dall letto e corro nell bagno della stanza.

Manca poco mamma tra poco ti tiabracero.

Esco dalla stanza e mi addentro nei corridoi della casa, i muri sono spogli non ce un quadro oppure una foto.

<<Non dovresti gironzolare da sola, questo posto e pericoloso >> mi giro portando una mano all altezza dell cuore dallo spavento

Guardo la donna davanti a me che non avrà più di 70 anni, i capelli griggi le incorniciano il viso mentre un piccolo soriso si fa largo sulla sua faccia.

<<Mi scusi stavo cercando l'uscita>> dico imbarazzata

<<Il signor Fernàndez ha detto di riferirle che giù ce un auto che l'aspetta>> dice tenendo la postura rigida

<<Va bene>>

Adam

Guardo la finestra che affaccia sull giardino manca poco. Ho ordinato a sekan di occuparsi lui di portare Francisca e la ragazzina al aeroporto.

Faccio rotare il liquido ambrato all interno dell bicchiere, guardo il mio orologio che segna le 9:55.

Altri 5 minuti e serkan prenderà Francisca e la portrea via.

Ed eccola la fonte dei miei pensieri che esce dalla porta di casa mia e si guarda intorno spaesata, i miei occhi saettano sull suo corpo che poche ore prima era avvinghiato al mio.

Mi perdo a guardarla anche se per l'ultima volta voglio memorizzare la sua espressione quando andrà via.

Guardo di nuovo l'orologio 9:59 ancora un minuto e sparirà dalla mia vita per sempre. Ho ordinato a serkan che quando Francisca sarà in macchina dovrà andare via e non tornare finché lei non sarà lontana da qui e da me.

10:00

Sekan arriva puntuale come sempre, scende dall auto ed apre la portiera a Francisca, quest ultima si gira verso la villa guarda tutte le finestre finché non mi trova con lo sguardo, io riesco a vederla ma lei non vede me.

Serkan le afferra un braccio e la fa entrare in auto, prima di salire al posto di guida fa un cenno verso la mia finestra che io ricambiò anche se lui non può vedermi.

Ringrazio me stesso per aver scelto dei vetri che non permettono alle persone di vedere all interno della casa, così che anche se qualche mio nemico volesse uccidermi non ci riuscirebbe.

10:03

L'auto si allontana dalla villa fino a sparire dalla mia vista portando con sé la mia ossessione.

A presto Francisca

Francisca

E così si chiude un capitolo della mia vita anche se molto brutto grazie ad esso ho capito che il mondo non è rosa e fiori come ho sempre creduto, prima che adam ci liberasse speravo che arrivasse la polizia per portaci tutte via e inve per riavere la mia libera ho dovuto sacrificarmi, ma non mene pento, da domani inizierò una nuova vita e cercherò di dimenticaretutto, ricomincerò a studiare, ad uscire con le mie amiche e chi sa magari troverò anche l'amore.

Addio Adam Fernàndez


La obsesión del diabloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora