Capitolo 1 "Questo matrimonio non si deve fare!"

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Non so se riuscirò ad arrivare in tempo, ma ci sto provando con tutta me stessa.
Corro per le strade, tra la gente...
Sono nel lato opposto della città, ma devo arrivare in tempo.
La stanchezza fisica sembra svanire nel nulla appena mi fluttua nella testa ciò che sta accadendo in quella maledettissima chiesa.
Penso a lei, vestita di bianco, che entra piano piano, accompagnata dal padre e dallo sguardo meravigliato degli invitati.
Penso a sua madre che incrocia lo sguardo triste e amareggiato della sorellina.
Già immagino Alfredo, con gli occhi bassi e delusi a causa di tutta quella falsa.
Francesca e il padre avanzano verso l' altare scambiandosi qualche parola sotto voce:
《Sei sicura di volerlo fare?》
《Si papà, sono sicura》
《Sei ancora in tempo ad andare se vuoi》
Lei rimane in silenzio.
《Lo ami?》
Lo fulmina con lo sguardo e con lo stesso silenzio aumenta il passo fino ad arrivare a Richard, l' uomo che sta per sposare.
Prima di dare la mano allo sposo continua a insistere:
《Figlia mia, voglio solo la tua felicità》
Si sorridono l' un l' altra, dopodiché gli sguardi degli sposi "finalmente" si incrociano.
Francesca tenta di sorridere, ma non riesce più di tanto (infondo sa anche lei che sta per commettere lo sbaglio più grande della sua vita).
《Sei bellissima》
《Anche tu》
La musica si alza leggermente per dare inizio al matrimonio.
Fin ora ho fatto tre kilometri, ne mancano ancora due... Ce la posso fare!
Guardo l' orologio.
《Cazzo! Cazzo!》esclamo.
Corro senza fermarmi un secondo, con il rischio di finire sotto un auto, ma non m'importa...
Questo matrimonio non si deve fare!
Sto attraversando la strada quando d' improvviso mi accorgo di essere distesa sull' asfalto.
《Signorina! Si è fatta male? Chiamo un ambulanza!》
Io frastornata non ricordo cosa sia successo, ma poi subito dopo mi é tutto più chiaro.
《Francesca!》
Urlo alzandomi velocemente.
《Signorina mi dispiace! É corsa all'improvviso nel bel mezzo delle corsie e non sono riuscito a frenare!》
《Non si preoccupi! Non chiamare l' ambulanza, non mi serve!》
《Ne è proprio sicura?》
Chiede il guidatore sconosciuto.
《Si assolutamente! Devo andare immediatamente alla chiesa di San Giovanni, arrivederci!》
Sto per iniziare di nuovo a correre, quando il guidatore mi chiede se avessi bisogno di un passaggio.
Guardo l' orologio... è tardissimo!
《Accetto volentieri, ma deve volare!》
《Si, tanto è qui vicino! Farò il possibile!》
Mette in moto la sua auto e partiamo in fretta e furia.
《Perchè tutta questa fretta se posso?》
Lo guardo.
《La donna della mia vita si sta per sposare... E io non lo posso permettere!》
Accenna un sorriso di conforto.
Siamo arrivati.
《Buona fortuna!》mi dice.
Lo ringrazio dirigendomi velocemente all' entrata.
《Deasy! Cosa ci fai qui?》
É Sara!
《Tua sorella? Dove è tua sorella? Si è sposata?》
Le si riempono gli occhi di lacrime, dopodichè mi prende per mano dicendomi:
《Giusto in tempo! Vai e falle ascoltare il suo cuore!》
Apro la porta d' ingresso.
É meravigliosa...
Non so cosa fare, non so cosa dire...
Il padre è l'unico ad accorgersi della mia presenza.
Dopo avermi fissata per circa cinque secondi, mi fa l' occhiolino.
Io e Alberto abbiamo sempre avuto un buon rapporto, ha sostenuto fino all'ultimo la mia relazione con sua figlia; è consapevole dell'amore enorme che proviamo l' una per l' altra e questo lo rende molto felice.
Lo sposo ha finito di recitare la sua promessa, ora è il turno di lei.
《Io, Francesca, accolgo te, Richard, come mio sposo e prometto di esserti...》
Gira il volto verso gli invitati e nota la mia presenza.
Dopo un breve silenzio continua.
《 ...Fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia...》
Si blocca di nuovo, non riesce a parlare.
Si toglie le lacrime dal viso e mi guarda di nuovo.
《Si sente bene signorina?》
Chiede il prete.
《Si... Sono solo un po' emozionata》
Afferma sottovoce.
Richard non riesce a capire, ma non da molto peso alla situazione, essendo sicuro di sé e dell'ipotico amore che prova Francesca nei suoi confronti.
La sposa mi guarda di nuovo.
Faccio dei passi avanti verso l' altare, a questo punto tutte le persone in chiesa capiscono cosa sta succedendo, Richard compreso.
Salgo i scalini in marmo bianco, decorati da un elegante tappeto rosso e finisco di recitare la promessa:
《E di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita》.
Imbarazzante silenzio.

𝑺𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝑨𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 ☆
𝑺𝒆 𝒗𝒊 è 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒊𝒖𝒕𝒂 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒕𝒂𝒕𝒆 𝒂 𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊𝒏𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒆 𝒇𝒂𝒕𝒆𝒎𝒊 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒏𝒆 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊!
𝑩𝒖𝒐𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒕𝒕𝒖𝒓𝒂 ♡

𝓛𝓪 𝓜𝓮𝓲𝓵𝓵𝓮𝓾𝓻𝓮 𝓟𝓪𝓻𝓽𝓲𝓮 𝓓𝓮 𝓜𝓸𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora