part 32

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CAITLYN
Quella notte non riuscivo a chiudere occhio, non riuscivo a capire se fosse per i miei innumerevoli pensieri o perché sentivo il peso del braccio di Dylan sul mio fianco e il suo respiro sul collo, il che mi rendeva particolarmente inquieta.
Così decisi di alzarmi, feci il più piano possibile senza svegliare nessuno e andai in cucina e aprii il frigorifero, in quel momento anche scegliere tra un bicchiere d'acqua o uno di latte mi sembrava impossibile. Lo richiusi velocemente e mi appoggiai con la schiena al ripiano del lavello << dannazione >> bisbigliai tra me e me posando una mano sulla fronte per massaggiarmi le tempie.
<< incubi a causa del film ?>> sentii una voce provenire dalla porta << Dylan Cavolo mi hai spaventata >> respirai a fatica << non volevo svegliarti quando mi sono alzata >> scosse le spalle e mi raggiunse << era impossibile non farlo, visto che ero praticamente appiccicato a te >> mi diede una spallata in modo scherzoso << lo so, non puoi proprio farne a meno>> ridemmo << stai bene ?>> mi chiese scostò una ciocca di capelli dal mio viso.
<< in che senso?>> iniziò ad accarezzarmi la schiena con dei movimenti lenti << in generale >> portai lo sguardo su di lui << bene, dopo le sedute con la terapista sono stata bene, ma poi sei partito e qualcosa é riaffiorata>> respirai << e tu?>> mi rivolsi a lui << io meglio, certo ogni volta che sono sul set controllo ogni singolo aggeggio, c'è sempre un po' di ansia che  mi porti dietro >> non distolse mai lo sguardo dai miei occhi << penso una cosa di te Cait>> disse all'improvviso << cosa?>> bisbigliava << che ..>> sentimmo un mugolio provenire dal salone << aspetta>> tirai la porta scorrevole che separava la cucina dal salone e la chiusi definitivamente. Poi tornai accanto a lui << ducevamo>> lo incitai a proseguire
<< secondo me ti sei privata di essere felice ora solo perché hai paura di perdermi in futuro>> rimasi basita, sfiorò delicatamente il mio braccio. << è probabile >> ammisi esausta, velocemente si posizionò davanti a me, incastrandomi con le braccia << Dylan ..>> mi zittí <<che vuoi fare?>> bisbigliai ad un centimetro dal sul viso << secondo te ?>> aveva la voce roca. Deglutii vedendolo avvicinarsi sempre di più al mio viso.
Allacciai le mie braccia al suo collo, iniziò a darmi dei baci, lenti e lunghi sul collo poi passò a morderlo lentamente << potrei renderti felice >> sussurrò sulla mia pelle, io emisi un suono simile ad un" si" e affondai le dita nei sui capelli scompigliati, unii il suo corpo al mio e mi lasciai trasportare dai suoi movimenti, ondeggiava da un lato all'altro << cosa vuoi Dylan ?>> gli chiesi esausta di non sentire le sue labbra sulle mie, avevo follemente bisogno di quel contatto << non è evidente ?>> si spinse ancora più a me per farmi apprezzare la sua erezione che ormai aveva preso il sopravvento, e mi premeva sulla coscia.
<< si questo l'avevo capito >> cercai di allontanarlo di poco da me, invano. << vuoi una relazione seria?>> chiesi in maniera più specifica << la volevo>> alzai le sopracciglia << ora no>> provai ad allontanarlo ancora, ma la sua presa era salda e mi stringeva per i fianchi << questa mattina ho firmato un contratto>> aggrottai la fronte << cosa intendi?>> il mio cuore andò in pezzettini, ero convinta che mi avesse lasciato di nuovo, ma era così che doveva andare, io illusa che speravo in un cambiamento. Ma quello che disse dopo fu anche peggio << mi hanno detto che è meglio che io e questa mia co-protagonista fingiamo di essere una coppia >> lo allontanai definitivamente << cosa?>> lui alzó le spalle, percepivo che era preoccupato di dirmelo, per paura che fuggissi da lui

<< dicono che così il film piaccia di più >> incrociai le braccia al petto << e tu sei d'accordo a farlo?>> si passò nervosamente una mano sul ciuffo << non credevo di esserlo, ma perché no>>  sospirò << e poi è solo una finzione >> tornò verso di...

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<< dicono che così il film piaccia di più >> incrociai le braccia al petto << e tu sei d'accordo a farlo?>> si passò nervosamente una mano sul ciuffo << non credevo di esserlo, ma perché no>>  sospirò << e poi è solo una finzione >> tornò verso di me, come per concludere quello che aveva iniziato << e quando inizierà questa messa in scena?>> chiesi scocciata << la prossima settimana, in contemporanea con le riprese del film, durerà solo qualche mese niente di più >> riprese a baciarmi il collo con passione, mi lasciai scivolare sotto il suo corpo appoggiandomi con i gomiti sul piano della cucina. << DIo Cait>> sussurrò quando passai le dita nei suoi capelli, il respiro si fece sempre più affannato, il nostro petto si scontrava ad ogni respiro, lo volevo da morire, così gli afferrai il viso e portai le sue labbra sulle mie. Gli lasciai dei leggeri morsi sul labbro << okay basta>> disse sicuro, afferrandomi per le gambe e facendomi sedere sul piano di marmo. Un brivido di freddo mi scosse. Ero di nuovo sua. Ma in fondo lo sono sempre stata. Non c'erano dubbi. Allacciai le gambe intorno ai suoi fianchi e lo tirai più verso di me, iniziai ad abbassargli i pantaloni con il piede, immediatamente lui capì e continuò da solo << aspetta aspetta >> disse tra un bacio e l'altro << se entrasse qualcuno ?>> si voltò verso la porta senza distogliere le sue labbra dalle mie << non ti eccita il brivido ?>> si morse il labbro inferiore << mmh>> e riprese a baciarmi sentivo premere su di me << aspetta>> dissi io cercando un modo più opportuno per sedermi, mi tirai leggermente avanti e afferrai il rubinetto del lavello << ora meglio>> ridemmo, un momento dopo mi ritrovai senza pantaloncini e intimo. Le sue mani esploravano ogni centimetro del mio corpo e giocava con i seni. Poi si sfilò i boxer anche lui e mi rivolse uno sguardo come per chiedermi "sei sicura?" Lo faceva ogni volta ed ogni santa volta lo adoravo, Dylan era fatto così. Mi faceva letteralmente impazzire, sorrisi sulle sue labbra e di risposta iniziai a baciarlo più forte. E finalmente lo sentii dentro di me. In quel momento non esisteva nulla, solo io e lui, ogni problema, dubbio o incertezza svaniva. Era così che riusciva a farmi sentire, bene e libera. Me stessa. La stanza era piena dei nostri respiri. Non ci importava di nulla eravamo solo io e lui era solo questo l'unica cosa che volevo. Volevo lui. Non l'avrei lasciato andare di nuovo. Ne ero certa.

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SALVE LETTRICI ECCOMI QUI FINALMENTE CON UN NUOVO CAPITOLO, HO CERCATO DI SCRIVERE IL PIÙ POSSIBILE OGNI MOMENTO LIBERO CHE AVEVO.

SPERO VI PIACCIA😻
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE SONO IMPORTANTI PER ME I VOSTRI COMMENTI.
GRAZIE MILLE A PRESTO, DOMANI IL PROSSIMO🤞🏻

|| don't forget me || Dylan O'Brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora