Part 3

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CAITLYN

uscii dal bagno del locale dove io e Leyla avevamo deciso di fare merenda.
Lei era sempre stata molto chic e attenta alla moda, sempre in tiro, sempre ordinata e mai con un capello fuori posto e quel bar era un posto adatto a lei.
Grande ampio, colorato e molto raffinato.

Leyla è alta e snella, le sue gambe affusolate risultavano ancora più chilometriche con i tacchi che era solita indossare

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Leyla è alta e snella, le sue gambe affusolate risultavano ancora più chilometriche con i tacchi che era solita indossare. Sorrideva sempre e sprizzava allegria a chiunque la incontrasse.
<< ma cosa ci facciamo qui? Ho gli shorts e le converse, non so neanche come ci hanno permesso di entrare>> dissi risedendomi davanti a lei, intenta a ripassare il gloss sulle labbra carnose.
<< il proprietario è un mio amico>> disse facendomi l'occhiolino
<< a proposito ..>> inizió passandomi il mio cellulare <<sta sera uscirai con Dylan >> sgranai gli occhi e afferrai di colpo il cellulare
<< cosa ? Cosa hai fatto?>> inizia a scorrere vorticosamente la chat
<< non ringraziarmi>> rise
<< spiegami almeno >> la rabbia del momento stava facendo spazio ad una certa agitazione.
<< l'avevi lasciato sul tavolo e non smetteva di squillare, così l'ho preso per vedere chi fosse>> alzó le spalle
<< E oltre a tutti i gruppi dell'università, c'era un messaggio molto particolare>> fece cenno con la testa, incitandomi a leggerlo ad alta voce

" Non so se partirai di nuovo o no, ma ti prego, prima che tu lo faccia, dovrei dirti delle cose"

Rialzai lo sguardo perplessa incrociando gli occhi azzurri e profondi di Leyla che mi guardava con un sopracciglio alzato
<< allora ?>> mi chiese
<< non siamo sicure che sia lui>> avevo il cellulare ancora tra le mani tremanti
Lei cambiò espressione e sul suo viso apparve uno sguardo fulminante, quasi assassino
<< guarda la foto per favore>> mi incitó sospirando
La aprii

<< pensi sia Posey ?>> il suo sarcasmo era pungente << no ok, forse è lui>>  balbettai << smettila di fare così e affronta la vita>> sorrise << poi ringraziami che non ho scritto "finalmente era ora ti amo dal 2014" >> ridemmo << no in effetti hai...

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<< pensi sia Posey ?>> il suo sarcasmo era pungente
<< no ok, forse è lui>> balbettai
<< smettila di fare così e affronta la vita>> sorrise
<< poi ringraziami che non ho scritto "finalmente era ora ti amo dal 2014" >> ridemmo
<< no in effetti hai dato proprio una risposta da me>> le affermai e mi fece l'occhiolino posando dei dollari sul tavolo e ci alzammo
<< ma poi come ha il mio numero ?>> ragionai
<< ma che ti importa, l'importante che lo abbia no?>> rispose lei
<< dobbiamo andare a fare shopping>> esultò uscendo dal locale
<< ma non è necessario, ho un sacco di vestiti a casa >> dissi svogliata
<< non per te, per me>> mi apostrofò lei. Risi.

|| don't forget me || Dylan O'Brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora