Oggi mi sono svegliato abbastanza di mal umore. Non ho voglia di fare niente, ma per mia sfortuna oggi è stato programmato il Festival Sportivo della UA.
Mi trascino in bagno e quando esco preparo la mia cucciola.
Oggi sarebbe rimasta alla base assieme agli altri e mi avrebbero guardato da lì.
Prima di correre verso la scuola (ero in ritardo come al solito) tutti mi augurano buona fortuna e mi consigliano di non fare cazzate, come mio solito, quando sono agitato.
Sto per aprire la porta per uscire, quando Dabi mi blocca per un braccio.
"Ci sarà in giro mio padre. Per favore, tieni d'occhio Shoto." Dice prima di lasciarmi andare.
Sa che sono suo amico, ma non gli ho ancora detto che voglio che passi dalla nostra parte. Non lo accetterebbe e mi imporrebbe di lasciar stare i miei piani, come la prima volta.
Come arrivo davanti al cancello della scuola trovo una marea di persone che girano per i viali d'entrata.
È pieno zeppo di Hero, visto che la sicurezza è stata triplicata dopo il nostro attacco alla USJ, e un sacco di bancarelle che vendono gadget e cibo da strada.
Noi ragazzi dovevamo dirigerci subito all'arena dove ci sarebbero state le nostre tre prove.
Arrivai agli spogliatoi e notai di non essere l'ultimo ad essere arrivato. Mancavano ancora Kaminari e Mineta.
Mi preparai ed entrai in sala d'attesa.
"Hey Shoto."
Era appoggiato a una parete lontano da tutti, come al solito. Mi piaceva quel ragazzo. Mi ricordava molto Dabi sia come carattere che come atteggiamenti.
Non mi salutò neanche. Alzò lo sguardo dal pavimento e mi fissò. Ormai tra noi non c'era più bisogno di quelle futili formalità. Ci capivamo al volo.
"Nervoso?" Dissi avvicinandomi.
"No. Tu?"
"Nha. Sai che non mi interessano poi molto questo genere di cose. Odio espormi così. Poi non ho da dimostrare nulla a nessuno." Feci un'espressione molto buffa, che lo fece ridacchiare.
"Ci sarà anche lui, non è vero? Per questo sei così cupo." Dissi dopo il mio siparietto.
Lui abbassò lo sguardo e annuì.
Gli misi una mano sulla spalla e mi feci guardare negli occhi.
"Ricorda cosa ti ho detto quel giorno. Tu sei migliore di lui. Questa è la tua vita, non la sua. E questo è il tuo quirk, non il suo. Tu sei fatto sia di fuoco che di ghiaccio. Tu sei immensamente potente, ma facendo così ti precludi certe possibilità. L'uomo è una macchina perfetta. Solo usando il ghiaccio ti congeleresti, mentre se usassi solo il fuoco ti bruceresti. Usali entrambi. Dai il meglio di te. Perché se no giuro che alla fine del torneo ti immobilizzo e ti faccio diventare la nuova statua della fontana della piazza." Finii sorridendogli dolcemente.
Shoto rimase a fissarmi per un po', poi sorrise di rimando.
Posso giurare di aver visto i suoi occhi diventare leggermente lucidi.
L'altoparlante annunciò il nostro imminente ingresso nell'arena.
Porsi la mano a Shoto e ce la stringemmo. Ci scambiammo un ultimo sguardo che diceva tutto.
Ci saremmo impegnati fino alla fine.
E con questo spirito entrammo in quell'enorme ovale di tribune.
Furono annunciate tutte le classi e venne spiegata la prima prova: corsa ad ostacoli.
Tutte le prime si sistemarono sulla linea di partenza e dopo poco venne dato il via.
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Qualcosa è andato storto...
FanfictionE se nell'infanzia di Izuku Midoriya qualcosa fosse andato storto? E sei quei 'non c'è la puoi fare' fossero rimasti tali? Storia alternativa dove il nostro Deku sarà felice, ma non un eroe.(come si intende dalla copertina) (disegno non mio) La cron...