DYLAN
Riuscire a capire come mi sento in questo momento non è affatto facile, è come se fossi intrappolato in un lungo e in un interminabile sonno, una sorta di coma, ecco è così che mi sono sentito negli ultimi 3 anni, in coma. con quella sensazione di non avere il controllo del proprio corpo, di non riuscire a parlare e parlare. ma dentro urlavo eccome se urlavo eppure nessuno riusciva a sentirmi.
<< Dylan posso farti una domanda? >> mi chiede voltandosi verso di me, suoi occhi verdi mi fissavano, la leggera brezza le scostava i capelli mossi dal viso. stavamo camminando lungo il ponticello in mezzo al parco e sentivo le foglie scricchiolare sotto i nostri piedi.
io mimai un "Sì" con la testa, lei fece un respiro e disse << come stai? voglio dire ... dopo .. insomma .. quello che ti è capitato >>. mi bloccai di colpo
<< lo sai? >> dissi serio<< si .. ecco .. ogni tanto chiedevo di te a Tyler o a Daniel >> confessò abbassando lo sguardo.
E già riuscita a farmi impazzire.<< sto bene >> bugia
sta riportando lo sguardo su di me e mi afferrò l'avambraccio bloccandomi da quella che era diventata da una semplice passeggiata ad una fuga.
non disse nulla mi guardò solamente con uno sguardo poco convinto come volesse chiedermi altro ma poi non lo fece e richiuse le labbra.
<< sai che puoi contare su di me vero? >> mi fissava negli occhiEra incredibile quanto riusciva a farmi uscire di testa con delle parole semplici, avevo fatto di tutto pur di dimenticare quella maledettissima sera di halloween in cui tutto cambiò.
Per un periodo ci riuscii e sembrava che la storia con Britt migliorò, ma era solo una stupida illusione. Ormai eravamo distanti e nessuno aveva il coraggio di mettere un punto. Quasi non ci vedevamo più, e quando facevamo non parlavamo neanche, solo cose di lavoro, eravamo completamente estranei l'un l'altro.<< sai cosa vorrei ora? >> le chiesi guardandola
Scosse la testa non distogliendo neanche per un attimo lo sguardo da me. si vedeva dai suoi occhi che stava morendo dalla voglia di saperlo e ciò la emozionava come non mai, è sempre stata una tipa curiosa a cui non piace fare cose scontate, le piaceva l'emozione e il brivido.
<< vorrei..>> iniziai avvicinandomi pericolosamente a lei, spostai lentamente una ciocca di capelli dal viso e le sussurrai, sfiorando con le labbra il lobo del suo orecchio << vorrei salire su quella barca lì giù>> le spostai lentamente il viso per farle capire di cosa stessi parlando, ma senza allontanarmi di un millimetro dal suo volto.
davanti a noi un piccolo laghetto e sulla riva c'erano sempre ormeggiate delle barche, quando capì la mia intenzione sorrise maliziosamente. Ecco la Caitlyn che conoscevo, mi afferrò il polso e iniziò a correre verso la riva
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|| don't forget me || Dylan O'Brien
Romance"Ti ho amato prima di saperlo e forse è solo così che si ama"