Mi guardai velocemente attorno. Nessun ferito grave. La missione era andata meglio del previsto.
Presi bene in braccio Kota e mi tolsi maschera e cappuccio.
"Bentornato, Hito." Disse Kurogiri.
"Un altro moccioso? Ma la finirai prima o poi?" Mi urlò dietro Dabi che si era parato davanti a me.
"Mi ha visto contro Muscolar e ha sentito cose che non avrebbe dovuto. Poi sua zia l'avete mandata all'ospedale. Non potevo lasciarlo lì."
"Sì, sì. Come ti pare." Sbuffò Dabi prima di girarsi verso Compress.
"Potresti gentilmente liberare il ragazzo?"
E Shoto apparve nell'esatto punto in cui prima Compress aveva posato la biglia.
"Che sensazione orribile." Fu la prima cosa che disse, poi vedendo due me rimase abbastanza colpito.
Guardai la mia copia e le diedi un bacio sulla guancia.
"Grazie, vampiretta. Ora puoi tornare normale."
"Ma mi diverto." Disse facendo gli occhi da cucciola.
"Himiko. Per favore. Non vorrai confondere il mio amico già il primo giorno. Sarà già scosso per conto suo. Almeno risparmiagli i tuoi giochetti."
La mia migliore amica mi fece una gran linguaccia, poi tornò normale.
"Grazie tesoro." Le diedi un altro bacio sulla guancia e mi girai per chiedere a Kurogiri dove fosse Eri.
"È in camera di Toga. Dovrebbe dormire già da un po'."
"Grazie. Dopo potresti aprire un portale dalla camera a casa nostra?"
"Certo. Deduco che il rapporto lo farete domani."
"È quasi mezzanotte. Faremo mente locale domani. Buona notte, allora."
Io, con Kota ancora stretto tra le braccia, Dabi, Himiko e Shoto ci dirigemmo verso le camere per andare a recuperare la piccola.
Fui il primo ad entrare, soprattutto perché ero in testa al gruppo.
Un piccolo tornado mi travolse e mi si attaccò alla gamba.
"Papà! Papà! Sei tornato!" Saltellò tutta felice Eri.
"Ciao tesoro. Ma non dovevi già essere a letto a dormire?" Chiesi con finto tono severo.
Lei si fermò di colpo e guardò per terra.
"Non ci riuscivo. Avevi detto che saresti tornato sta sera e volevo salutarti subito." Disse a voce bassa e colpevole.
Mi abbassai e le diedi un bacio tra i capelli.
"Non importa, cucciola. Torniamo a casa. Prendi le tue cose."
In meno di un secondo le poche cose che Eri si era portata per la notte furono nel suo zainetto e fu pronta per attraversare il portale per casa. Ovviamente non dopo aver dato un degno saluto alla sua zietta preferita.
Come misi piede nell'appartamento tirai un sospiro di sollievo.
"Casa dolce casa."
Dabi era andato in bagno e Shoto era andato in camera a prendere un cambio, mentre io mi ero seduto un attimo sul divano con Kota avvinghiato come un koala e Eri che mi guardava un po' gelosa.
"Papà? Chi è?"
"Lui è Kota." Risposi allungando un braccio e avvicinando la mia bambina.
"Il bambino di cui mi parlavi?" Disse tutta contenta e improvvisamente curiosa.
Annuii. Coccolai ancora un po' entrambi finché non si addormentarono e finché il bagno non fu libero.
Affidai Eri a Dabi e Kota a Shoto. Preparai il divano letto e li sistemammo sotto le coperte. Poi andai a farmi una doccia. Era l'una passata e la stanchezza iniziava a farsi sentire.
Mi sdraiai accanto a Eri, che mi si accoccolò addosso.
La mattina dopo mi svegliai e trovai solo Dabi in cucina.
Tre tazze di caffè fumante e due ciotole di latte.
"Ciao, che ore sono?" Chiesi sbadigliando.
"Le otto."
Strabuzzai gli occhi increduli.
"È tardi! Non potevi svegliarci?" Dissi bevendo un paio di sorsi di caffè e scappando in bagno. Appena fui pronto andai a svegliare Shoto che andò a fare colazione ancora spettinato. Poi corsi dai bambini.
"Eri, amore. Sveglia. È tardi. Dobbiamo andare dagli zii." Dissi dolcemente dandole un bacio sulla fronte.
"Ma ho sonno, papà." Sì lamentò.
"Lo so cucciola. Dormirai là. Ora devi andare a prepararti. Fai la brava, dai."
La piccola si alzò dal letto e corse a prendere i suoi vestiti per andare a cambiarsi in bagno.
Feci il giro del divano letto e mi sedetti accanto a Kota.
La sera prima gli avevo messo la maglia più piccola che avevo da usare come pigiama, ma era comunque molto larga rispetto a lui. I vestiti li avevo lavati e ora stavano finendo di asciugare sullo stendino nel bagno.
Mi misi ad accarezzargli i capelli, per fargli avere un risveglio il meno traumatico possibile.
"Kota. Sveglia. Devi prepararti. Poi ti faccio conoscere mia figlia. Ti ricordi che te ne parlavo al campo? Forza. Io e gli altri dobbiamo andare a fare rapporto."
Dopo qualche mugolio il bambino aprì gli occhi.
"Ciao." Dissi con un gran sorriso.
Kota si guardò intorno. Era visibilmente spaesato.
"D-dove sono?"
"A casa mia e della mia famiglia. Ora vieni. Andiamo a fare colazione mentre Eri si cambia."
Lo presi in braccio e lo portai in cucina.
Appena Kota vide Dabi nascose il viso nel mio collo.
Mi scappò una piccola risatina, ma mi ripresi subito.
"Non devi aver paura, Kota. Nessuno ti farà del male. Shoto lo conosci già, mentre quello con le cicatrici è Dabi, mio fratello. Sembra cattivo, ma è buono."
Kota spostò di poco il viso dal mio collo, ma rimase comunque con la presa ben salda sulla mia maglia.
Lo feci sedere tra me e Shoto e gli passai una tazza di latte.
Intanto arrivò Eri che fece cambio con Shoto, che andò a prepararsi.
La piccola diede a tutti e tre i grandi un bacio sulla guancia, prese la sua tazza e iniziò a mangiare.
Appena fummo tutti pronti andammo alla base per il rapporto.
I bambini erano su un tavolino a conoscersi e a giocare mentre noi parlavamo della nostra prossima mossa.
Avremmo aspettato un paio di giorni poi avremmo chiamato la scuola da un telefono di strada dicendo che eravamo scappati e che al momento ci stavamo nascondendo. Gli avremmo dato l'indirizzo di una casa abbandonata di periferia come base del quartier generale e avremmo detto che saremmo rimasti nascosti per conto nostro per qualche giorno. Siamo o non siamo i due aspiranti eroi più forti e intelligenti del nostro corso? Ce la sappiamo cavare anche da soli. Saremmo rimasti in un luogo 'sicuro' fino a che le acque non si sarebbero calmate. Soprattutto perché, dopo il campo, ci sarebbero state le vacanze estive.
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Qualcosa è andato storto...
FanfictionE se nell'infanzia di Izuku Midoriya qualcosa fosse andato storto? E sei quei 'non c'è la puoi fare' fossero rimasti tali? Storia alternativa dove il nostro Deku sarà felice, ma non un eroe.(come si intende dalla copertina) (disegno non mio) La cron...