CAITLYN
un ricordo nitido si fa spazio tra i mille pensieri che stavano inondando la mia testa in quel momento. ricordavo perfettamente il momento in cui capii di voler baciare Dylan. era molto tempo fa.
eravamo seduti sul divano del vecchio appartamento di Tyler.
" scegliamo un film" propose mio fratello " non pensarci neanche a proporre uno dei tuoi preferiti" lo minacciai, stringendo gli occhi " Cait ma lo sai che è pura finzione" sbottò a ridere, feci uno scatto felino, per gettarmi su di lui per picchiarlo quando qualcuno mi blocco per il bacino " oggi non finirà in una rissa mi dispiace" disse Dylan ridandomi verso di lui e costringendomi a sedermi sul divano, in quel gesto il suo braccio rimase incollato sulla mia schiena, non aveva intenzione di toglierlo, con l'altra mano era intento a mangiare dei pop corn, sorrisi.
" mi dispiace per te ma ho solo final destination " disse Tyler " fantastico, uno splatter, proprio quello che desideravo" sbuffai. risero.
a mezz'ora dall'inizio del film Daniel e Tyler crollarono in un sonno profondissimo "stanno dormendo, ti prego, dimmi come fanno ad addormentarsi con questo film" sussurrai a Dylan, lui si sporse per controllare se stessero realmente dormendo " a quanto pare siamo soli" strinse ancora di più il suo braccio intorno al mio bacino, mi passò un brivido. " sai cosa significa?" mi chiese guardandomi diritta negli occhi
scossi la testa, trattenni un sorriso, mi sentivo sicura tra le sue braccia.
all'improvviso si alzò e uscì dalla sala, abbassai lo sguardo pensando di essere una totale idiota a pensare che potesse mai esserci qualcosa tra noi. poco dopo tornò con due birre in mano, me ne passò una " Dyl, non ho 21 anni.. e neanche tu" dissi " si ma non lo sa nessuno, poi siamo in casa" sorrisi e decisi di afferrarla. quel film diventò incredibilmente divertente.
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salimmo le scale, mano per mano, sapevo cosa fosse successo da lì a poco e non mi spaventava, entrammo in una stanza, eravamo in piedi davanti al letto, respiravamo a fatica. se mi fossi fermata ad analizzare per un secondo in più quello che stava succedendo sarei fuggita immediatamente, perciò decisi di non farlo, chiusi istintivamente e gli afferrai il viso tra le mani, lanciandomi sulle sue labbra, lui mi strinse a se e premette il suo corpo sul mio. il desiderio represso da così tanto tempo esplode, ci lasciamo cadere sul letto, le labbra si schiudono involontariamente e fa scivolare la sua lingua nella mia bocca, ha un sapore di sigaretta e ananas. le mie mani scivolano sotto la sua maglietta, si stacca per qualche secondo da me per sfilarsi la maglia, poi unì di nuovo i nostri corpi, ogni parte del corpo che mi sfiorava, tremava sotto il suo tocco. ha un'espressione seria mentre mi accarezza i capelli "sai avevo capito di amarti prima che partissi.. ma non volevo dirtelo per paura di perderti" mi sollevai sui gomiti " e poi è quello che è successo" i nostri volti erano a pochi centimetri " ho pensato che avrei dovuto dirtelo, così non saresti partita, magari e non sarebbe successo tutto " abbassò lo sguardo
" eri fidanzato" sospirò " è vero, ma amare è un'altra cosa" sorrisi " mi dispiace" non riuscii a dire altro, in quel momento capii che andarmene non aveva fatto male solo a me o ai miei familiari, aveva fatto male anche a lui. mi baciò di nuovo, ma era diverso, era più intimo, una leggera paura iniziò ad insinuarsi in me. quelle parole avevano abbattuto tutte le mie certezze, non mi piaceva sentirmi tremare la terra sotto i piedi, a me piaceva avere sicurezze, avere il controllo della situazione, non mi piaceva avere qualcuno che potesse abbattere ogni mio muro di protezione con delle parole. ma quando lui mi baciava spazzava via ogni paura o incertezza. la sua bocca scivola lungo il mio collo e finisce sul seno, scosta la maglietta e infila una mano sotto di essa, posandola direttamente sulla coppa del reggiseno, la scosta e finisce a giocare con il capezzolo. di colpo mi misi a sedere. respiravo a fatica " c'è qualcosa che non va?" mi chiese.
quella situazione era completamente nuova per me, non avevo mai provato quelle emozioni con nessun ragazzo e neanche volevo farlo. essere disposti ad andare fino infondo con qualcuno significa legarsi e legarsi a qualcuno poteva significare di essere felice, al settimo cielo, ma anche soffrire, farsi del male. avrei voluto sapere cosa fosse con lui, se la felicità o no. ho pensato che forse avrei dovuto gettarmi in quel burrone e capire se fossi sopravvissuta o no " ehi cosa succede?" mi chiese nuovamente. " mi dispiace.. io non credo di essere pronta" lui mi sorrise e mi baciò delicatamente la fronte " non devi scusarti, non c'è niente che non vada". sospirai, avevo bisogno di lui " possiamo andare piano.. a step, non fare tutto subito" era sicuro, mi guardava dritto negli occhi, io annuii, ci abbracciammo e la sua mano scivolava ungo la mia schiena, mi lasciai cadere su di lui, tornando sdraiati sul materasso. non capivo, cosa mi bloccasse, sentivo il calore provenire dal mio interno coscia, ma non ero pronta a sentire lui dentro di me. scossi la testa e tornai a baciarlo, era immobile, poi quando passai a baciargli l'incavo del collo e poi il petto sospirò, lo morsi delicatamente, spostò la sua mano dalla mia schiena al fondoschiena, poi sulla mia coscia la strinse delicatamente " posso ?" mi chiese, deglutii , chiusi gli occhi, sentii la sua mano avanzare sotto la mia gonna e arrivare all'interno coscia " Dyl...io" sussurrai quasi implorandolo, non chiedevo di smettere, chiedevo di continuare " okay" rispose sulle mie labbra e pian piano le sue dita entrarono in me. lasciai cadere la testa all'indietro, mi fidavo di lui. mi strinse di più a se e sentii un gemito uscire dalle mie labbra " stai bene?" chiese sistemandosi accanto a me, guardavo il soffitto " molto bene" risposi sincera, riportando lo sguardo su di lui, mi sorrise " ho bisogno un attimo di calmarmi" disse sistemandosi i pantaloni, ridemmo. " pensavo.. che potremmo dormire insieme sta notte" mi voltai verso di lui, sgranò gli occhi " davvero? gli altri tornando in casa potrebbero capirlo" gesticolò " forse l'hanno già capito e stanno tardando nel rientrare" indicai l'orario, erano le 4.50 del mattino " è probabile" alzò le spalle, si sfilò i jeans e si mise sotto le coperte cadendo in un sonno profondo
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|| don't forget me || Dylan O'Brien
Romance"Ti ho amato prima di saperlo e forse è solo così che si ama"