Part 15

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DYLAN

Ero agitato camminavo su  e giù per la stanza, non mi accorsi da quanto tempo lo stessi facendo fino a che Tyler non interruppe i miei pensieri << amico, se continui in questo modo dovremmo ricomprare il pavimento>> scossi la testa << ma secondo te dove sono?>> passai a torturarmi le unghie con i denti

Ero agitato camminavo su  e giù per la stanza, non mi accorsi da quanto tempo lo stessi facendo fino a che Tyler non interruppe i miei pensieri << amico, se continui in questo modo dovremmo ricomprare il pavimento>> scossi la testa << ma secondo t...

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<< senti, siamo venuti qui per rilassarci >> mi incitò Daniel dal bagno. << perchè non usciamo anche noi?>> insistette aprendo la porta << è un'ottima idea questa >> disse Tyler << già>> sussurrai poco convinto. << questo è un piccolo paesino, sicuramente Cait e Leyla non si perderanno, vedrai>> mi consolò il biondo spruzzandosi qualche goccia di profumo.

passò un quarto d'ora circa, ero intento a specchiarmi per vedere se la camicia fosse sgualcita quando sentii la porta d'ingresso chiudersi e poi delle risate, mi precipitai immediatamente al piano di sotto << siete solo due ma fate baccano come 10 persone>> disse Daniel ridendo. << avete fatto shopping>> chiese curioso Tyler, Leyla aveva circa dieci buste, mentre Cait soltanto una piccolina.

Scrutai Cait, sorrideva, in quel momento mi rilassai anche io << fateci vedere cosa avete comprato allora>> dissi  << certo che no>> la fulminai << perchè no?>> chiesi << lo indosserà sta sera>> disse Leyla trascinandola per le scale e sbattendo la porta dietro di loro.  io e i ragazzi ci guardammo sul viso con aria perplessa. << ah! le ragazze>> intervenne Tyler.

***

qualche ora dopo eravamo tutti sul lungo mare a passeggiare, il mare è calmo e la luna, alta in cielo, si rifletteva sull'acqua con delle scie argento. << come mai sei così silenzioso? >> la voce di Cait mi risvegliò, non mi ero accorto di essere rimasto a fissare il riflesso della luna per così tanto tempo << dove sono gli altri? >> mi guardai intorno << sono andati a prendere posto nel ristorante più avanti >> mi irrigidii, eravamo soli, il mio corpo si bloccò all'improvviso, mi voltai verso di lei, la luce della luna incorniciava i suoi lineamenti. fui catapultato in un ricordo, nel momento in cui la conobbi, quando ancora tutto era niente.


NATALE 2013

<< ciao, benvenuti>> disse la ragazza sulla porta << forse abbiamo sbagliato casa Ty>> dissi voltandomi verso di lui, lei sorrise << lo prendo come un complimento >> disse prima di rivolgersi verso l'interno della casa << Daniel ci sono i tuoi amici >>  lui si precipitò sulla porta << credevano di aver sbagliato>> lei rise <<entrate ragazzi>> ci invitò lei << significa che non ti somiglio per niente >> rise ancora, lui le fece una linguaccia << avete visto chi è venuta a passare il natale da me?>> si rivolse a noi  << piacere Cait>> TYler le strinse la mano per primo << incantato>> poi toccò a me << Dylan>> sentii quasi un brivido ed ebbi la sensazione che lo provò anche lei perchè si strinse nelle spalle, guadando in basso. << non c'è bisogno che ti presenti sa bene chi sei>> lei lo fulminò << che c'è non vuoi fargli sapere che hai una cotta per Stiles?>> sorrisi , ci stavamo sedendo tutti a tavola << come tutto il mondo no? >>  << ora lo prendo io come un complimento>> dissi facendole un occhiolino

 << non c'è bisogno che ti presenti sa bene chi sei>> lei lo fulminò << che c'è non vuoi fargli sapere che hai una cotta per Stiles?>> sorrisi , ci stavamo sedendo tutti a tavola << come tutto il mondo no? >>  << ora lo prendo io come un complimen...

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lei sorrise e alzò un calice di vino << ad un futuro roseo per teen wolf >> facemmo risuonare i bicchieri l'uno contro l'altro

era incredibile come un ricordo potesse così mettermi di buon umore << a cosa pensi?>> mi chiese << hai lo stesso sorriso di quando ci siamo conosciuti anni fa>> le dissi dolcemente. non ce la facevo più avevo bisogno di lei, di sentirla mia, di assaggiare le sue labbra come quella volta. la presi per mano, mi guardai intorno cercando un posto più appartato intorno a noi << che stai facendo Dylan?>> mi chiese, ci infilammo tra una fila di cabina e l'altra dello stabilimento sulla spiaggia. << Dyl stai bene ? che ti prende>> era preoccupata per me, avevo quasi paura trascinarla senza dirle nulla, potevo baciarla sulla spiaggia ma non volevo che qualcuno ci vedesse, avevo paura di spaventarla e rievocarle brutti ricordi, ma quando mi accorsi che era preoccupata per me, la cinsi in vita e unii i nostri corpi. aveva capito cosa avessi intenzione di fare, ansimò, a quel punto premetti le mie labbra contro le sue. la sento stringersi a me, decido di staccarmi solo quando non avevo più aria << Dio! >> esclamo. lei ha ancora gli occhi chiusi, mi afferra per il colletto della camicia e mi bacia di nuovo. mi permette di far scivolare la mia lingua all'interno della bocca, la sto letteralmente mangiando. era esplosa all'improvviso tutta la voglia che avevo di lei che avevo represso fino a quel momento. la stringo più forte a me, la prendo in braccio, mi intreccia le gambe intorno alla vita, la appoggio con la schiena al legno per non perdere l'equilibrio << Dylan>> mi sussurra ancora con le labbra sulle mie << mmh?>> mormoro << mi squilla il cellulare>> mi stringe le braccia intorno al collo << non rispondere>>  aprì di nuovo la bocca. setacciai  ogni millimetro della sua bocca con la lingua, avevo le gambe tremanti, tutto peggiorò quando iniziò a mordicchiarmi il lobo e poi il collo. tirai indietro la testa. << Cait... devi dirmi tu.. quando fermarmi>> ansimai a fatica << non riesco.. da solo.. non voglio esagerare>> le infilai la mano sotto al vestito fino alla sua schiena, poi sul suo fondoschina, non mi controllavo più, le strinsi una coscia, la sentii ansimare  con un leggero gemito di dolore. i jeans mi stringevano e sentivo del calore provenire dalle sue gambe. << Dyl.. mettimi giù>> sussurrò, mi staccai da lei << scusami>> mi grattai la nuca << non devi scusarti, non hai fatto nulla che non va >> per tranquillizzarmi ulteriormente mi stampò un leggero bacio a stampo sulle labbra, mentre si tirava giù il vestito. si allontanò lentamente da me tornando dove eravamo prima.  Un attimo prima di seguirla abbassai lo sguardo su i miei pantaloni e mi sistemai anche io controllando che non ci fosse nessuna sporgenza impropria. QUANDO la raggiunsi la Sentii Parlare al telefono << stiamo arrivando >>  le sorrisi

————————————————————————Cari lettori spero che mi perdoniate per il ritardo con cui ho pubblicato questo capitolo 😅🥺 spero in compenso che vi piaccia ❤️ vi adoro

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|| don't forget me || Dylan O'Brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora