La obsesión del diablo

Capitolo 20

Adam

<<Allora ??>> chiedo rivolto a serkan

<<Il jet e pronto quando vuoi possiamo partire>> mi comunica

Annuisco liquidando con un gesto dell capo.

Ghigno mentre mi immagino la faccia che farà quello stronzo appena mi vedrà. Torturarlo sarà un ottimo tocca sana per la mia mente che in questo periodo e piena di pensiere, ma quello che non mi lascia mai e che mi tormenta e uno e porta il nome piu bello che io abbia mai sentito.

Francisca

Chiudo gli occhi e ripenso all dolche profumo dei suoi capelli al sapore delle sue labra che vengono a contatto con le mie. Apro il cassetto della scrivania ed estraggo una sua foto precisamente la mia preferita tra tutte.

Ce lei che guarda il mare mentre il sole tramonta i capelli le accarezzano dolcemente il viso mentre uno sguardo pensieroso e dipinto sull suo viso.

<<Piccola Francisca cosa mi hai fatto??>> chiedo guardando la foto come se potesse rispondermi

Ma io davvero melo chiedo cosa mi hai fatto?? Perche non riesco a farti uscire dalla mia cazzo di testa sei sempre lì, un pensiero fisso che non mi abbandona mai perché non riesco a scordarti.

Lascio cadere la foto sulla scrivania e mi passo le mani nei capelli dalla frustrazione mista alla stanchezza.

Francisca

<<Ecco a voi>> sorrido posando i piatti sull tavolo e dopo avergli augurato un buonappetito mene vado tornando in cucina

Lavoro da questi due anni in un ristorante, la struttura e piccola e si trova su una scogliera che affaccia sull mare molte persone vengono a mangiare qui per l'ottima vista ma anche perché il cibo che cucina lo chef non e niente male.

Mi soffermo a guardare lo chef e il suo assistente mentre cucinano, ad un certo punto mett mi nota e sorride facendo apparire due adorabili fossette ai lati della bocca, ma subbito si concentra su il piatto che stava preparando, afferra il manico della pentola e fa saltare il contenuto all interno di essa senza far cade nulla.

<<Wo Mett come ci riesci?? se dovessi farlo io mi cadrebbe tutto>> dico avvicinandomi

<<E questione di pratica e poi e una cosa da nulla>> afferma guardandomi un attimo

<<Oh be' se una cosa da nulla spiegami perché ogni volta che provo io mi cade tutto>> dico retorica

<<Oh questo non so dirtelo>> controbatte finendo di impiattare e poggiando il piatto sull vassoio

<<Forse e perché sei maldestra??>> suggerisce sebastian

Mett serra le labra per non ridere, scommetto che ora la mia faccia si e dipinta una smorfia

<<Oh ma sta zitto tu>> rispondo gesticolando in modo buffo

<<Comunque a che tavolo vanno questi piatti???>> chiedo osservando i piatti dall qule esce un odore invitante

<<Questi vanno portati sull terrazzo>> dice Sebastian pulendosi le mani con un panno

<<Ok li porto io oppure e stata incaricata Annè??>> chiedo

<<Nono fai tu, da quello che so si sta svolgendo una cena d'affari>> dice mett

<<Va bene, torno subbito>> dico prendendo il vassoio ed incamminandomi fuori dalla cucina.

Salgo le scale a chiocciola stando attenta a non far cadere niente, man mano che mi avvicino sento delle persone parlare ma in particolare una voce che mi fa fermare sull posto.

Oddio

La sua voce la riconoscerei ovunque quell tono basso ma roco, non pensavo che lo avrei rivisto ma evidentemente mi sbagliavo e qui dopo tre anni e qui.

<<Ma quanto cazzo ci mettono??>> afferma adam irritato

Lo sento sbuffare

Ok Francisca calmati di sicuro non si ricorderà di te, sono stata solo un altra avventura per lui

Mi dico mentre ricomincio a salire le scale, mi incamminò verso il tavolo ora riesco a vedere con chi stava parlando adam, serkan mi nota e sbarra gli occhi, passo dietro Adam che non si e ancora accorto di me afferro uno dei piatti con le mani tremanti lo metto davanti a  serkan la stessa cosa faccio con adam quando ritraggo il braccio, il mio porso viene afferrato dalla sua mano

<<Non si saluta piccola>> chiede marcando la parola piccola

Cerco di ritrarre il polso dalla sua mano ma adam molto agilmente sposta la sedia all indietro e mi spinge in avanti facendomi finire sulle sue gambe.

I nostri volto sono molto vicini riesco a sentire il suo fiato caldo sulla mia bocca.