Capitolo 12

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Lauren's p.o.v
se solo fossi ancora al liceo, quando potevo saltare scuola fingendomi malata, di solito mia mamma se ne accorgeva subito ma faceva finta di niente e chiudeva un occhio ogni tanto.

Invece ora lavoravo, in uno studio legale e non potevo far finta di nulla così mi alzai controvoglia, sembravo uno zombie, camminavo a testa bassa verso il bagno per prepararmi e sbuffavo ad ogni passo come se stessi andando al patibolo. Normani era già uscita di casa da un po' di tempo, quando mi urlò di alzarmi non ci feci  proprio caso, mi misi addirittura il cuscino sulla testa per non sentirla.
Non mi fermai nemmeno per far colazione, mi vestii in fretta, mettendo un completo nero che di solito usavo per lavorare, presi la valigetta e corsi verso il garage.

Stava iniziando l'estate, le giornate erano sempre più calde e più lunghe, le persone sempre più stanche e con più voglia di andarsene in vacanza, mi veniva mal di testa solo a pensare al fatto che mancasse ancora un po' di tempo prima delle ferie.
Arrivata in ascensore chiusi gli occhi, le luci così intense mi stavano accecando, un'altra cosa che mi portava a pensare mi stessi veramente trasformando in uno zombie o in una specie di vampiro.

Salutai la donna alla reception e me ne andai velocemente verso il mio ufficio, aspettavo sicuramente una visita del cornut- di Adams, doveva parlarmi di una riunione in programma  per quella settimana, avevo molto lavoro da fare, tutti quei casi che mi inviava via mail andavano controllati accuratamente e ovviamente il lavoro più pesante andava a me,
si, mi ero decisamente svegliata con il piede sbagliato.
Due tocchi alla porta interruppero i miei pensieri, invitai la persona ad entrare e mi sistemai sulla sedia:
"Jauregui, buongiorno che bella giornata oggi!"  ci mancava solo il cervo di buon umore, pensai ridendo tra me e me, a mio parere sembrava troppo felice e tutto il suo entusiasmo mi stava facendo venire un mal di testa ancora più forte.
"Adams, buongiorno" dissi sorridendo falsamente davanti alla sua euforia, perché deve sprizzare gioia da tutti i pori propio oggi?
"Ascolti, oggi ho da fare, un mucchio di scartoffie e mail da controllare, ho bisogno di un favore" disse chiudendo la porta che finora era rimasta aperta.
"Mi dica" mi sforzai veramente per risultare il più tranquilla possibile, ma stavo fallendo miseramente, non sopportavo la sua gioia o meglio, non sopportavo lui.
"Mia moglie, siete andate in quella spa questo weekend giusto?" disse avvicinandosi alla scrivania, deglutii visibilmente, mille paranoie si formarono nella mia testa, e se avesse scoperto tutto? ma come? mi chiesi nervosa.
"Ha dimenticato un paio di orecchini è molto sbadata sa? beh mi chiedevo se potesse accompagnarla a riprenderli" continuò appoggiandosi, feci un sospiro di sollievo ma mi irrigidii subito dopo aver sentito il seguito.
"Io? perché dovrei, ho dei casi da ricontrollare non credo sia il caso di-"
"Ha firmato un contratto come assistente, non sarà un maggiordomo ma potrebbe concedermi questo favore, non ho nessun altro da mandare, Camila ha il terrore di guidare in autostrada e in più voi siete amiche no?" oh caro, più di quanto immagini, dovetti trattenere un sorriso e mi controllai, ci pensai un po' su e un'altra domanda mi si formò in mente:
"Sua moglie non deve lavorare? è sicuro che vuole che la riaccompagni con tutto il lavoro che ha?" Chiesi all'uomo di fronte a me, probabilmente l'hotel aveva conservato gli orecchini della latina, ma potevano tranquillamente andarci un altro giorno.

"Ha ricevuto la chiamata stamattina e ha insistito per prenderli oggi stesso, mi creda ci ho provato a farle cambiare idea ma non ne voleva sapere, sono degli orecchini che hanno un valore affettivo per lei, li vuole riavere oggi stesso" mi spiegò giocando con l'orologio che aveva al polso, avevano un valore affettivo per lei, al diavolo:
"Va bene, dica a Camila di farsi trovare nel parcheggio tra quindici minuti e la accompagnerò" Sbuffai mentalmente e lo vidi sorridere, perché è così dannatamente felice?
"Grazie, vado a dirglielo" Chiuse la porta dietro di se e io tirai indietro la testa, chiudendo gli occhi e sospirando, oggi non è la tua giornata Lauren.

Betrayal (camren ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora