Lauren's p.o.v
"Jauregui, io conto su di lei quando tornerò voglio questi documenti pronti sulla mia scrivania capito?" Sembrava come se stessi ascoltando un disco rotto, continuava a ripetere sempre le stesse cose.
"Ho capito, cercherò di contattare l'azienda per quei contratti" dissi per l'ennesima volta
"No, lei deve farlo non cercare di farlo" Adams stava veramente mettendo a dura prova la mia pazienza e io potevo solo annuire per non rischiare di perdere il lavoro.
"Lo farò" chiusi la discussione uscendo e sbuffando stanca del suo comportamento.Era venerdì, il giorno dopo dell'uscita con Camila, stava per finire la settimana di lavoro e finalmente stava per iniziare il così tanto aspettato weekend.
Quella mattina Adams mi chiamò nel suo ufficio, disse di aver un importante incontro fuori città, a quanto pare un processo da svolgere in una settimana a Washington e aveva bisogno di qualcuno che risolvesse le sue cose qui, così incaricò me.All'inizio ero su di giri, minimo 4 giorni senza vedere la sua faccia, per me era un vero sogno ma poi continuò a chiamarmi nel suo ufficio a quasi tutte le ore, ripeteva sempre le stesse cose e mi mostrava fogli su fogli in fronte ai quali annuivo distrattamente.
Quando la giornata di lavoro arrivò al termine tirai un sospiro di sollievo, volevo solo tornarmene a casa e poltrire sul divano per tutta la sera, insieme a Normani, anche lei stava per partire, era quasi arrivato il momento del suo grande viaggio verso nuove prospettive di lavoro ed ad ogni giorno che passava era sempre più estasiata.
"Dinah, alle 18:00 è troppo presto io devo avere il tempo di prepararmi!" sentii una voce fin troppo famigliare dietro alle mie spalle, non mi girai, al contrario continuai a camminare fino a dentro l'ascensore.
"19:00 ultima possibilità, scusi tenga la porta aper-" Non la sentii finire la frase, mi girai prima e la guardai con le sopracciglia alzate, probabilmente non mi aveva notato o alzato lo sguardo per via delle troppe cose che teneva in mano: aveva la valigetta e la borsa nella mano destra, dei fogli e il telefono nell'altra, sembrava...incasinata, ma manteneva sempre la sua eleganza.
"Signorina prego" Dissi ridendo e facendole cenno di entrare nel cubicolo.
"Dinah ti chiamo dopo" Chiuse la chiamata ed entrò,rossa in viso mise il telefono in borsa.
"Hai finito?" Disse girandosi e guardandomi
"Si sto tornando a c-"
"No, hai finito di prenderti gioco di me?" Non mi lasciò terminare la frase, scoppiai un'altra volta a ridere e la guardai da capo a piedi: indossava una camicia color panna e una gonna nera.
"Non mi prenderei mai gioco di una donzella come lei" Mi misi una mano sul cuore, fingendomi offesa dalle sue accuse, questa cosa fece ridere anche lei e finalmente sentii quel suono che tanto mi piaceva.
"Com'è andata oggi?" Mi chiese, cercando di non far cadere le cose che aveva in mano così la aiutai, tenendole la borsa.
"Stancante e... abbastanza ripetitivo, a te?" Dissi sfregandomi gli occhi dalla stanchezza
"Bene, ho riguardato fascicoli tutto il giorno" Il classico suono dell'ascensore interruppe la nostra conversazione, la vidi avvicinarsi al mio orecchio dove sussurrò:
"Ti scrivo dopo" Non sapevo a cosa si riferisse ma annuii comunque vedendola uscire.Raggiunsi il più velocemente possibile la macchina, uscii dal parcheggio riservato e guidai stanca verso casa, finalmente potevo dire che era arrivato il weekend.
"Buonasera cara coinquilina" Dissi entrando e salutando la mia migliore amica che era seduta sulla sedia in cucina, alzò lo sguardo e fece una smorfia:
"Bentornata a casa cara rompiscatole" Le mostrai il dito medio e chiusi la porta, stuzzicarci era il nostro modo per mostrarci affetto e lo facevamo ogni volta che ne avevamo l'occasione.
Ordinammo una pizza da asporto, nessuna delle due aveva voglia di cucinare, la mangiammo sedute sul divano mentre guardavamo la tv.Normani si alzò per buttare i cartoni della pizza ormai vuoti e un suono catturò la mia attenzione, una notifica per l'esattezza, presi il telefono e lessi solo l'anteprima:
"Non c'è per questa settimana e vorrei tanto-" il messaggio si interrompeva li, avrei dovuto aprirlo per leggerlo tutto, ovviamente proveniva dalla latina ma non volevo leggerlo subito, non ora che io e Normani eravamo sul punto di continuare un film così decisi di leggerlo più tardi, in camera mia.
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Betrayal (camren ita)
FanfictionCamila Cabello, moglie trofeo di Connor Adams, l'avvocato più famoso di new york, incontra Lauren Jauregui, aspirante assistente di suo marito. Tra le due nasce un legame che le porterà a infrangere più di una promessa ma dovranno stare attente...fo...