Part 26

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CAITLYN
Quella mattina mi svegliai di soprassalto, balzai in aria che quasi feci rotolare la barca su cui eravamo ancora distesi, respirai a fatica e mi guardai intorno. Era calata la nebbia e il sole stava facendo appena capolino dietro i palazzi. Le luci all'interno delle case erano ancora tutte spente e non si sentiva nulla intorno a noi. Presi una bella boccata d'aria fresca e rispierai a pieni polmoni. Poi portai lo sguardo accanto a me e c'era ancora Dylan abbracciato al suo cuscino che dormiva beatamente. Ripensai a quante volte avevo sognato di essere quel cuscino e a quanti scherzi gli facevo. Ricordavo bene una volta che  ha quasi chiuso la nostra amicizia perché credeva che il mio cane avesse sbranato il suo amatissimo cuscino. Sorrisi e mi chiusi le labbra una sull'altra per evitare di scoppiare in una risata e svegliarlo. Avevo sparso per tutta casa della lanetta e quando entrò quasi ebbe un mancamento. Non volle vedermi per due giorni a causa di quello scherzo. Trattenni ancora una risata. Mi sdraiai su un lato e tenevo la testa con una mano, con l'altra gli accarezzai una guancia e lentamente aprí gli occhi

<< buongiorno >> dissi << sei già sveglia>> si guardò intorno << ma è prestissimo >> fece per richiudere gli occhi << no, dobbiamo andarcene da qui>> lo scossi animatamente << cazzo la barca >> esclamò mettendosi seduto << già >> dissi io alzandom...

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<< buongiorno >> dissi << sei già sveglia>> si guardò intorno << ma è prestissimo >> fece per richiudere gli occhi << no, dobbiamo andarcene da qui>> lo scossi animatamente << cazzo la barca >> esclamò mettendosi seduto << già >> dissi io alzandomi in piedi << dobbiamo riportarla al suo posto>> sbadigliò << una serata stupenda>> si avvicinò a me e mi diede un bacio << abbiamo due alitosi che potrebbero uccidere qualcuno>> esclamò poi << wow, che romantico O'Brien davvero, questo è quello che ogni donna vorrebbe sentirsi dire >> ridemmo.

<< buongiorno >> dissi << sei già sveglia>> si guardò intorno << ma è prestissimo >> fece per richiudere gli occhi << no, dobbiamo andarcene da qui>> lo scossi animatamente << cazzo la barca >> esclamò mettendosi seduto << già >> dissi io alzandom...

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Quando stavamo attraccando la barca sul piccolo ponticello decisi di parlargli. Infondo meritava la verità. << Dylan io.. devo dirti una cosa>> cercai di sembrare il più normale possibile per non passare da folle ai suoi occhi, appena poche ore prima avevo detto di amarlo eppure...<< dimmi>> iniziò a legare la barca.
<< io mi sono svegliata così presto perché ho fatto un brutto sogno >>mi guardai i piedi << che tipo di sogno?>> mi chiese << io, te, daniel, Leyla e i miei genitori eravamo su una barca in mezzo all'oceano, eravamo tutti felici inizialmente, sembrava stessimo facendo una festa, o festeggiando qualcosa>> scossi la testa << ma non è questo il punto>> iniziai ad allarmarmi << é che ad un tratto questa piccola barca si divide in tanti pezzi e su ognuno di questi pezzi c'eravamo noi>> si voltò verso di me 

|| don't forget me || Dylan O'Brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora