Ormai sono passati altri due anni. Oggi è il giorno del ritiro dei diplomi.
Io e Shoto siamo usciti con il massimo dei voti e delle ottime raccomandazioni per entrare in Agenzie d'élite, ma non ci interessa affatto.
In questi anni abbiamo raccolto molte informazioni utili per la LOV e, ritenendo che avremmo ancora avuto bisogno di informazioni hanno pensando di far rimanere uno dei due sotto copertura come insegnante o allenatore.
Hanno deciso di far rimanere Shoto, perché decisamente più utile e meno sospettabile come agente sotto copertura. Così lo teniamo anche il più lontano possibile dal campo di battaglia e dai loschi piani dell'associazione, come gli avevo promesso anni prima. Quindi lui inizierà già a lavorare a scuola da domani come aiuto insegnante.
Io ho deciso che prenderò servizio come Hero nell'agenzia che più spesso si occupa dei casi sulla LOV, in modo da riuscire a tenere d'occhio i loro progressi.
Per quanto andrà avanti questa vita? Finché Eri non sarà grande abbastanza da cavarsela da sola. Scenderò raramente sul campo di battaglia schierato pubblicamente con la LOV finché il mio tesoro più grande non sarà forte abbastanza per andare avanti anche senza di noi, nel caso dovessero catturarci o ucciderci.
Ma concentriamoci su oggi. Nonostante tutto io e Shoto siamo emozionati. Anche se siamo Villain il nostro sogno era diventare Hero. E sapere di esserci riusciti, anche se ora i nostri obbiettivi sono differenti dall'inizio, è comunque una bella soddisfazione.
Siamo tutti in fila per ricevere il diploma e mentre aspetto il mio turno mi guardo attorno.
Oltre a una marea di pro hero ci sono i genitori dei ragazzi e le loro famiglie.
Sinceramente sono un po' geloso. Tutti hanno una familiare di sangue ad aspettarli per congratularsi e festeggiare il traguardo appena tagliato.
Anche Shoto ha la sua famiglia, o per meglio dire i suoi fratelli Natsuo e Fuyumi che lo aspettano a braccia aperte.
Ma io non ho nessuno. Ho detto a tutti di rimanere al bar e di aspettarci lì. Tanto cosa può interessare loro se sono diventato un eroe a tutti gli effetti? Loro li odiano gli Hero.
Ritiro la mia pergamena e aspetto con lo sguardo fisso a terra in un angolo che Shoto finisca di stare con la sua famiglia per poi andarcene da tutto questo casino. Odio tutto quel rumore e quest'atmosfera gioiosa, che non mi comprende, mi sta stretta e mi infastidisce.
A un certo punto qualcuno sul palco accanto a me prende il microfono e inizia a parlare. Riconosco la voce, è Mandalay, ma non mi giro neanche a guardarla. Mi sento così inadeguato in tutta questa allegria. Intanto Todoroki si è avvicinato a me e mi ha sorriso. C'è qualcosa che non mi convince.
"Mhmh. Scusate signori, ma due persone qui vorrebbero congratularsi e ringraziare due persone molto importanti, che hanno fatto molto. Più del dovuto. E si sono distinti come veri eroi." Disse, poi lasciò il microfono a qualcun altro.
"Ciao, io sono Kota e lei è Eri. Abbiamo otto anni e vogliamo ringraziare due persone importanti che si sono diplomate oggi."
Mi si drizzano le antenne. Che ci fanno qui? Per giunta su un palco? Shoto lo sapeva. Glielo leggo negli occhi. Ha organizzato lui il tutto. Mi prende per mano e mi porta davanti al palco, in modo che possa godermi bene la scena.
La mia piccola è bella come la luna e anche Kota si è messo in tiro.
"Io voglio ringraziare Tetsuya e Shoto, che mi hanno salvato e protetto finché mia zia non è stata in grado di prendersi cura di me di nuovo. Li ringrazio per aver mantenuto le promesse che mi hanno fatto. Per essere stati buoni e gentili con me anche se io non lo ero stato con loro, all'inizio. Sono come dei fratelli maggiori per me. Quindi grazie. Da parte mia, della zia e da tutti i componenti delle Wild Wild Pussycats." Mi sorride e passa il microfono a Eri, che gli teneva il bordo della giacca e rimaneva un po' dietro di lui.
"Io voglio ringraziare il mio papà, che nonostante avesse 13 anni ha deciso di salvarmi e di prendersi cura di me. Lo ringrazio di avermi dato una famiglia, di avermi insegnato cos'è l'amore e cosa significa sentirsi a casa. E ringrazio anche lo zio Shoto, che è rimasto con noi e ci ha aiutato tanto."
Ero sciolto dentro. Mai mi sarei aspettato una cosa così.
Shoto mi prese per mano e mi trascinò sul palco mentre Mandalay ci chiamava e lodava le nostre azioni.
Come salii l'ultimo scalino mi inginocchiai e i due diavoletti mi saltarono al collo. Due lacrime di commozione scapparono dai miei occhi.
"Papà, perché piangi?"
"Perché non me lo aspettavo. Siete la cosa più bella che potesse capitarmi in tutta la mia vita. Non sapete quanto vi voglio bene." Li abbracciai ancora un secondo e poi mi alzai per abbracciare Shoto e Mandalay per ringraziarli della sorpresa.
Tornammo al bar io, Todoroki, Eri e Kota. Sho si era già accordato con Mandalay e avremmo riportato il bambino il giorno dopo.
Arrivati trovammo entrambi un'altra sorpresa. Tutto il 'gruppo di comando' era riunito nella saletta del bar. Come entrammo ci spararono stelle filanti da tutte le parti.
Quella sera l'alcool sgorgò a fiumi. Tutti avevano bevuto almeno un bicchiere. Poi, chi non era astemio, aveva continuato a bere fino a essere brilli o ubriachi marci. Ovviamente ai bambini erano state date solo bibite e Kurogiri sorvegliava tutti.
Ma la cosa più sorprendente era che persino Shigaraki e Dabi stavano festeggiando, ed erano i più ubriachi della compagnia, al limite del coma etilico.
Himiko era giusto allegra, Shoto stava facendo karaoke su un tavolo con Jin e Compress al seguito e io, che non reggevo molto bene, dopo due birre stavo facendo uno spogliarello improvvisato sulle note della loro canzone, mentre ridevo come un cretino. I bambini erano stati messi a letto nella camera di Toga da quel santo uomo di Kurogiri.
Fu una serata indimenticabile, anche se la metà di noi si ritrovò con la testa infilata in qualche gabinetto e il resto crollati dal sonno sdraiata da qualche parte in posizioni assurde.
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Qualcosa è andato storto...
FanfictionE se nell'infanzia di Izuku Midoriya qualcosa fosse andato storto? E sei quei 'non c'è la puoi fare' fossero rimasti tali? Storia alternativa dove il nostro Deku sarà felice, ma non un eroe.(come si intende dalla copertina) (disegno non mio) La cron...