Capitolo 37

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Camila's p.o.v
"Mami, por favor non è la prima volta che vengono a cenare da noi"
"Karla, sai che per me è importante che tutto sia perfetto, me conoces" Mi sedetti sulla sedia, tenendomi la testa tra le mani, io e Lauren eravamo tornate dal viaggio in Canada, un viaggio bellissimo che mi aveva fatto provare emozioni magnifiche.

Era il pomeriggio del 31 dicembre, mi trovavo a casa dei miei genitori, mentre ascoltavo mia mamma lamentarsi, ovviamente doveva esser tutto pronto per la cena di fine anno.
La famiglia Jauregui aveva accettato il nostro invito per passare capodanno insieme e Lauren era andata all'aeroporto per andarli a prendere.
"Dobbiamo andare al supermercato e comprare altra carne, ho paura che non ce ne sia abbastanza" La voce di mia mamma mi risvegliò dai miei pensieri, la vidi mettersi il giubbotto, non accettava un no come risposta così dovetti seguirla e accompagnarla a comprare altra carne.

"Non mi hai raccontato com'è andata in Canada" Mi girai verso il sedile del passeggero e sorrisi, non avevo ancora mostrato a mia madre l'anello, Lauren mi aveva detto di aspettarla perché moriva dalla voglia di vedere la reazioni di Sinuhe.
"È andata benissimo, Lauren ha scelto proprio un bel posto per passare il natale, sembrava di essere in uno di quei film natalizi dove il protagonista va in vacanza e trova l'amore" Dissi lentamente, tornando con la mente a quel momento magico nella vasca.
"Con la differenza che l'amore tu lo hai già trovato mija"
"Già, l'ho sicuramente trovato e mi sento finalmente felice dopo anni" Sospirai, fermandomi ad un semaforo rosso e girandomi verso mia mamma.
"Lo vedo hija, te lo avevo già detto, i tuoi occhi brillano ogni volta che siete insieme, mi ricordi tanto me quando tuo padre mi corteggiava, lui era così impacciato ma così perfetto ai miei occhi"
La macchina si riempì con le nostre risate.
"Non credere che Lauren non sia impacciata, quando mi hai chiamato quel pomeriggio, lei si stava asciugando i capelli, non puoi immaginare il caos che ha fatto, l'ho ritrovata con la spazzola incastrata tra i capelli e una faccia imbronciata" Dissi ridendo, ricordandomi quando la aiutai a snodare i nodi che si era creata da sola.
"La stuzzicherò per questo" Controbatté mia mamma, facendomi annuire, sicuramente poi me l'avrebbe fatta pagare ma non vedevo l'ora di vedere la faccia di Lauren.

"Quando fate la spesa...scegliete alimenti naturali vero Camila?" Tenevo il carrello tra le mani, camminando davanti a mia madre, tra le corsie e gli scaffali riempiti fino a strabordare, mi girai indietro e annuii ridendo alla sua domanda.
"Certo, Io e Lauren andiamo nei fine settimana, è lei quella più attenta all'alimentazione, cucina quasi sempre lei e fa sempre piatti salutari" Mi trovai a voler continuare a parlare della mia quotidianità, perché parlare di Lauren mi faceva immediatamente sorridere: ricordare le sue espressioni quando prendeva in mano qualche alimento che stuzzicava la sua curiosità, come corrugava le sopracciglia quando "casualmente" appariva qualche dolce all'interno del carrello, come rideva alla mia  faccia innocente e poi scuoteva la testa, facendo finta di niente.
"Sai, quando ci hai detto di voi due, io e tuo padre l'abbiamo presa bene, ci conosci, non abbiamo nessun tipo di pregiudizio, l'amore è amore mija, e ora che ti vedo così felice mi chiedo come facciano dei genitori a cacciare di casa un figlio che trova l'amore" Disse, riflettendo mentre camminava lentamente al mio fianco.
"Purtroppo non tutti riescono a capirlo ed è davvero brutto, sono fortunata ad avere voi"
"Cosa avresti fatto se noi non ti avessimo appoggiato?" Mi chiese curiosa, facendomi fermare, era una domanda davvero importante.
"Penso che avrei comunque seguito il mio cuore, per quanto brutto possa sembrare"
Lei mi annuì, capendo perfettamente, ma la conversazione finì, non era il nostro caso, loro avevano accettato il mio amore per Lauren fin da subito.
"Cosa ti piace di più di lei?" Amavo queste conversazioni con mia mamma, di solito in passato avevamo avuto un po' di difficoltà a parlare di questo tipo di cose ma ora la situazione era decisamente cambiata, la guardai per qualche secondo in più, ma non avevo bisogno di pensarci su, sapevo perfettamente cosa rispondere.
"Fisicamente direi sicuramente i suoi occhi, sono di un verde così intenso, mi ci perdo ogni volta" Ridemmo entrambe e lei mi fece cenno di continuare.
"Caratterialmente...non saprei, ha un carattere duro ma allo stesso tempo così morbido, credo il suo saper ascoltare, ascolta sempre quello che ho da dire, come se assorbisse completamente ogni parola, la sua gentilezza, la sua dolcezza, l'empatia..."
"Ok mija, ti piace tutto" Mi interruppe ridendo.
"Non mi piace quando ci mette troppo ad alzarsi dal letto, ecco è pigra"
Continuammo a fare la spesa, ridendo e parlando di altre cose di cui ultimamente non avevamo discusso, comprammo più carne dato che mia mamma aveva paura che non bastasse per tutti, cosa a cui non riuscivo proprio a credere, a casa aveva già riempito tutto il congelatore di bistecche.

Betrayal (camren ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora