cap.17

451 34 11
                                    

Oggi è il giorno di Natale. Mi sono svegliato un po' più tardi rispetto al solito, ma comunque abbastanza presto.

Avevo Eri spalmata sul mio petto che dormiva beata. I suoi capelli sparsi dappertutto.

Dabi era seduto sulla sedia della sala a guardare le notizie del televideo.

Decisi di svegliare subito Eri per aprire i regali assieme.

Appena si stropicciò gli occhietti e vide la scatola accanto al letto si tirò su subito e andò ad aprirla.

Fu felicissima del contenuto.

"Visto? Te l'avevo detto che sarebbe passato Babbo Natale."

Lei annuii e si mise a giocare con le bambole mentre io davo a Dabi la cornice con la foto, poi mi misi ad acconciarle i capelli in due trecce.

Dopo una veloce colazione andammo alla base per dare i regali che avevamo preso la sera prima. Ovviamente il tutto con l'inseparabile peluche a forma di micio della piccola.

Erano le nove e mezza e la sala del bar era stranamente vuota.

Kurogiri era l'unico occupante della stanza.

"Dove sono tutti?" Chiesi.

"Shigaraki è al bagno, mentre Toga dorme ancora. Gli altri penso che arriveranno più tardi." Disse Kurogiri.

"Andiamo a svegliare quella pigrona, allora. Forza Eri!"

Lasciai la borsa su uno sgabello e corremmo verso la camera di Himiko. Spalancai la porta e la piccola si arrampicò sul letto per abbracciarla dopo che io le saltai letteralmente addosso.

"MA SEI SCEMO!" Urlò la mia bionda.

"Buon Natale, Himi." Disse Eri dandole un bacio sulla guancia.

"Ciao, tesoro. Buon Natale anche a te." Sorrise ad Eri.

"Tetsuya! Spostati subito, pezzo di rincoglionito! Mi fai male così!" Mi urlò.

Dopo un po' di lotta ci alzammo e lei si andò a cambiare.

Tornammo al bar tutti insieme e trovammo Tomura seduto al solito sgabello.

"Buon Natale a tutti!" Urlai, seguito da un sussurro di Eri.

"Sì, sì. Come vuoi, moccioso." Sempre simpatico Shigaraki, nhe?

E dopo gli ultimi convenevoli la piccola mi tirò per il bordo della giacca.

"Papà! Papà! I regali." Disse contenta. Il sorriso non l'aveva abbandonata dalla sera prima.

Tutti si bloccarono un attimo, stupiti, come se il tempo si fosse congelato per una frazione di secondo.

"Vai a prenderli, forza." Le dissi, contento che iniziasse a prendere l'abitudine di chiamarmi con quell'appellativi.

Un secondo dopo Toga mi risvegliò dai miei pensieri.

"Hey, Tetsuya, ma ti ha appena chiamato papà?" Chiese ancora incredula.

"Sì, lo so. L'ha fatto la prima volta ieri, dopo i fuochi d'artificio. Non è bellissima quando sorride?" Le chiesi.

"Wow. Allora congratulazioni. Sei diventato a tutti gli effetti suo padre. Cavolo. Certe volte mi chiedo come fai ad essere un villain con quel cuore tenero che ti ritrovi." Disse appendendosi al mio braccio.

Il mio angioletto tornò con la borsa che era sullo sgabello.

Non sapendo leggere me la porse.

"Allora. Questo è per Kurogiri." Le sussurrai.

Qualcosa è andato storto...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora