Capitolo 33

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Francisca

E impossibile, quel uomo e fotutamente impossibile, si incazza per tutto e scema io che ho deciso di partire con lui. E poi come se non bastasse mi sono anche persa sto girando per i corridoi da un po non riesco a trovare la mia camera, forse averi dovuto chiedere aiuto ad una cameriera.

Mi fermo davanti ad una porta nera questa è l'unica che c'è in questo corridoio almeno credo qui non si vede quasi niente se non fosse per le piccole luci, che illumina giusto un po del corridoio, mi soffermo ad osservare la porta su di essa non c'è niente e una porta semplice di color nero. Poggio la mano sulla maniglia e la abbasso, mi guardo intorno la stanza e grande, le pareti sono fatte di pietra, al centro della stanza c'è un letto matrimoniale, e ai lati di esso due comodini di legno chiaro, l'armadio e posto sulla sinistra, davanti al letto c'è un camino da esso si sente il suono della legna scopietare per terra c'è un tappeto nero e su di esso una sedia e accanto al camino c'è una libreria.

Mi avvicino al letto e mi ci siedo sopra, con le mani ne tasto la morbidezza, tolgo le scarpe e mi ci stendo completamente sopra sprofondo nei cuscini che hanno lo stesso odore di adam. Lentamente i mie occhi si chiudono e mi addormento tra il profumo del uomo più stronzo e dannatamente bello che conosco.

Adam

Chiudo l'acqua è mi appoggio con le mai alla parete mentre il vapore causato dal acqua calda mi accarezza la pelle. Oggi la giornata è iniziata nel peggiore dei modi ci sono stati dei problemi con un carico che doveva arrivare ieri, il complotto contro di me e per finire la litigata con francisca, per non parare che non so nemmeno dove si trova ora. Apro la cabina doccia e d esco avvolgendo un asciugamano intorno al bacino e con un altro mi tampono un po i capelli, mi fermo davanti allo specchio, del ragazzino che ero prima non e rimasto più niente se non i ricordi quelli non ti abbandonano sono sempre pronti a tornare a galla quando meno telo aspetti, ti lacerano dentro ti fanno ricordare tutte le cose più brutte della vita.

Finisco di "asciugarmi" i capelli e inevitabilmente il mio sguardo finisce sul piccolo spazio che si trova al centro del mio petto, da bambino io e mia sorella stringendo un patto che un giorno ci saremmo tatuati sul cuore il nome della persona con il quale avremmo passato il resto della nostra vita, ora che ci ripenso la trovo una cosa stupida, ma ho voluto comunque rispettare quest accordo anche se non sono in buoni rapporti con cris.

Apro la porta del bagno e a piedi nudi mi incamino verso il mio armadio, apro le ante ed afferro una maglietta bianca a maniche corte ed un pantalone della tuta nero, mi tolgo l'asciugamano restando nudo, afferro un paio di boxer.

<<Oh Dio>> mi volto verso il letto trovandoci sopra con mia grande sorpresa Francisca con il viso rosso e le mani davanti agli occhi.

<<E tu che ci fai qui??>> chiedo con stupore ma anche con malizia

<<Vestiti>> mi ordina continuando a tenere la mano su gli occhi

<<Perché ti imbarazzo??>> dico con un sorrisetto strafottente in faccia

<<Si e ora vestiti>> dice

Rido di gusto perché anche se e passato molto tempo mi ha già visto nudo.

<<Prima rispondi alla mia domanda e poi potrò valutare l'ipotesi di vestirmi>> incrocio le braccia anche se lei non può vedermi

<<Ho sbagliato stanza pensavo fosse la mia ed ora vestiti>> dice con la voce stridula

Alla fine l'accontento e mi vesto mettendo solo i boxer e il pantalone, mi avvicino al letto e ci salgo sopra gattono fino ad arrivare a lei e faccio una cosa che la stupisce, mi infilo tra le sue gambe e le  avvolgo la vita con le braccia mi appoggio sul suo seno come se fosse un cuscino e chiudo gli occhi.

<<Adam che fai>> chiede

<<Voglio dormire>> dico

<<E hai pensato di usarmi come cuscino??>> annuisco

Francisca prende ad accarezzarti i capelli, Rilascio un sospiro la stringo di più a me e sprofondo ancora di più sul suo seno morbido.

<<Sei ancora arrabbiato??>> mi stupisce la sua domanda ma decido di rispondere nel modo più normale possibile.

<<Si>> dico

<<Oh andiamo e una stupidaggine>> dice

<<No non lo e almeno per me, se al posto dei mie uomini ti avesse trovato qualcun altro tu ora non saresti qui ed io avrei scatenato una guerra, l'anello che ti ho dato ti conferisce sia il rispetto delle persone che l'odio, devi stare attenta, potresti diventare un bersaglio solo per fare un dispetto a me e questo non posso permettermelo.>> dico sinceramente

Da quando e entrata nella mia vita sento il bisogno costante di proteggerla, qui tre anni sono stati un inferno per me, non ho rispettato l'accordo lo cercata l'ho fatta spiare e non meme vergogno.

<<Adam ascolta io sto bene ok??! Non mi è successo niente ora calmato va bene?>> dice

<<No non mi calmo Francisca>> dico alzandomj dal suo petto

Faccio per continuare a parlare ma vengo bloccato dalle sue labra sulle mie, per la prima volta da quando ci siamo rivisti sto assaporando le sue labra di nuovo, poggio una mano dietro la sua testa spingendolo più verso di me gli mordo il labro inferiore facendola gemere, le nostre linee si muovono insieme. Ci baciamo per un tempo indefinito ma quando ci stacchiamo abbiamo entrambi il fiatone

<<Sai potrei anche dimenticare quello che hai fatto>> dico soridendo

Mi riappoggio a lei e mi abormento per la prima volta dopo tantissimo tempo felice.

La obsesión del diabloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora