Francisca
Mi sono sempre sbagliata su adam non ha avuto una vita facile, e diventato quello che è per colpa dei genitori, io sono stata fortunata perché anche se non avevo un padre ho avuto mia madre, la vedevo lavorare tutti i giorni tornare a casa ad orari indecenti e faceva tanti lavori, e tutto questo solo per me. Ed io le sono grata per questo non mi ha mai fatto mancare nulla. Non so perché mi interessi così tanto sapere quello che è successo nella sua vita.
Dopo il suo piccolo racconto ho capito che non è cattivo non del tutto almeno, e stato costretto a diventarlo.
Ora mi sento in colpa mi sono sempre detta non giudicare un libro dalla copertina ma è ciò che ho fatto io l'ho giudicato tre anni fa ed ora senza sapere nulla.L'osservo mentre è girato di spalle a fumare una sigaretta, e uscito da poco lasciandomi da sola in balia dei mie pensieri e dei sensi di colpa.
<<Smettila di guardarmi così>> chiude la finestra alle sue spalle e si appoggia al bancone
<<Scusa stavo pensando>> dico scuotendo la testa
Annuisce per poi prendere il suo telefono che ha iniziato a suonare dalla tasca, mi lancia un occhiata per poi andare nel piccolo salotto della villetta. Essendo rimasta sola deciso di mettere un po apposto, tolgo i piatti oramai vuoti dal tavolo e li metto nella lavastoviglie insieme ai bicchiere e alle posate, poi tolgo la tovaglia ed esco fuori per pulirla quando rientro lo trovo con le braccia con sette ad aspettrmi.
<<Potevi lasciare tutto com'era avrebbe pulito domani la cameriera>> dice
<<Non importa ormai ho già fatto>> apro un cassetto e poso la tovaglia in esso
<<Fa come vuoi>> dice sedendosi su uno sgabello e prendendo un chicco d'uva per poi portarlo alla bocca e mangiarlo
Che simpaticone
<<Senti per quanto riguarda la settimana insieme la trascorreremo a Cuba>> dice con non curanza
<<Cosa?!??! No>> dico facendo una risatina
<<Invece si ho del lavoro da sbrigare li, tranquilla nulla di eccessivo, mi accompagnierai solo ad una cena con dei soci gente affidabile e molto seria>> dice cercando di rassicurarmi
<<Facciamo quando torni allora>> dico ovvia
Adam si alza e viene verso di me incastra il mio corpo tra il bancone e lui, avvicina il suo volto al mio e soffia sulle mie labbra, le dischiudo e lascio che il suo respiro si mischiato col mio.
Il mio cuore inzia a battere forte cosa che non mi è mai successo quando lui mi si avvicinava, prima provavo ribrezzo ora ho com'è il bisogno di respirare la sua stessa aria di essere toccata da lui.
<<Al mio ritorno potrei>> lascia la frase in sospeso e appoggia le mani sui mie fianchi mi solleva facendomi sedere sull bancone, afferra le mie gambe facendomi avvicinare a lui e poi le fa incrociare intorno ai suoi fianchi. <<Non aver più voglia di rispettare il nostro piccolo accordo>> dice lentamente
<<Allora infrangersi la tua promessa>> dico convinta di averlo convinto
Adam inzia a ridere facendo comparire due fossette.
<<Oh piccola il diavolo non fa promesse ma accordi>> dice inziando a giocare con i mei capelli
<<Ti aspetto fuori>> si stacca da me e sparisce dalla mia vista
Ha vinto lui per ora
Adam
<<Fai preparare il mio aereo privato tra un ora massimo due sarò al aereo porto, non voglio che ci siano le hostess>> dico a serkan dal altro lato del telefono
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La obsesión del diablo
ActionInizio: 25/05/2021 Belle donne, sesso, droga, alcol e sordi sono all ordine dell giorno per Adam Fernàndez. Francisca giovane ragazza di appena vent anni si ritroverà a lavorare per Adam, come cubista in uno dei suoi Nightclub. Adam non crede nell...