sapevo che era profondamente sbagliato quello che stesse facendo, quella notte non chiusi occhio neanche per un attimo, volevo solo godermi quel momento ogni suo movimento nel sonno era una scusa per continuare ad abbracciarlo. quando il sole iniziò a sorgere e un raggio gli illuminò il viso, capii che stava per svegliarsi dalle piccole smorfie che faceva. lui aprì improvvisamente gli occhi e io li chiusi in un movimento repentino sperando che non mi avesse vista
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<< so che sei sveglia >> sussurrò
<< sai che entrare nel letto di un'altra persona , come hai fatto tu ieri, è da maniaco? >> dissi trattenendo un sorriso
<< non sono un maniaco >> segnalò fingendo di essere offeso
<< è quello che sembri >> trattenni ancora un sorriso
lui imbronciato si voltò nella parte opposta del letto dandomi le spalle. io strinsi il mio braccio sul suo fianco e posai il mento sulla sua spalla sussurrandogli all'orecchio
<< sto scherzando, mi sei mancato Dillon >> mi allontanai e mi alzai dal letto
lui si voltò verso di me
<< davvero? e poi ancora con questa storia del nome >> alzò gli occhi al cielo
<< certo, sono stata una vera scema a non scriverti, non so cosa mi sia passato per la testa, un amico come te non si trova ovunque >> cercai di recuperare alle parole sdolcinate e impulsive di poco prima
<< già >> abbassò lo sguardo << neanche una volta, sai .. >> iniziò a grattarsi la nuca << ho dormito molto bene, come non riuscivo da tempo >>. Presi il suo viso tra le mani, aveva gli occhi lucidi e un'espressione spaventata
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