Capitolo 15

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Francisca

Guardo titubante il bicchiere che mi porge adam, sono molto indecisa non credo che sia consono accetare qualcosa dal nemico.

<<Tranquilla non mordo>> dice sfoderando un soriso

<<Non bevo>> dico mettendo la mano davanti al bicchiere per allontanarlo da me.

Adam mi lancia un occhiatacca per poi mettersi dritto il sale che aveva tra la spalla ed il collo cade tutto finendo sulla sua camica ed all interno di essa.

<<Avevo dimenticato che le bambine come te non bevono>> afferma tagliente

<<Non sono una bambina, io non bevo con te, non mi fido>> affermo

Adam si avvicina di più a me mi afferra una ciocca di capelli ribelli dall viso per poi stringerla nella sua grande mano, rilasciò un gemito di dolore e lo guardo.

<<Sai che se avrei voluto ucciderti lo avrei già fatto??>> chiede con un sorriso stronzo stampato in faccia

<<Non posso sapere cosa c'è nella tua testa malata, le persone pazze come te hanno tante facce>> controbatto

Adam inizia a ridere

<<Bambolina dovresti smetterla di giocare col fuoco poi ti brucerai>> dice afferrandomi il mento con la sua grande mano tatuata, appoggiò la mia mano sull suo polso e la scacciò indietro allontanandomi da lui

Adam

Sbottono un altro bottone della camicia lasciando intravedere ancora di più il mio petto ricoperto di inchiostro, sin dall adolescenza ho iniziato a farmi tatuare sull corpo varia immagini, ma non sono disegni alla caso ognuno si essi ha una storia dietro, non ho mai avuto una famiglia sono cresciuto tra le strade di cuba imparando a vivere alla giornata. Ogni qual volta accadeva qualcosa di importante sia negativamente che positivamente  mi facevo tatuare un qualcosa che mi ricordasse qual giorno così che ogni volta che mi sarei guardato allo specchio mi sarei ricordato e non avrei potuto cancellare quell ricordo.

Mi sistemo sull divanetto mentre mi guardo intorno. Gente che balla, altra che beve ce chi fuma e chi invece si diverte a datare spettacolo.

Guardo Francisca accanto a me che tiene lo sguardo basso mentre gioca con il lembo dell suo vestito.

<<Non ti diverti piccola>> chiedo con un sorriso sfacciato

<<No>> risponde freddamente

Mi avvicino di più a lei il suo dolce profumo di cannella mi invade le narici, quando le sfioro l'orecchio la sento irrigidirsi.

<<Molto presto sarà il contrario>> affermo ricevendo da parte sua un espressione confusa.

Da lontano vedo arrivare serkan insieme agli asiatici. Afferro il braccio di Francisca e la avvicino a me in modo brusco

<<D'ora in poi voglio che stai muta non parlare se non ti e chiesto non guardare nessuno di loro sono molto suscettibili, e sopratutto non intrometterti in niente>> esclamò la sua espressione da prima confusa diventa di ghiaccio

<<Pensavo dovessimo andare ad una cena non ad un incontro d'affari>> dice guardandomi in cagnesco

<<Non ho specificato che cena>> dico digrignando i denti

Per l'ennesima volta nella serata Francisca mi guarda male

<<Mi hai portata qui per farmi fare la bella statuina??>> chede scazzata

<<Esatto>> dico <<E ora sta zitta se non vuoi che ne paghi le conseguenze la tua amichetta>> la blocco prima che mi possa rispondere

<<Adam Fernandez anche conosciuto el diablo che piacere rivederti!!>> esclama Taro aprendo le braccia in modo teatrale

<<Taro>> rispondo porgendogli la mano che lui subbito accetta

<<Vedo che non sei cambiato sempre circondato da belle ragazze>> dice riferendosi a Francisca che ha fatto come le ho ordinato e tiene lo sguardo basso

<<Le belle ragazze non mi mancano mai, anche se alcune sono pui testarde di altre ma nulla che non si possa risolvere>> dico accennando un sorriso

Taro sorride anche lui continuando a guardare Francisca da testa a piedi, quest ultima sentendosi osservata si avvicina un po di più a me come se volesse in qualche modo essere difesa dallo sguardo tagliente dell mio amico dell mio amico.

Le rivolgo il mio sguardo sembra una bambina indifesa circondata da tanti lupi.

<<Bene signiori siamo qui per parlare di affari non per divertirci>> dico rivolgendo un occhiataccia a tano che non stacca gli occhi da Francisca.

<<Bhe forse più tardi, chi sa la notte e giovane>> risponde il diretto interessato che riceve un altra brutta occhiata.

<<Prego se volte seguirmi>> si intromette sekan nell discorso.




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