Betrayal (camren ita)

Capitolo 21

Narrator's p.o.v
Passarono quasi due settimane da quel incontro nell'ufficio di Adams, Camila e Lauren si incontravano raramente, qualche parola in corridoio, qualche bacio rubato in ascensore ma niente di più, Connor ultimamente stava davvero addosso a Camila, per non parlare di come trattava Lauren, come se fosse una schiava e lui il re di tutto il palazzo.

Camila cercò più volte di fermare Lauren,per non farla irrompere nel ufficio del marito, e fargli cos'altro, probabilmente sarebbe finita molto male e la latina non voleva nemmeno pensare alle conseguenze di un loro litigio, e se Connor licenziasse Lauren? e se Lauren in un raptus di rabbia gli dicesse tutto? no, decisamente due scenari apocalittici per lei.

Ma cos'altro avrebbe potuto fare Camila?, smettere di vedere Lauren? impossibile, quella donna era diventata il suo ossigeno, aveva bisogno del suo tocco per vivere, lasciare Connor? anche quello uno scenario impossibile, voleva dire rimanere senza una casa, senza un lavoro, andare incontro ad un divorzio, la sua famiglia probabilmente ne sarebbe rimasta sconvolta, no non poteva.

E come se non bastasse si era aggiunta un'altra pedina nel gioco, Lucy Vives o come Camila la chiamava "la stronza". La odiava con tutta se stessa, al lavoro aveva preso l'abitudine di andare nella sala ricreativa e dirigersi immediatamente verso Lauren, quasi come un quarterback, la braccava e non la lasciava andare.

Con lei si era aggiunta un'altra sua amica, Keana Issartel, anche lei sembrava esser ossessionata da Lauren che dal canto suo interagiva senza problemi con loro, senza malizia, senza doppi fini, solamente in un contesto professionale e amichevole.

Ma ancora una volta cosa avrebbe potuto fare Lauren? allontanarle con una scusa del tipo "Sono occupata con la moglie del mio capo e posso assicurarvi che è molto gelosa, quindi per favore statemi lontane?" Decisamente una cosa da evitare, Camila addirittura le disse di inventarsi di avere una malattia contagiosa, e Lauren scoppiò a ridere, non appena vide lo sguardo serio della latina, dopo aver pronunciato quella frase.

Come potete immaginare le due erano proprio in un bel casino, pretendevano cose l'una dall'altra, come se fossero plausibili, entrambe erano frustrate per la lontananza forzata che giorno dopo giorno era sempre più pesante da sopportare, non bastava più qualche bacio in ascensore; dove nessuno poteva vederle, volevano di più ma per ora non potevano averlo.

Lauren's p.o.v
Era finalmente arrivato il giorno del ritorno di Normani, dovevo ammettere che mi era davvero mancata, la casa era vuota senza di lei e cenare tutte le sere sola era, da una parte tranquillo e piacevole, dall'altra abbastanza deprimente e malinconico.

Aveva postato così tante storie su istagram che era quasi come se fossi la con lei, mi videochiamava ogni tanto, per farmi vedere i posti che visitava e una volta mi chiamò per farmi vedere un ragazzo, era sbronza e voleva che parlassi con lui, cosa che all'inizio accettai ma poi la vidi abbandonare il telefono sul bancone per chissà fare cosa con quel tipo.

Potevo dire di essermi "goduta" quei momenti di solitudine, se solo ci fosse stata Camila con me qui, sarebbe stata tutta un'altra storia, la invitai per una notte ma dovette per forza rifiutare dato che Connor le aveva detto,all'ultimo minuto, di una cena dai suoi genitori, così quella sera rimasi sola sul divano, la gelosia e l'invidia che mi invadevano la mente mentre immaginavo scenari per me decisamente poco piacevoli.

Ma non potevo farci nulla, era sposata non potevo presentarmi a casa dei suoi suoceri e dire "Ei, ti porto a casa mia" Avrei davvero voluto farlo, soltanto per vedere la faccia sconvolta di suo marito, mentre lei saliva nella mia macchina e veniva a casa mia.

Smisi di pensare a tutte quelle cose non appena uscii dalla mia auto, era sabato ed ero appena arrivata all'aeroporto, un bel viaggio da sola per andare a prendere Normani, che era appena atterrata a New York.