Capitolo 13

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Narrator's p.o.v

Camila guardò Lauren sparire dietro alle porte dell'ascensore, un sorriso in viso mentre la salutava con la mano, era felice si, quel tipo di felicità e spensieratezza che provi per un'attimo, perchè quando sentii il campanello suonare, capii che la sua felicità stava per svanire.

Si alzò dal divano svogliatamente, dirigendosi verso l'entrata e aprii la porta, ritrovandoselo davanti:

"Oh amore! sei sveglia allora" Connor biascicò, visibilmente brillo e su di giri, ci mancava solo questa, pensò la latina guardandolo; a Connor capitava di tornare a casa brillo, dopo una serata fuori ma ora, non era decisamente il caso di ridursi così il lunedì.

"Connor vai a farti una doccia e vai a dormire, puzzi di birra" Le disse la latina salendo le piccole scale che portavano alla camera da letto, la casa era strutturata su due piani, il secondo piano con un piccolo ufficio la camera e il grande bagno.

Non sentì cosa rispose suo marito, era stanca e l'ultima cosa che voleva fare era discutere, lasciò correre per l'ennesima volta e si preparò per andare a dormire, non voleva nemmeno incrociare il suo sguardo così fece il più velocemente possibile e quando finì si sdraiò sotto al lenzuolo.

Tutto sommato aveva passato una bellissima serata in compagnia della corvina, si era divertita e questo la aiutò a non soffermarsi troppo sulle cose negative, pensò alla proposta del cinema e sorrise, scuotendo la testa e addormentandosi con quel pensiero in mente.

La mattina si svegliò più riposata del solito, come sempre sola in quel letto così grande per una sola persona, guardò il telefono di fretta, era in orario e aveva tutto il tempo di prepararsi e forse di arrivare al lavoro addirittura in anticipo.

Camila's p.ov

"Ti chiamo dopo Dj, ora ho una riunione " Dinah mi aveva chiamato quando misi piede fuori di casa, mi aveva tenuto al telefono tutto il tempo, raccontandomi delle ferie e della maleducazione di una sua collega, che proprio non sopportava.

Ci salutammo e riattaccai velocemente, stavo aspettando un cliente per accordarmi sul suo processo, era la prima delle tre riunioni programmate per quel giorno e non ne potevo già più, avevo proprio bisogno delle ferie.

Due tocchi alla porta mi risvegliarono da quel sogno fatto di cocktail e mare, mi alzai per aprire la porta e mi ritrovai davanti il cliente; il signor Reynolds, un uomo sulla cinquantina, attraente ma anche un po' prepotente, si era rivolto a me per una frode subita.

"Prego signor Reynolds, si segga" Dissi sforzandomi di sorridere e accogliendolo educatamente, speriamo non duri molto, pensai guardandolo prendere posto sulla sedia davanti alla mia scrivania.

"Come sta suo marito? è da un po' che non lo vedo" oh iniziamo bene, sospirai alzando lo sguardo, Reynolds e Connor si conoscevano, avevano giocato alcune partite di golf insieme, è stato Connor a consigliarli di venire da me.

"Sta bene, è molto impegnato" sospirai

"Oh ci credo, digli che lo chiamerò, ho un set di mazze nuove che vorrei provare proprio con lui" si, le mazze ve le darei direttamente in tes-, Non finii di pensare al resto della frase, non potevo irritarmi così già da subito, era arrivato da soli cinque minuti e mi stava gia facendo salire il sangue al cervello.

"Perfetto, ora discutiamo delle clausole sui contratti della sua azienda" Cambiai discorso e cominciammo a discutere insieme per trovare il modo di risolvere il tutto nel modo più veloce possibile.

Lauren's p.o.v

"Signor Adams con tutto il rispetto ma a me sembra che stia correndo troppo, abbiamo ancora un testimone e finchè il suo cliente non ci dirà di più noi siamo fermi" Cercavo di mantenere la calma, il sangue mi ribolliva nelle vene e, come se non bastasse, avevo quella sua faccia da sfacciato davanti.

Betrayal (camren ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora