Capitolo 30

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"Quando glie lo dirai?"
"Presto...molto presto"
Camila's p.o.v
Un'altra settimana era passata e ora mi ritrovavo abbracciata a lei, la mia guancia destra poggiava sul suo petto, mentre le sue dita mi accarezzavano la schiena scoperta, il lenzuolo bianco copriva i nostri corpi nudi, copriva il nostro peccato, un peccato così bello che ormai non poteva più esser chiamato tale.
Poi le sue parole, la sua domanda, lecita, che mi fece riaprire gli occhi che avevo precedentemente chiuso.
Dirlo a lui, questa era la richiesta del tutto comprensibile di Lauren, era tutto quello a cui riuscivo a pensare, ormai eravamo arrivate ad un punto di svolta, toccava a me fare una scelta ed ero stanca di tenere il piede in due scarpe.
Sapevo che farlo significava stravolgere la mia vita, ma forse era proprio quello di cui avevo bisogno, una svolta e fortunatamente quella portava a Lauren.
"Sei stanca vero?" Le domandai, alzando un po' la testa per guardarla meglio in viso, anche se aveva lo sguardo fisso sul soffitto.
"Sono stanca di doverti condividere, doverti nascondere" Sospirò un po' pensierosa, stringendomi più vicino al suo corpo.
Eravamo stese sul suo letto, fuori era completamente buio, e noi avevamo appena finito un'intensa maratona di sesso, vi chiederete dove sia lui in tutto questo...era partito per il weekend, aveva del lavoro da fare fuori città e ancora una volta ne approfittai, ritrovandomi insieme a Lauren il venerdì sera.
"Sai che anche io lo sono vero?" Lei mi annuì, sorridendomi brevemente per poi ritornare seria:
"Non sai quanto sia difficile andare a dormire e sapere che lui sia a pochi centimetri da te" Continuò, questa volta guardandomi dritta negli occhi, volevo dirle che potevo immaginarlo perché per me era lo stesso ma mi fermai, per lei in realtà era anche peggio e me lo aveva dimostrato con quella lite nel suo ufficio.
"Vorrei non essermi mai sposata" Dissi tutto d'un fiato, la mano di Lauren si posò sulla mia guancia, togliendomi dei ciuffi di capelli che me la stavano parzialmente coprendo, ma non mi rispose, così lo presi come un segno per continuare a parlare.
"È successo tutto così dannatamente in fretta, il college e poi boom, un anello al dito che solo a tenerlo mi trasmette dolore" Sospirai ancora, non volevo piangere, ma liberarmi di quel peso mi stava rendendo fin troppo vulnerabile, Lauren però capí immediatamente di cosa avevo bisogno, mi alzò il viso con le mani, costringendomi a guardarla e poi parlò, con una voce intrisa di dolcezza.
"Nota come hai detto «è successo». Non puoi fare nulla per tornare indietro e se lo facessi, beh non mi incontreresti sul tuo cammino, non ti troveresti qui tra le mie braccia e so che le circostanze potrebbero decisamente esser migliori ma vivi il presente camz, guarda avanti a te e risolvi quello che ti tiene ancorata, credo in te e so che riuscirai a risolvere tutto" Ricordate come avevo detto di non voler piangere? cambiai idea non appena colsi quelle parole, una lacrima silenziosa camminò giù per la mia guancia e vidi l'espressione di Lauren cambiare:
"Grazie" Dissi sinceramente, guardando quegli occhi verdi rilassarsi, le sue labbra si posarono sulle mie, convincendomi ancora di più che il mio posto era lì, tra le sue braccia.
"Ora dormiamo dai" Mi trovai d'accordo con lei, improvvisamente la stanchezza si era impossessata del mio corpo e avevo decisamente bisogno di riposarmi dopo quella notte movimentata:
"Buonanotte Laur" Sussurrai un'ultima volta.
"Buonanotte Camz" Sorrisi e mi rimisi nella mia posizione iniziale, appoggiando la testa sul mio cuscino preferito, il suo petto.
Lauren's p.o.v
Quella mattina, quando mi svegliai non mi sarei mai aspettata di trovare in cucina Camila a prepararmi la colazione, eppure la vidi lì, in piedi vicino al lavandino, con indosso solo una delle mie magliette nere, la visione era paradisiaca.
La sera prima non dovemmo nemmeno preoccuparci della presenza di Normani, dato che mi aveva lasciato casa libera andando ad un appuntamento con chissà chi, ultimamente il suo appetito sessuale era davvero aumentato.

La latina si girò verso di me, forse percependo la mia presenza nella stanza, dovevo ammetterlo, il suo lato b era qualcosa di paradisiaco ma quel viso, era qualcosa di superiore, la fortuna era che li possedeva entrambi.
"La bella addormentata si è svegliata" Le feci la linguaccia, abbraciandola e baciandole la chioma castana, venendo invasa dal
profumo del suo shampoo alle mandorle, ormai era un'altra cosa a cui mi ero abituata, avere il sui profumo sul cuscino, o sulle  magliette che le prestavo, mi provocava una sensazione inspiegabile.
"Dormito bene?" Le chiesi, aiutandola con la colazione.
"Benissimo, il tuo corpo è davvero caldo" Sospirò con aria sognante, facendomi ridere mentre preparavo il caffè.
"Sicura non sia il tuo? La mia mano si scalda ogni volte che tocco il tuo-"
"Ok Lauren sono le 10:00 di mattina, se non vuoi che Normani entri qui e ci senta, ti consiglio di non finire la frase"
"Ei! stavo per dire il tuo bel viso" Mentii, ridendo e nascondendomi con la tazza.
"Si certo come no"
"Ok è vero...Il tuo culo" Dissi alla fine facendole scuotere la testa ma allo stesso tempo ridere, amavo questi momenti con lei, giocavamo insieme come se lo facessimo da una vita.

Betrayal (camren ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora