Part 6

1.1K 52 58
                                    

CAITLYN

Mi sentivo una completa idiota ad aver risposto così davanti a tutti, avevo insinuato il dubbio in testa a mio fratello, non avrebbe fatto altro che indagare e indagare, domande su domande fino a che non ammetterò la verità.
E quella era l'ultima cosa che volevo fare. Ammettere a me stessa la verità, parlarne era come accettarlo ed io non me lo potevo permettere. 
Ma volevo che lo sapesse Dylan, farmi vedere "grande" ai suoi occhi, è stato un atteggiamento immaturo, so benissimo che il sesso fa schifo, serve solo a riprodursi. Nient'altro. Tutto ciò che si dice che c'è differenza sul fare l'amore e sul fare sesso, sono solo stronzate, non é intimo, non ti riempie, non dá gioia. Eppure tutti pensano a farlo. 

Quella conversazione stava diventando troppo pensante per me, così finita la colazione il più velocemente possibile, salutai e corsi nel bagno della mia camera. Sentivo lo stomaco chiedere pietà e il sapore acido del vomito risalirmi in gola.
Abbracciai il water e sputai lì dentro tutte le mie paure. Ero abituata ormai a fare piano. Senza rumori. Così evitai anche di attirare l'attenzione di Daniel, non volevo certo dargli un dispiacere.

Poco dopo mi alzai con calma e mi sciacquai il viso senza guardare il mio riflesso allo specchio
<< dovrei coprire anche questo >> bisbigliai tra me e me.

Un leggero scricchiolio delle foglie mi risveglió, eppure non tirava vento quella sera. Poi sentii bussare delicatamente alla mia finestra, aprii la porta del bagno e molto cauta rivolsi lo sguardo su i vetri della finestra
Trovai Dylan salutarmi con un'espressione divertente, mi strappò un sorriso

<< non potevi salire dalle scale? >> gli chiesi voltandogli immediatamente le spalle<< ho preferito far finta di andare via >> si guardò i piedi << per stare più tranquilli >>Alzai le sopracciglia e sgranai leggermente gli occhi << stai bene?> > m...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



<< non potevi salire dalle scale? >> gli chiesi voltandogli immediatamente le spalle
<< ho preferito far finta di andare via >> si guardò i piedi << per stare più tranquilli >>
Alzai le sopracciglia e sgranai leggermente gli occhi
<< stai bene?> > mi chiese dolcemente
<< si, perché? >>  resta calma Caitlyn. Resta calma.
<< perché ho la sensazione che ti sia successo qualcosa >> iniziò a camminare su e giù per la stanza.
Il cuore aveva iniziato a battere più velocemente e il respiro a farsi irregolare.
<< sai che puoi parlarmene vero? >> si fermò con lo sguardo fisso su di me, alzai gli occhi al cielo.
<< parlare, parlare, parlare >> ripetei
<< sei sicura di stare bene?>> mi chiese di nuovo, sta volta usò un tono più basso, quasi un sussurro come se avesse paura davvero
<< perchè mi sembri un pò pallida>> aggiunse avvicinandosi al mio viso, scrutandomi.

<< si è solo un pò di stanchezza sono ancora devastata dal fuso orario>> gli voltai le spalle per sfuggire alla sua vista.

Sentii le sue labbra schiudersi come per dire qualcosa ma fu interrotto dal suo cellulare che squillò.

<< devo rispondere>> mi voltai a guardarlo, annuii.

<< ciao, come va?>>. sentii la voce di Britt provenire dall'altro lato cel telefono

|| don't forget me || Dylan O'Brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora