CORTIGIANE E PASSIONI

20.

Dopo il loro successo alla festa di San Valentino, dove più di una manciata di clienti aveva chiesto a Becca o a Ross quali fossero le tariffe per le nuove arrivate, la maîtresse aveva deciso di proporre a Fanny e Hazel un impiego al Mahogany. Se fossero state disposte ad accettare, avrebbero avuto entrambe una propria camera e una percentuale sulle loro prestazioni, come le altre ragazze. La stanza di Jane era rimasta vuota da che le aveva lasciate e quella di Blanca si era liberata da quando lei era andata a vivere con John Wellington come sua amante ufficiale.

Sia Fanny che Hazel venivano da famiglie umili delle campagne del Cotswolds, non erano delle sprovvedute, né restie a faticare, né tanto meno vergini, quindi accettarono di buon grado. Quel mestiere avrebbe sicuramente reso loro di più rispetto a qualche ora qua e là a servire ai tavoli di taverne, bordelli o mediocri sale da ballo. In più avrebbero avuto un posto dove alloggiare più sicuro delle bettole che avevano frequentato finora in giro per Londra.

Nonostante la loro estrazione sociale, erano spigliate e cordiali nei modi e Becca si disse tra sé che stava facendo davvero degli ottimi acquisti.

Fanny era più alta di Hazel, con dei capelli biondo scuro, grandi occhi verdi e un volto estremamente espressivo. La sua carnagione chiara, le forme generose e il suo seno abbondante sarebbero stati il sogno di molti clienti. Durante la cena di San Valentino, Becca aveva visto più d'uno pizzicarle il sedere con aria lasciva e lei si era voltata ammiccando.

Hazel era più piccolina, ma, come la sua nuova collega, aveva un seno prorompente e forme piene e sinuose, lunghi boccoli castani; ad aver colpito la maîtresse era stato lo scintillio vivace nei grandi occhi scuri e un sorrisetto tanto provocatore quanto ammaliante. Becca aveva osservato che non si era lasciata intimidire dagli uomini ubriachi che avevano tentato di infilarle una mano nel corpetto, rispondendo per le rime pur senza mancar loro di rispetto, e questo le era particolarmente piaciuto.

«Benvenute, ragazze!» esclamò Deirdre la mattina in cui Hazel e Fanny tornarono al Mahogany con delle sacche contenenti i loro pochi averi. Becca aveva dato loro gli abiti già prestati per la festa in maschera come anticipo per poter lavorare con addosso qualcosa di consono. In precedenza aveva già fatto prendere le loro misure e in giornata sarebbe arrivato il sarto di fiducia del Mahogany, un certo Mr Taylor, a portare un altro abito per ciascuna. Ci avrebbe pensato poi Becca a trattenergli dalla paga il denaro necessario per ripagarla di quella spesa.

«Ecco qui due nuovi bocconcini pronti da essere divorati» commentò Penny con un gran sorriso, dando una palpata amichevole al seno burroso di Fanny, mentre a Hazel riservò un pizzicotto sul sedere tondo e sodo.

«Chissà chi saranno i vostri primi clienti» mormorò Lin con un ghigno.

«Suvvia, cercheremo di non lasciarvi in cattive mani» intervenne Deirdre con tono conciliante, notando che sia gli occhi di Hazel che quelli di Fanny si erano spalancati. Non che avessero paura di fare quel lavoro, ma come primo cliente nessuna si meritava qualcuno di violento o strambo. Al Mahogany tra le ragazze c'era sempre stato un forte legame e, nonostante le piccole scaramucce o antipatie, ogni nuova arrivata era stata trattata con un occhio di riguardo, in modo che il primo servizio non risultasse doloroso o sgradevole.

«Be', prima di arrivare a soddisfare un cliente, dovrete passare il nostro rito d'iniziazione» affermò Lottie con una luce maliziosa negli occhi chiari.

«Rito di iniziazione?» domandò Fanny, arricciando le belle labbra. Al suo fianco Hazel corrugò la fronte, fissando con espressione interrogativa le altre.

«Sì! Il rito! Bisogna farlo assolutamente al più presto» convenne Lin, con aria risaputa, come se si trattasse di una questione di vita o di morte.