cap.25

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I giorni di scuola passano inesorabilmente lenti. La settimana scorsa abbiamo avuto la prima prova dei nostri costumi. Il mio è un costume aderente, nero e a collo alto, come tutte le maglie che porto sempre, per mascherare le mie cicatrici. Come accessori ho chiesto una cintura portaoggetti, sempre munita di collirio e gel idratante, e una maschera, una parte in plastica a coprirmi la bocca e gli occhiali come quelli degli sciatori, per proteggermi e per evitare che si noti dove punto lo sguardo in caso dovessi usare Basilisk.

Qualche giorno dopo c'è stata la scelta del nome da eroe. Ho scelto un nome molto banale e scontato, ma non avevo proprio voglia di scegliermi uno stupido nome da eroe. Quindi ho scelto di chiamarmi Paralyzed.

Mi mostro sempre entusiasta per qualsiasi attività e per qualsiasi materia. Nessuno sano di mente mi crederebbe mai un villain.

Katsuki non è stato espulso perché ritenuto troppo giovane al tempo dei fatti e troppo stupido, oserei dire. Essendo minorenne al tempo e anche ora non sarebbe potuto neanche finire in galera, quindi i professori e il preside hanno optato per un percorso di 'riabilitazione' interno alla scuola.

Avrebbe svolto dei lavori e delle attività volte a fargli capire i suoi errori.

Tutti sembravano soddisfatti, ma io ero di un incazzato che non potete capire.

Quell'imbecille era persino riuscito a farsi un amico. Non capisco come Kirishima sia riuscito a diventare suo amico. E dire che è anche simpatico e una brava persona.

Sono riuscito a prendere in simpatia Shoto Todoroki, il fratello di Dabi, anche se lui non vuole avere amici.

Durante gli allenamenti o le conversazioni raccoglievo informazioni utili sugli alunni e sui professori che poi scrivevo su un quaderno.

Da quando ero piccolo il mio unico hobby era quello di studiare e analizzare i quirk, i punti deboli e i punti di forza degli eroi. Quindi partivo già avvantaggiato.

Durante gli allenamenti venivo spesso messo in coppia con una ragazza di nome Ochako Uraraka. Era una ragazza dolce, un po' troppo.

Avevamo due quirk che avevano un concetto di attivazione simile.

Lei toccava gli oggetti e li faceva fluttuare. Io toccavo gli oggetti e li paralizzavo.

Visto che già io controllavo bene il mio ci mettevano in coppia per aiutarla ad affinare una tecnica adatta al suo quirk.

L'unica pecca è che dopo cinque minuti le viene da vomitare.

Oggi il prof ci ha portato su un campo simile a quello dell'esame d'ingresso per vedere se in un paio di mesi avevamo fatto qualche progresso.

Era un tutti contro tutti. L'ultimo che rimaneva in piedi avrebbe avuto un pranzo speciale. Non il solito riso in bianco.

Ci posizionarono tutti in punti diversi ad aspettare il suono della campana.

Ero eccitatissimo. Mi sembrava di star iniziando una caccia al topo. Con tutta la feccia che ho scovato ed eliminato mi sembra abbastanza facile riuscire a bloccare una mandria di studenti agguerriti a dare il meglio di sé. Soprattutto perché avevo un piano che sarebbe fallito difficilmente.

Come la sirena suonò iniziai a sentire rumori provenire da tutto il campo. Corsi nell'edificio più vicino e salii sul tetto.

Passavo da un tetto all'altro senza farmi vedere. Sotto di me gli studenti se le davano di santa ragione e si sconfiggevano man mano che il tempo passava. Ma si stancavano anche tanto.

Come intuivo tutti si erano spostati verso il centro e gli scontri più interessanti si stavano tenendo lì.

Guardai l'orologio che avevo al polso. Erano passati quindici minuti e la metà della classe era andata. Todoroki combatteva contro Iida, Katsuki contro Ochako, Tokoyami contro Momo e Kirishima contro Ojiro.

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