Capitolo 36

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Francisca

Il mio petto si alza si abbassa mentre appoggio la testa sulla sua spalla, respiro profondamente chiudendo gli occhi. L'acqua calda cade ancora sui nostri corpi mentre siamo attacchi ancora l'uno al altra.

<<Adam>> sospiro appoggiando una mano sulle sue che sono ancora strette intorno al mio bacino.

<<Mm>> mugna poggiando il mento sulla mia testa

Resto in silenzio per un po cercando di trovare le parole giuste per non sembrare invadente ma la verità e che la vita di adam mi incutiosisce molto.

<<Perché c'è uno spazio vuoto sul tuo petto??>> chiedo innocentemente accarezando il suo braccio con le dita

Lo sento irrigidirsi

<<Nulla di importante>> dice schietto

<<Ok>> sussurro

Il silenzio cala tra noi, dopo un po adam si stacca da me l'unico calore che percepisco e quello del acqua calda che mai come ora non e sufficiente a riscaldarmi, giro di poco la testa per vedere cosa sta facendo. Mi scontro contro il suo petto, appoggio la mia fronte proprio sull unico punto dove non c'è nessuna traccia di inchiostro, le grandi mani di adam mi accarezano i capelli per poi iniziare massaggiarli lentamente e con cura, alzo di poco lo sguardo incontrando i suoi occhi.

Faccio scontrare di nuovo le nostre labbra dando vita ad un altro bacio questa volta più lento e dolce, mentre l'acqua mi bagnia dolcemente i capelli facendo si che lo shampo vada via adam mi afferra per le cosce e mi prende in braccio. Gemo quando la mia schiena viene a contato con le mattonelle fredde. Le mani di adam risalgono sui miei fianchi fino ad arrivare al seno, posiziona le mani su di esso e con i pollici accarezza i mie capezzoli facendomi gemeere di nuovo e più rumorosamente.

<<Adam>> sospiro il suo nome tra un bacio e l'altro

<<Cosa??> esordisce scendendo a baciarmi il collo fino ad arrivare alle clavicole dove atterna baci umidi e morsi

<<Ti voglio>> dico senza pensarci

Adam entra di nuovo dentro di me, questa volta con molta più irruenza si spinge in me con forza ma allo stesso tempo dolcezza, accarezza il mio corpo ad ogni spinta mentre io mi sento in paradiso, affondo le unghie nella sua schiena e stringo le gambe intorno a lui avvicinandolo di più a me per averne ancora, Rilascio dei piccoli gridolini quando adam afferra le mie cosce e le stringe possesivamente.

<<Ti piace Francisca??>> chiede spingendo di più

<<Si>> rispondo alzando gli occhi al cielo ed arriciando le dita dei piedi quando sento che l'orgasmo è vicino in poco tempo arrivo al limite e mi lascio andre ad un grido seguito da un sospiro poco dopo mi raggiunge anche adam.

<<Dio>> impreco

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Affero un cornetto dalla ciotola posta al centro del vassoio, il leggero vento mi accarezza il volto mentre mi godo la mia colazione guardando il mare. La casa di adam è posta su una scogliera e non lontano da essa c'è una spiaggia bellissima.

Mi pulisco le dita sporche di cioccolato sul tovagliolo e bevo l'ultimo sorso del mio caffè, mi alzo dal tavolino e senza oensarci troppo mi incammino alla piccola scalinata che porta alla spiaggia. Mi tolgo le scarpe e le lascio dalla sabbia mentre mi avvicino al mare mi tolgo la canotta e i pantaloncini restando in costume.

Anche se siamo verso la fine di novembre oggi e una bella giornata è non ho resistito alla voglia di fare un bagno, cammino finché non arrivo ad un punto dove non tocco ma allo stesso tempi e vicino alla riva, muovo piano le braccia e le gambe e mi godo la calma.

Dopo una buona mezz'ora ritorno a riva e mi stendo sulla spiaggia, mi avvolgo in un asciugamano. Passo le mani sul mio corpi dove in alcuni punti ci sono ancora i segni dei baci di adam, sorrido inevitabilmente al ricordo di noi due, non so se adam ha provato le stesse cose che provo io ma oggi con lui non ho fatto sesso ma ho fatto l'amore. Che parola grande per una come me, io  che pensavo che non avrei mai trovato nessuno che mi rendesse felice ad un tratto sbuca lui che si insinua nella mia vita senza chiedere il permesso e in un certo senzo mela migliora.

Adam

<<E ufficiale??>> chedo a serkan

Accavallo le gambe ed appoggio un braccio sul braciolo della poltrona mi porto alla bocca il bicchiere contenete una smisurata quantità di alcol lo mando giù tutto d'un sorso.

<<Si adam Tano ci dichiara guerra>> ripete

<<Chi ha con sé??>> chiedo

<<Per ora solo i francesi e i turki >> dice

<<Ora dove si trova??>>

<<In questo momento è in Russia per una contrattazione>> esordisce

<<Bene per domani voglio qui tutti i capi delle gang di Cuba, digli che el diablo deve parlargli urgentemente>>

<<Sarà fatto>>

La obsesión del diabloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora