Capitolo 28

1.5K 43 36
                                    

Anche le cose più belle arrivano ad una fine, era arrivato il momento per le due donne di tornare a New York, dove avrebbero incontrato di nuovo tutto quello che si erano lasciate alle spalle.
Le loro ferie non erano finite ma, la vacanza insieme si, portando malinconia e tristezza ad entrambe.

Lauren's p.o.v
Sabato, il giorno della partenza, tutte le cose belle sono destinate ad arrivare ad una fine. e per quanto noi vorremmo che restasse, rincorrendola, cercando invano di ricreare le situazioni che hanno portato al realizzarsi di quella cosa, non c'è niente da fare, il destino vuole portarti via anche da quei momenti di felicità.
La sera di venerdì aveva significato per me e Camila un punto di svolta, una parte di noi si era aperta, rivelando cose che non immaginavamo mai di dire ad alta voce, eppure ora, entrambe eravamo consapevoli che quello che ci legava era qualcosa di più di una semplice attrazione fisica.
Ci spaventava o almeno, ero sicura che spaventasse Camila, la posta in gioco per lei era altissima, si stava parlando anche della sua vita lavorativa, non era di certo una cosa semplicissima che si poteva risolvere da un giorno all'altro.
Ero scossa per il ritorno, non solo perché ero sicura che Cuba mi sarebbe mancata, ma anche perché i miei incontri con Camila sarebbero diminuiti drasticamente, ero sicura di riuscire a svegliarmi la mattina senza averla di fianco a me? far colazione insieme a lei, uscire insieme tutto il giorno, avevo bisogno di quelle cose e sapevo che a New York me le avrebbero portate via inevitabilmente.
Quando ci svegliammo quella mattina, ci guardammo negli occhi per dei minuti interminabili, in silenzio perché i nostri pensieri erano più rumorosi di qualunque parola pronunciata ad alta voce.
Il volo era di pomeriggio, verso le 16:00, ma ci preparammo molto prima, per rischiare di non dimenticare nulla.
La mattina facemmo colazione a casa, godendoci un'ultima volta di quella tranquillità surreale, era come se nessuna delle due avesse il coraggio di rompere quel silenzio, un po' per quello che era successo la sera prima e un po' per la consapevolezza che erano gli ultimi momenti di pura intimità.
Poi, proprio quando pensavo che Camila non volesse rivolgermi la parola per tutta la giornata, la vidi venire verso di me, come un bambino a cui mancano le attenzioni della mamma, mi fece cenno con la mano di spostare un po' la sedia e si sedette a cavalcioni sulle mie gambe, abbracciandomi e chiudendo gli occhi.
"Mi mancheranno questi panini alla marmellata che prepari la mattina" Mi sussurrò, facendomi sorridere di tenerezza.
"A me mancherà la mela che mi sbucci ogni mattina" Rise nell'incavo del mio collo, facendomi venire i brividi.
"Ci credo, tu non la sai sbucciare" Continuò a ridere, questa volta guardandomi negli occhi.
"Ei! non è vero, ma ammetto che tu la sbucci meglio" Scrollai le spalle e lei non si mosse, rimase a fissarmi così la imitai.
"Lo sai che le cose che ci siamo dette non avranno meno importanza a New York...vero?" Mi chiese, un po' titubante e con uno sguardo preoccupato.
"Lo so benissimo, cercheremo di disfare tutto insieme" Le risposi appoggiando la fronte sul suo petto, ascoltando i battiti del suo cuore.
"Vorrei poter fermare il tempo e rimanere così per sempre" Continuò Camila, ricevendo un mio sguardo comprensivo, baciai il suo petto esposto, lasciando una scia di baci fino alle sue clavicole e poi mi avvicinai al suo così bel viso.
"Anche io" Ammisi alla fine, sfiorando le sue labbra con le mie, che lei catturò immediatamente, facendomi chiudere gli occhi e muovere la mia bocca all'unisono con la sua.
Ci baciammo, questa volta non con voglia o desiderio, era un bacio lento e non frenetico come tutti gli altri, c'era della consapevolezza in questo bacio e io non potevo fare altro che sorridere, mentre le nostre labbra si toccavano ancora e ancora.

Ci coccolammo ancora per un po', non volendo far finire quel momento di tenerezza che c'era tra noi, ci preparammo, togliendo tutti gli effetti personali che avevamo riposto in bagno, prima di partire la famiglia Cabello ci aveva invitato per un'ultima volta a pranzare da loro, così ci avrebbero accompagnato loro in aeroporto.
"Dopo torniamo un'ultima volta per ricontrollare tutto" Disse Camila mentre uscivamo di casa, io le annuii e mi misi un'ultima volta sul sedile di quella macchina, in direzione della casa dei Cabello.

Betrayal (camren ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora