Capitolo 2

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Lauren's p.o.v

Mi svegliai con il rumore assordante della mia sveglia che mi incitava ad alzarmi dal letto. Ci misi un po' per aprire completamente gli occhi e quando lo feci una luce abbagliante mi accecò facendomeli richiudere. Rimasi nel letto per pochi minuti poi mi ricordai del colloquio di lavoro che avrei dovuto affrontare così scesi correndo giù dal letto e andai dritta in bagno per prepararmi.

La sera prima rimasi sveglia fino alle due di notte per trovare qualche annuncio o qualche proposta di lavoro, ne trovai una interessante; Connor Adams avvocato conosciuto per le varie cause impossibili che ha vinto, cercava un'assistente. Quell'uomo non mi è mai piaciuto, era su tutte le riviste con quella faccia da stronzo sotto a un titolo come:"il miglior avvocato di New York ci spiega come affronta la giornata" e ogni volta pensavo "ok e... ? A noi cosa interessa di come affronta la giornata?" Insomma mi dava l'impressione di qualcuno che ha avuto tutto servito su un piatto d'argento, di una persona che non si sia veramente mai impegnata per raggiungere un traguardo.

Si può dire che a pelle mi stava davvero antipatico, ma quel lavoro mi serviva, così scossi la testa per far sparire l'intolleranza che provavo verso di lui e mi prenotai per un colloquio.

Mi lavai e mi vestii in un tempo record e andai in cucina per cercare un post-it da lasciare a Normani nel caso fossi tornata a casa tardi. Dopo averlo attaccato al frigo mi controllai per un'ultima volta allo specchio, presi il telefono, le chiavi della macchina e scesi di corsa le scale che portavano al garage.

Il traffico a new york era odioso e ogni volta che usavo la macchina cercavo di immaginarmi le strade vuote di Miami dove si poteva guidare con calma, senza che qualcuno ti suonasse il clacson ogni due secondi.

Ci misi un po' prima di arrivare a destinazione ma ovviamente la colpa era del maledetto traffico e dei maledetti taxi che sbucavano ovunque. Scesi dalla macchina dopo averla parcheggiata nel parcheggio sotterraneo del palazzo e mi diressi verso l'entrata, alzai lo sguardo e mi resi conto di quanto fosse alto, così entrai senza perdere altro tempo.

Camila's p.o.v

Controllare i documenti dei miei clienti non era di certo il mio passatempo preferito ma andava fatto, feci un respiro profondo e presi in mano tutte le cartelle, divise in ordine alfabetico per controllarle.ogni volta mi stupivo di quante persone si affidassero a me per uscire dai guai e per difendersi, la cosa mi faceva sentire abbastanza importante e fiera e ogni giorno ripetevo a me stessa di dare il meglio.

Feci una pausa dopo esser arrivata alla lettera "F" e andai verso il mini bar che avevo nel mio ufficio, fu una mia idea istallarlo; almeno potevo distrarmi un po' mentre sorseggiavo qualche drink. Mi avvicinai alla finestra e guardai giù godendomi la meravigliosa vista di New York; con le persone piccole come formiche che camminavano qua e là, vivendo la loro vita.A volte mi fermavo a fissarle immaginandomi che lavoro facessero e dove stessero andando così di corsa, era incredibile quante persone riuscissi a vedere e quante poche persone conoscessi.

Un tocco alla porta mi fece uscire dal trans, mi girai e dissi "avanti" focalizzando il mio sguardo sulla sagoma che entrò nel mio ufficio:

"Ei, Sto per cominciare i colloqui, se vuoi puoi venire a dare un'occhiata ai candidati"esordì Connor con un sorriso prima di darmi un bacio sulle labbra.

"Volentieri, anche se prima dovrei finire di controllare dei documenti" risposi sbuffando

"Lasciali lì, puoi finire dopo tanto sicuramente non ne hai più di me" fu quel commento che mi fece alzare le sopracciglia e stringere i pugni. Connor ha sempre fatto così, ogni volta doveva ribadire come lui fosse quello più popolare, più importante e conosciuto e che io fossi la mogliettina nel gradino in basso. Mi faceva davvero incazzare soprattutto quando si azzardava a fare commenti del genere in presenza di altre persone, più volte abbiamo litigato e finiva sempre con lui che usciva di casa sbattendo la porta; si comportava veramente come un neonato.

Betrayal (camren ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora