Capitolo 26

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Lauren's p.o.v
Un tratto delicato passava per il mio petto, risvegliandomi lentamente dal sonno profondo ,il tocco leggero non cessava, anzi, aumentava la pressione e lentamente disegnava forme irregolari.
"Dormigliona..." Sentii una voce lontana, ovattata ma riconobbi comunque a chi appartenesse, non aprii gli occhi, rimasi quieta a godermi quel tocco.
"Lauren..." Mi chiamò cantilenando, i suoi movimenti si interruppero, ma dopo pochi secondi vennero rimpiazzati da dei baci sul mio collo scoperto, che mi fecero mugolare in approvazione.
"So che sei sveglia" Sorrisi e mi guadagnai un morso appena percettibile, poi mi prese alla sprovvista quando si mise su di me, facendomi aprire gli occhi.
"Guarda un po' chi si è immediatamente svegliata" Rise scuotendo la testa in segno di disapprovazione, io mi limitai a stare ferma a guardarla, eravamo ancora nude sotto il sottile lenzuolo bianco e il contatto con la sua pelle era decisamente confortevole.
"Buongiorno" Sussurrai sbadigliando dopo averla ammirata per più di cinque minuti.
"Buongiorno" Disse sorridendo e appoggiando la testa sul mio petto.
"Dobbiamo alzarci, oggi volevo godermi il mare" Mi disse Camila, mentre le accarezzavo lentamente la schiena con i polpastrelli delle dita, ma quel contatto durò poco, dato che Camila mi rimproverò con lo sguardo, quasi per ordinarmi di non stuzzicarla e tentarla.
"Prepariamoci allora" Ci alzammo finalmente entrambe, Camila entrò in doccia mentre io scesi in cucina, con una maglietta del pigiama, a preparare la colazione.

Ovviamente avrei dovuto aspettarmelo, avevo servito la colazione sul tavolo ma di Camila nemmeno l'ombra così decisi di salire per avvisarla, salii le scale lentamente mentre sentivo in sottofondo della musica, probabilmente si era persa a cantare in doccia.
"Camz, la colazione è pron-" Le parole mi sparirono dalla bocca proprio quando, dopo aver aperto la porta, mi ritrovai davanti la cubana che indossava solo un paio di mutande.
"Arrivo" Sorrise, ammiccandomi con lo sguardo e facendo la finta tonta, come se non fosse nuda nella parte superiore, teneva in mano il suo telefono e la mia mente viaggiò, e se ci facessimo una foto? Pensai sorridendole vagamente.
"Che fai?" Rise innocentemente, mentre mi avvicinavo a lei da dietro, cingendole i fianchi e mettendo la faccia nell'incavo del suo collo.
"Fai una foto" Sussurrai lasciandole un bacio e guardando i nostri riflessi nello specchio.
"Una foto?" Mi chiese dubbiosa, aprendo però la fotocamera, le annuii e poi la vidi scuotere la testa mentre con un braccio le coprii il seno.
"Scatta" Le bisbigliai all'orecchio, lasciandole un bacio che feci durare per il tempo della foto.
"Visto che belle?" Dissi indicandole lo schermo con la nostra prima e unica foto insieme, non mi piaceva fare foto o postare su instagram ogni minima cosa, e decisamente evitavo di fare foto con Camila, data la nostra posizione.
"Bellissime come sempre , ora vai che ti raggiungo" Rispose annuendo e spingendomi via, chiuse la porta con un riecheggiare della sua risata e io scesi, aspettando che si finisse di preparare.

"Finalmente" Esclamai vedendola entrare in cucina, già pronta per uscire mentre io ero ancora in pigiama.
"Quante cose buone hai preparato" Disse ammirando la tavola imbandita di frutta, succhi e panini al burro.

Passammo la colazione parlando di cosa fare nel pomeriggio, Camila sembrava ostinata a voler stare in spiaggia fino a tardi e a me non sembrava una cattiva idea, potevamo goderci il sole e fare il bagno, la casa era vicino al mare quindi avevamo il tempo di tornare e prepararci per uscire la sera.

"Preparo qualcosa da mangiare e portare in spiaggia?" Mi domandò Camila, alzandosi dal tavolo e dirigendosi verso il frigo per cercare degli ingredienti da usare.

"Fai pure, io vado a prepararmi" Le diedi un'ultima occhiata e salii le scale, bisognosa di una doccia fresca, sembrava tutto surreale, vivere con lei, come se fossimo una normale coppia di fidanzate che convivevano, non era così e dovevo ripetermelo ogni giorno per non rischiare di dimenticarlo, era sposata, probabilmente mi ero creata già il mio posto all'inferno e ne ero consapevole.

Betrayal (camren ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora