Betrayal (camren ita)

Capitolo 9

Narrator's p.o.v
Era finalmente arrivato venerdì, Lauren lavorò tutta settimana sotto stretta osservazione di Adams, si trovava bene nel suo nuovo ufficio e ormai aveva imparato a svolgere tutto in modo veloce, doveva ammettere che le riusciva abbastanza bene.
Passò tutta la settimana con la mente proiettata al weekend, mercoledì le arrivò un messaggio da parte di Camila, le aveva mandato il link del sito web dell'hotel, quando guardò le foto, rimase scioccata dalla bellezza della spa e delle camere.
Avrebbero sicuramente dovuto fare un viaggio abbastanza lungo in macchina, dato che avevano scelto un luogo fuori New York, lontano dal caos cittadino.
Era elettrizzata all'idea di staccare la spina, aveva bisogno di liberare la mente e due giorni di completo relax erano la soluzione migliore.

La settimana sembrava non passare più, ogni giorno pareva sempre più lungo e stancate, quando finalmente tornò a casa venerdì, quasi urlò per scaricare la frustrazione che aveva accumulato in corpo.

Normani e Lauren prepararono un piccolo zaino con tutto il necessario per passare la notte in hotel, portarono dei vestiti di cambio e degli asciugamani di riserva, Normani era paranoica quando si trattava di fare un viaggio; anche se era solo per una notte.

Camila invece passò una settimana leggera al lavoro, aveva concluso ogni causa arretrata,  e non vedeva l'ora di passare del tempo lontano da suo marito. Probabilmente poteva sembrare una cosa cattiva da dire ma dopo la discussione che ebbero giovedì sera, le risultò quasi automatico pensarla così. Connor per l'ennesima volta aveva cominciato a giudicare l'idea del viaggio alla spa, ritenendolo inutile e insignificante, Camila cercò di mantenere la calma e all'inizio non ci fece caso ma, dopo che suo marito la accusò di trascurarlo, sbottò furiosamente. Gli urlò in faccia dicendogli che in realtà era lui quello che stava trascurando lei e il loro matrimonio, quella sera dormì addirittura sul divano perché non voleva guardarlo in faccia e rivolgergli la parola.

Il venerdì preparò,con Dinah in videochiamata, una valigia con tutti i vestiti e fece attenzione a ricordarsi tutto.
Camila aveva l'abitudine di portare sempre più cose di quante in realtà ne servissero, mise addirittura tre cambi e Dinah cercò di farle capire che avrebbero dormito fuori solo una notte e non un mese intero.
La notte non riuscì a prendere sonno, aveva troppe cose che le tormentavano la testa, pensava a godersi il weekend e poi l'immagine di Connor faceva svanire quel senso di pace.
Si girava continuamente nel letto, cominciò addirittura a contare le pecorelle ma si perse quando arrivò al numero trecentosessanta.
Si alzò alle tre di notte per prendere un bicchiere d'acqua, quando tornò nel letto chiuse gli occhi e finalmente si addormentò.
Non durò molto poiché la sveglia che aveva puntato, interruppe il suo sonno alle 6:00.

Camila's p.o.v
Mi alzai di scatto appena sentii il bip della sveglia, mi stropicciai lentamente gli occhi guardandomi attorno. Ci misi un po' per rendermi conto di che giorno fosse e quando lo feci, un sorriso spontaneo mi si dipinse in volto.
"Finalmente" dissi a bassa voce per non farmi sentire da Connor.
Corsi in bagno per prepararmi, ero agitata, ripetevo nella mia testa le cose che avevo messo nella valigia per paura di dimenticarmi qualcosa.
Mi guardai allo specchio e sorrisi ancora, "finalmente, finalmente, finalmente" ripetevo come se fosse una canzoncina. Come reazione poteva sembrare esagerata, ma poi mi resi conto che era la prima volta,dopo un'anno passato a lavorare, che mi prendevo un po' di tempo per me stessa e la cosa ovviamente mi portava a comportarmi come un adolescente alla sua prima cotta.

Mandai un messaggio a Dinah dicendole di non arrivare in ritardo, Lauren si era offerta di guidare con la sua macchina, così ci eravamo accordate di trovarci tutte alle 7:00 sotto casa mia.
Dinah mi rispose con una faccina addormentata e io mi misi a ridere immaginandomela assonnata, mentre si preparava per uscire di casa.