Capitolo 10

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da questo capitolo in poi saranno presenti scene di sesso esplicito, tanto so che non aspettavate altro ;)

Lauren's p.o.v
Tornata dalla piscina entrai immediatamente in doccia, dovevo lavare via tutti quei pensieri che mi disturbavano. Quello che era successo con Camila mi aveva lasciato la testa pesante, continuavo a rivivere quel momento nella mia testa e ogni volta sembrava sempre peggio.
Il senso di colpa e la vergogna; quei sentimenti mi travolsero e non riuscivo a zittire la voce nella mia testa che continuava a ripetermi dell'errore che avevo commesso.
È una donna sposata maledizione, mi ripetevo continuamente e seppur la sua relazione sembrava complicata, io non avevo il diritto di intromettermi.
Mi vestii con i vestiti di cambio che avevo precedentemente preparato,lasciai i capelli umidi e quando uscii mi ritrovai davanti Normani, con uno sguardo preoccupato e le sopracciglia alzate.
"Perché sei corsa così in bagno e mi hai praticamente evitato? E per favore non rispondere in modo sarcastico come il tuo solito" Mi chiese con un tono di voce preoccupato
Non le avevo lasciato il tempo di parlarmi, mi ero semplicemente rinchiusa in bagno sperando di evitare domande.
"Non c'è nessun motivo Mani volevo solo togliermi il cloro da dosso" le dissi risultando poco convincente, d'altronde era la mia migliore amica e mi conosceva benissimo.
"Jauregui con me non funziona, è per quella cosa che è successa in piscina vero?" Centrò subito il centro del problema e io cambiai espressione, ormai rassegnata.
"Non è niente di che, mi do la colpa per il mio comportamento infantile, tutto qui" le dissi camminando verso il balcone per stendere i vestiti sull'attaccapanni.
"Ti si legge in faccia che ci stai pensando costantemente, sai che con me puoi parlarne" mi disse in modo comprensivo, sapevo perfettamente che di lei potevo fidarmi ma non sapevo nemmeno da dove iniziare, cosa avrei potuto dirle? Si, qualcosa mi attrae a Camila e non posso fare a meno di desiderarla? Sembravo così ridicola che risi addirittura di me stessa.
"Mani, le cose sono complicate, sai in che situazione si trova lei e io non ho il diritto di intromettermi, non voglio passare come una sfascia coppie." Dissi tutto d'un fiato, guardando la mia migliore amica negli occhi, sperando in un consiglio.
"Lauren, ti senti attratta da lei, l'ho capito dal mondo in cui la guardavi alla cena, so che non è compito mio dirtelo ma la sua relazione sta cadendo a pezzi, e può sembrare strano si ma non ti vedevo così presa da qualcuno da molto tempo, di solito sono sempre cose da una notte" cercavo di cogliere tutte quelle parole, anche se tutto il discorso mi sembrava surreale.
"Non so quali sono le sue intenzioni, ma se continui a fare la strana e soprattutto se continuate a comportarvi come due adolescenti beh questa cosa non porterà da nessuna parte" continuò Normani con un tono di voce più calmo.
"Mani ma stiamo parlando di una donna sposata, posso controllare l'attrazione che ho nei suoi confronti e poi non so nemmeno se le piacciono le donne e ripeto è sposata" le dissi sussurrando per paura di farmi sentire.
"Se ricambiasse?" Mi chiese e io risi spontaneamente a quella domanda che risultava fin troppo ridicola.
"Se fosse interessata non sarebbe scappata dalla piscina a gambe levate, pallida in volto" le dissi, ricordandomi come la latina uscì velocemente dall'acqua dopo quel momento.
"Non hai pensato al fatto che magari ha paura dei sentimenti che prova per te?" Io scossi la testa trovando il tutto ancora più surreale.
"Mani smettiamola di parlarne, vai a lavarti e andiamo a cenare che poi andiamo alla spa" le dissi, chiudendo quella conversazione che stava insinuando troppi dubbi nella mia testa.

Quando avemmo finito entrambe di prepararci, uscimmo dalla camera, chiudendo a chiave. Mi vestii con un completo grigio composto da un top, una giacca abbinata e dei pantaloni semplici mentre Normani optó per un vestito bianco che le fasciava perfettamente il corpo.
Ci sedemmo sulle poltrone e aspettammo l'arrivo delle due migliori amiche che si stavano ancora preparando in camera, nell'attesa mandai un messaggio a mia sorella per farle sapere come stavo, dov'ero e cosa stavo facendo ma quando sentii la porta della camera aprirsi alzai subito gli occhi: lunghi capelli castani ondulati che le cadevano sulle spalle e un vestito nero che metteva in risalto le sue curve; era ammaliante.
Quando mi scontrai con i suoi occhi mi sorrise, quasi come se volesse rassicurarmi, dirmi che andasse tutto bene e ci riuscì perché l'ansia che si era impossessata del mio corpo era del tutto svanita.
"Scusate se vi abbiamo fatto aspettare ma sapete com'è, Karla ci mette davvero troppo a pettinarsi" disse Dinah facendoci scoppiare a ridere, anche lei aveva un vestito di color grigio scuro.
"Karla?" Dissi incuriosita da quel nuovo nome
"Si, mi chiamo Karla Camila ma preferisco Camila" Mi spiegò la latina, dando un colpo al braccio alla sua migliore amica, per rimproverarla.
"Andiamo a cena, ho troppa fame" disse Normani, quasi correndo giu dalle scale.

Betrayal (camren ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora