CAITLYN
mi sentivo spinta da un'irrefrenabile forza interiore, sicuramente il dolore si era affievolito ma mi avrebbe perseguitata per sempre, la mia analista diceva che avrei dovuto iniziare ad accettarlo, ma come potevo fare ?
<< sei sicura che stai bene ?>> mi chiede Dylan, nei giorni seguenti alla notizia di mia madre non ha fatto altro che ripetermi questa domanda << ne hai passate di tutti i colori cavolo>> continuò << e molte dovrò ancora passarne >> sospirai.
In quel momento mi tornò in mente la conversazione con mia madre dopo averle detto di sapere il suo problema. Mi aveva sputato addosso parole pesanti come macigni che mi avevano spezzato il cuore. Tutti questi problemi mi stavano prosciugando dall'interno, mi pentivo continuamente di aver parlato, Di aver spiegato ogni cosa, era davvero più facile tenermelo dentro e avrei risparmiato questi drammi a tutti. Dovevo soffocarlo dentro di me. Il senso di colpa mi consumava. soprattutto per Dylan, doveva essere felice e ridere sempre, non essere ancorato ad un peso come me che lo trascinava letteralmente a fondo. per Daniel che avrebbe dovuto amare la vita e fare ciò che desiderava, non essere limitato da me, per questa stupida paura di lasciarmi da sola. per mia madre che finalmente poteva passare del tempo con papà, viaggiare e comportarsi come una coppia di teenager appena fidanzati. invece per colpa mia niente di tutto ciò si stava realizzando. anzi stava andando tutto a rotoli.<< sto pensando che non sarei mai dovuta tornare>> dissi di getto, posandomi con i gomiti sulla ringhiera del balcone. << sai Cait, anche io per un momento ho pensato di non dover recitare più>> mi confessò accarezzandomi i capelli << è questo ciò che succede quando ti senti esausta, devastata... senza voglia di sopravvivere>> lo fissai << parli come la mia analista>> sbuffai << fu anche la mia >> riposai lo sguardo su di lui <<mi ha aiutato molto andare da lei>> scossi la testa << mi ha fatto capire che non dovevo privarmi delle cose che mi rendevano felice>> annuì leggermente <<pensa che se non fossi mai tornata adesso non staresti con questo figo qui>> disse mettendomi un braccio intorno alle spalle. fece una faccia buffa che mi strappò un sorriso
<< certo>> ironizzai .
appoggiò delicatamente le labbra sulle mie e iniziò a baciarmi con passione, la sua lingua si fece strada. sentii dei brividi percorrermi la schiena e un calore pervadermi ogni parte del corpo irrorato dai vasi sanguigni. con le dita mi sfiorò leggermente il fondoschiena, io gli affondai le dita tra i capelli soffici, il baciò si intensificò, poi gli allacciai le braccia al collo, quando stava per sollevarmi da terra sentimmo una voce << dio, almeno respirate ogni tanto>> ci voltammo di scatto verso l'interno della stanza e vedemmo Daniel e Tyler che ci fissavano.
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|| don't forget me || Dylan O'Brien
Romantik"Ti ho amato prima di saperlo e forse è solo così che si ama"