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***ATTENZIONE***

Questo non è più il primo episodio della serie "Of Seamen and Maidens", la storia che state per leggere non fa più parte della saga. Potete comunque leggerla come autoconclusiva, ma il vero inizio delle avventure di Deirdre, Hazel, James e Ross lo trovate nel nostro libro "Notti buie e baci rubati".

24/07/2023 CC


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Deirdre Walsh stava mollemente seduta sul divanetto imbottito a leggere un pamphlet lasciato gentilmente da uno degli ultimi clienti, con addosso una semplice camicia da notte e una vestaglia leggera, tanto fino a sera non erano previste altre visite.

Aveva udito il rumore della maniglia che scattava, ma non ci aveva fatto troppo caso, presa com'era a leggere il Diario di una nobildonna perbene. Alzando finalmente lo sguardo, registrò la presenza di quell'elegante gentiluomo, gelato nell'attimo di chiudere la porta, imprecò mentalmente. Ci avrebbe scommesso la sua ultima paga che erano state quelle oche di Charlotte e Jane a mandarlo da lei, solo per farle un dispetto: meno di un'ora prima avevano prese tutte insieme il tè nel cucinotto di Mahogany Hall e lei aveva accennato che sarebbe stato un piacere dedicarsi alla lettura, in quella serata fredda, con fuori dalla finestra Londra avvolta da una fitta foschia che faceva passare la voglia anche al cliente più infoiato di mettere il naso fuori di casa. Il suo spiccato senso pratico la spinse a fare lo stesso buon viso a cattivo gioco, così abbandonò il giornaletto accanto a sé, a malincuore, e con un gesto fluido si alzò, provando con discrezione ad aggiustarsi la vestaglia.

Studiò meglio il nuovo arrivato, ritto impalato davanti a lei in un raffinato due pezzi in velluto dalle tinte vinaccia, il cappello a falde larghe con una lunga piuma bianca e vaporosa: un completo che profumava di soldi.

Deirdre alzò il mento e i loro sguardi si incrociarono, e nel viso affilato dai tratti sottili vide guizzare qualcosa di curioso nel fondo degli occhi chiari cerchiati da profonde occhiaie stanche. Stranamente, l'ultima cosa che notò fu esattamente quella più appariscente, nonché pericolosa: un uncino di acciaio scintillante al posto della mano destra.

«Benvenuto, signore» lo salutò senza schiodare i suoi occhi grigi da quelli ora lievemente socchiusi del cliente. Era la prima volta che lo vedeva bazzicare da quelle parti, ma non tutti i visitatori del bordello amavano le presentazioni, c'era chi preferiva rimanere nell'anonimato.

«Capitano James Lockhart, per servirvi, madam.» Aveva tentennato giusto un attimo prima di risponderle con un profondo inchino, togliendosi il cappello con un gesto elegante che le mostrò meglio i lunghi boccoli ebano.

A Deirdre quel nome non suonava affatto nuovo. Le sovvenne una conversazione avuta qualche tempo prima con una delle sue colleghe. Tuppence aveva avuto per un certo periodo, tra i suoi clienti abituali, un commerciante alle prime armi, che era caduto in miseria dopo aver cercato di imbrogliare scambiando delle pietre contraffatte in una compravendita con un tale Capitano James Lockhart. Quest'ultimo aveva acquisito una discreta fama per le sue abilità navali sia in madrepatria che all'estero; ufficialmente era un commerciante che aveva fatto carriera soprattutto nelle Americhe, dove aveva vissuto a lungo dedicandosi soprattutto al commercio ma a volte lasciandosi coinvolgere da scambi di contrabbando, sempre riuscendo a non rimanere invischiato in affari spiacevoli con le giubbe rosse. Tuppence aveva riferito a Deirdre che il suo cliente non nutriva alcun rancore nei confronti del suddetto Lockhart, in quanto lo considerava uno dei commercianti più furbi e dotati di maggiori risorse in circolazione. A quanto pareva, il capitano doveva essere ritornato in patria, chissà se per rimanerci in pianta stabile oppure se solo per intrecciare qualche amicizia vantaggiosa per i suoi smerci.

CORTIGIANE E PASSIONIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora