37.

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Ross e Hazel uscirono presto quel mattino, mano nella mano, l'aria fredda di inizio novembre che faceva loro accapponare la pelle, ma nessuno dei due pareva farci davvero caso. Tornarono solo in tarda mattinata, lei con una coroncina di fiori tra i capelli e un mazzolino leggermente sgualcito nella mano destra, mentre con la sinistra stringeva con presa ferma quella dello scozzese.

Fu Lottie ad accoglierli, di ritorno da un incontro nel vicolo accanto al bordello, con un cliente a cui piaceva farlo solo per strada. Charlotte rigirò tra le mani le monete ricevute come compenso e rivolse un'occhiata sprezzante alla scenetta che le si prospettava davanti.

«Eccovi qui, piccioncini. Direi che è anche ora che vi togliate quell'espressione ebete dalla faccia. Adesso o mi date i soldi che mi spettano, oppure spiffero a Becca della vostra sordida relazione.»

Ross alzò gli occhi al cielo, mentre Hazel andò a fronteggiarla, smaniosa di dirle il fatto suo.

L'arrivo della carrozza aveva attirato l'attenzione di Fanny, Lin e Kitty, che stavano prendendo un tè ed erano uscite in strada mentre le altre erano al lavoro nelle proprie camere e Becca revisionava i conti.

«Allora, i miei soldi? Abbiamo già un bel drappello di testimoni. Se volete posso anche cominciare a parlare» proseguì Lottie torva, puntando un dito in direzione di Ross e Hazel.

«Capitano giusto a fagiolo, così ci eviteranno di dover dare la notizia una ad una: ci siamo appena sposati!» ribatté lo scozzese in un tono di tronfia soddisfazione, e attirò a sé Hazel per stringerla contro il proprio corpo, ma lei si divincolò un po' seccata dalla presa con un: «Giù quelle zampacce, MacLeod.»

«E brava Hazel, l'ultima arrivata si è rivelata la più scaltra. Scema io che mi sono fatta mettere incinta!» scherzò Kitty, ammiccando nella loro direzione.

Allontanandosi dal marito, Hazel raggiunse senza esitazione Lottie e le diede un ceffone in pieno viso con un gesto che parve particolarmente naturale e carico di soddisfazione, lasciandole il segno rosso delle cinque dita.

«Evviva gli sposi!» si complimentò Lin e Fanny batté le mani, approvando, mentre Kitty scoppiava a ridere.

Hazel distolse lo sguardo da Lottie che si toccava la guancia incandescente e rivolse la sua attenzione a Ross, che la guardava con occhi ardenti.

Attirata da tutto quel baccano, la maîtresse uscì dal Mahogany. «Si può sapere cosa diavolo sta succedendo qui?»

«Becca, questi due hanno intrapreso una relazione» si affrettò a spiegare Lottie, indicando Ross e Hazel.

«Oh, ma piantala» intervenne Lin con una smorfia annoiata, e Fanny e Kitty le fecero eco, ma Rebecca zittì tutti e si rivolse alla coppia.

«Sapete che non sono permesse relazioni all'interno del Mahogany, no?»

Fu Ross a rispondere: «La nostra non è una semplice relazione. Hazel è mia moglie. Ci siamo sposati, aye» disse tranquillo.

Becca spalancò gli occhi azzurri. «Be', non posso far altro che congratularmi con voi. Vorrà dire che perderò il mio buttafuori e una delle mie migliori ragazze nello stesso momento.»

«Noi vorremmo restare» riprese MacLeod, scambiando uno sguardo d'intesa con Hazel, che intervenne: «Sì, se tu lo permetterai, vorremmo restare a lavorare a Mahogany Hall, abbiamo dovuto farlo per una serie di questioni personali... Oh, no, non sono certo incinta» si affrettò ad aggiungere Hazel a uno sguardo preoccupato di Becca.

La maîtresse si scostò una ciocca di capelli rossi dal viso e soppesò l'idea. «Non credete che sarebbe difficile, da sposati?» Si rivolse a Ross: «Hazel dovrebbe continuare a ricevere i suoi clienti.»

CORTIGIANE E PASSIONIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora