Uscendo dal Mahogany, Ethan si fece ulteriormente più rubizzo scontrandosi contro Reverendo Michael, che però gli rivolse un sorriso vagamente divertito mentre quello lo salutava con una serie di balbettii sconnessi prima di fiondarsi per la strada verso il suo atelier.
Ross e il pastore si guardarono per un paio di secondi, il primo vagamente dubbioso e il secondo senza incrinare il sorriso, passandosi le mani sulle braccia.
«Buona sera, reverendo» lo salutò lo scozzese alzando un sopracciglio rossiccio con un piccolo cenno.
«Buona sera! Voi dovete essere il marito di Hazel» esordì quello in tono squillante, e MacLeod di immediato si accigliò.
«Aye. E voi come siete venuto a saperlo, reverendo?»
«Suppongo non ci siano molto ragazzoni qui nei dintorni che rispondano alla vostra descrizione.» L'occhiata d'intesa che gli lanciò non rassicurò Ross più di tanto, non sapeva dire di preciso se lo indisponeva o glielo faceva più simpatico.
«Ross! Non far attendere sulla porta i...» Becca stava arrivando a passo sostenuto, e scorgendo la veste scura del nuovo allampanato arrivato, rimase un attimo congelata.
«Reverendo Michael, Ms.» Ross lo indicò con il mento e fece slittare gli occhi verdi da uno all'altra, in attesa di un ordine, e l'altro chiamato in causa sventolò una larga mano con un caloroso sorriso.
Becca non capiva cosa diamine ci facesse un uomo di chiesa lì, anche se non ne fu troppo sorpresa, ne aveva viste di ogni in quegli anni lì in Greek Street. «Siete venuto per un servizio?» inquisì senza troppi giri di parole, incrociando le sottili braccia sotto il piccolo seno, evidenziato da un lungo vestito blu con la vita alta che la slanciava ulteriormente.
Lui scoppiò in una sonora risata, e Becca e Ross si lanciarono a vicenda uno sguardo allibito. «Santo cielo! È questa l'impressione che darei a prima vista?» Sventolò sotto i loro nasi una boccettina di vetro. «Sono passato per la benedizione delle case.»
Lei si accigliò e la sua longilinea figura si irrigidì, poi assottigliò i grandi occhi fiordaliso, mentre Reverendo Michael pareva ignorare tranquillamente quell'ostilità evidente e saltellando sul suo posto chiese nascondendo a malapena un tremito nella voce: «Se mi fate entrare, faccio in fretta! Mi mancano ancora un po' di case e inizia a fare freschino qui fuori.»
Ross lasciò passare il visitatore senza aspettare il cenno di Becca, un lieve sorriso che gli si allungava finalmente mentre commentava tranquillo a bassa voce: «Dovrebbe nevicare, lo si sente nell'aria», e l'altro accorato rispose contento: «Non è così? Me lo stavo dicendo guardando il cielo! A Llanelli sappiamo dire se nevicherà già da come tira l'aria il giorno prima.»
Lo scozzese rispose con una smorfia alla maîtresse che lo fissava seccata, e con un'alzata di spalle le mormorò a mo' di scusa: «È la Vigilia, Ms, e fuori fa freddo.»
«Io non vi ho invitato a entrare, Reverendo, né tanto meno a fare alcuna benedizione.» Lei gli si piazzò accanto, lo sguardo dardeggiante. «Questa è una casa senza Dio. Se c'è mai stato, se n'è andato già da un pezzo.»
Senza allontanarsi dal piacevole tepore del camino in cui ardeva un grande e scoppiettante fuoco, Reverendo Michael si voltò a guardarla con un'espressione dolce e caritatevole, ma anche tanto triste che fece venire voglia a Becca di farla sparire a suon di schiaffi. Con che coraggio le sorrideva così, lui non aveva visto le sue dipendenti e amiche morire di stenti, di parto o per mano di uomini violenti. Come osava?
«Oh, Reverendo Michael!» Fanny uscì dalla sua stanza che si stava ancora accomodando un seno morbido dentro al corpetto, e nello scorgerlo si sporse tutta contenta dalla balaustra del primo piano. «Siete passato per la benedizione, non pensavo diceste sul serio!»
«Sono sempre serio su queste cose» ribatté. «Coraggio Fanny, se chiami le altre tue amiche possiamo fare una cosa tutti assieme.»
Becca stava per rivolgergli una battuta volgare sul cosa avrebbero potuto fare "tutti assieme", ma la ragazza contenta trottò di stanza in stanza dalle altre, e nel giro di pochi minuti la maîtresse si trovò un po' seccata in mezzo a tutte le sue dipendenti con tanto di Ross lì davanti al caminetto, attorno a quel dannatissimo reverendo che guardava tutti con pacata felicità.
Chinò il capo e lo imitarono, pure il grande e grosso MacLeod lo seguiva, ma lei no, ah no di certo!
Con voce bassa e vibrante Reverendo Michael invocò la benedizione di Nostro Signore Gesù Cristo su quella casa e su tutti i loro abitanti, pregando che potesse entrare nei loro cuori semplici come il più bel regalo per inondarli col suo amore. Quell'assurda preghiera cadde nel silenzio più assoluto, addirittura i clienti rimanevano sulla soglia in muto rispetto, e Becca non se ne capacitava. Ecco lì quella miscredente di Tuppence con sguardo trepidante farsi il segno della croce, e addirittura Lin! Ma cosa diamine stava succedendo?
«Buon Natale a voi» li salutò infine Reverendo Michael dopo aver benedetto con poche gocce di acqua santa il grande salone, e tutti gli risposero in coro, con sguardo felice.
«Reverendo, ma voi siete gallese?»
«Corretto! Hai un buon orecchio, mia cara.»
«Eh, ma io vi conosco, possibile esserci visti da qualche parte? Io vengo da Crofty!»
«Penny, non stare addosso alle persone... Perdonatela Reverendo.»
«Sempre e comunque! Ma vediamo, potrebbe darsi, io avevo qualche cugino a Crofty, ma non potrei metterci la mano sul fuoco.»
«Vorrei avere anche io un Reverendo Michael come cugino.»
«Tutte a te le fortune!»
Reverendo Michael se la rideva in mezzo a quella caciara emozionata senza farsi troppi problemi, e a un tratto si voltò verso Becca, rimasta silenziosa a labbra serrate, e le mormorò con il medesimo sorriso buono e fiducioso di prima: «Come fate a dirmi che questa è una casa senza Dio dopo che ho visto il Signore in ognuno dei suoi abitanti?»
Lei nascose un sussulto.
Era arrivato il momento di salutare quel bizzarro individuo.
Mandò le ragazze ai loro posti, e Reverendo Michael le salutò contento, inoltre passando accanto a Ross gli mise una mano su un braccio muscoloso e gli mormorò qualcosa all'orecchio che parve turbare lo scozzese, ma di risposta invece di stenderlo con un cartone gli fece un piccolo inchino riconoscente e gli augurò nuovamente buon Natale con voce leggermente commossa.
Una volta sull'uscio, guardò contento verso i primi fiocchi di neve che scendevano incerti sull'acciottolato. «L'avevo o non l'avevo detto?»
Non poté non sorridergli. «Buon Natale a voi, Reverendo Michael.»
Lui annuì soddisfatto. «Buon Natale a voi, Ms.»
«Chiamatemi pure Becca.»
«Allora buon Natale a voi, Ms Becca.»
E si allontanò allegro alla casa successiva canticchiando un motivetto a bocca chiusa.
*N. d. A.*
Ciao a tutti!
È finalmente arrivata la Vigilia di Natale e Reverendo Michael passa davvero ovunque per la benedizione delle case, come state trovando Reverendo M come personaggio?
Grazie a chi continua a leggere la storia!
Alla prossima,
Cassandra Costa
STAI LEGGENDO
CORTIGIANE E PASSIONI
Romance[COMPLETA] STORIA VINCITRICE AI WATTYS 2021 [STORIA AUTOCONCLUSIVA] ***ATTENZIONE*** Questo non è più il primo episodio della serie "Of Seamen and Maidens", la storia che state per leggere non fa più parte della saga. Potete comunque leggerla come a...