Passarono giorni, settimane...
E io passavo quasi tutti i pomeriggi in punizione, a causa della mia "testardaggine".
《La collana rimane con me!》urlavo sempre contro la preside.
Che periodo di merda!
Ero sempre più distaccata da tutti. Volevo ignorare l' attrazione nei confronti di Miss Bradley, ma alcune volte riuscivo, altre no.
Bastava semplicemente incrociare per sbaglio il suo sguardo per mandarmi in estasi.
Io e Bea, invece, ci legammo sempre di più, ma vorrei precisare che non la stavo usando, mi piaceva veramente...
Purtroppo però il sentimento nei suoi confronti non era minimamente paragonabile a quello che sentivo per l'insegnante.
Mi sono trovata in situazioni assurde, in cui stavo limonando con Bea mentre Miss Bradley e consorte ci passavano vicino.
Io e Francesca ci guardavamo e pensavo a quanto fossi stupida.
Mi rendevo sempre più conto di dover lasciar perdere la relazione con la mia coetanea.
Una sera sentii bussare alla mia porta.
《Posso entrare?》chiese l'insegnante con voce bassa.
Ero rimasta basita... Cosa ci faceva lei nella mia stanza di punto in bianco così?!
《Certo...》risposi.
《È sola giusto?》appoggiando un libro sulla scrivania.
《La maggior parte del tempo la passo in solitudine... Le altre stanno fuori giardino a guardare le stelle...》
《Cosa sta facendo?》
《Beh... Quando sto di cattivo umore scrivo...》
《Ah si? Non sapevo che le piacesse scrivere... E cosa scrive?》
《Ma come mai tutte queste domande professoressa?》
《 Vedo che in questi giorni è molto agitata, non è più concentrata durante le mie lezioni, ha dei comportamenti... Mh... Non so...
Da cosa è dovuto tutto questo?》
《Mi rende nervosa Stacy... 》
《Vuole cambiare dormitorio?》
Notai la sua speranza in una risposta negativa.
《No! Assolutamente no! Non la vedrei più... e io non voglio e non posso starle lontano Miss Bradley...》
Lei abbassò lo sguardo, aggiungendo:
《Cosa le ha fatto la sua compagna?》Non sapevo cosa rispondere... Perchè effettivamente era una scusante quella! Ma non potevo dichiarare che la motivazione per la quale stessi così era proprio l'amore nei suoi confronti.
Pensai in fretta e feci riferimento all'avvenimento della piscina.
《Mi ha baciata》
Nel sentire quelle parole un brivido le percorse tutta la schiena. Il suo cuore iniziò a battere fortissimo e l' evidente gelosia nei suoi occhi la notai subito.
Abbassando lo sguardo rispose:
《L' ha baciata? Wow... Emh... Emh...》
Non sapeva che dire.
《E lei... Beh... Ha... Insomma... Beh avete...》
《No, assolutamente... Non è il mio tipo!》affermai.
《E... quale sarebbe il suo tipo?》domandò senza pensarci.
Mi avvicinai sempre di più al suo viso.
Il nostro respiro diventò uno solo per quanto eravamo vicine e non distolse nemmeno per un attimo lo sguardo...
Il vizio di mordersi le labbra non se lo è mai tolto.
《Sono sempre stata attratta dagli amori impossibili...》affermai.
Dopo averla guardata intensamente negli occhi, mi avvicinai per baciarla, ma lei si scansò.
《No... Ti prego...》
Mi supplicò di placare gli ormoni in poche parole.
Si allontanò da me.
《Ero venuta qui per vedere come stesse e per darle una cosa...》
Mi pose il libro che aveva precedentemente appoggiato sulla scrivania, dopodiché se ne andò.
Aprii la prima pagina dove c' era scritto: " La corazza che ci costruiamo serve a non ricevere altre ferite. Tanto si sa, chi ti vuol conoscere ti aspetta, fin quando non la togli".
Già dalle prime frasi mi ha subito coinvolto.
L' ho adorato quel libro infatti l'ho letto per tutta la notte...Il giorno dopo il pensiero della sua alunna non le diede tregua, così andò in cortile a fare una passeggiata.
Incontrò il mio sguardo in giardino, ero sdraiata su un telo, dietro una siepe. Ero lì per rilassarmi, ma appena si avvicinò mi alzai di colpo.
Lei fece un passo indietro, ma io prontamente le presi la mano e la gettai sul mio telo. Ci guardammo negli occhi, dopodiché iniziai ad accarezzarle il viso.
Mi avvicinai, le nostre labbra erano a pochissimi centimetri di distanza.
Regnava il silenzio e la passione.
Iniziai a baciarle il collo mentre facevo scivolare la mia mano sotto la sua gonna.
Dolcemente la toccai sopra le mutandine e iniziò a gemere.
Tolsi l' intralcio che c' era tra le dita e la sua intimità e continuai, continuai.
Si lasciò andare al piacere.
Aumentai la velocità e quando sentii che era arrivato il momento del piacere più intenso poggiai le mie labbra sulle sue.
D' improvviso, Francesca sentì la sveglia. Erano le 8 di mattina.
Si svegliò di colpo.
《Cazzo era un sogno... Francesca! Che ti prende? Riprenditi per favore... Torna in te!》𝑺𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝑨𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 ☆
𝑺𝒆 𝒗𝒊 è 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒊𝒖𝒕𝒂 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒕𝒂𝒕𝒆 𝒂 𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊𝒏𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒆 𝒇𝒂𝒕𝒆𝒎𝒊 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒏𝒆 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊!
𝑩𝒖𝒐𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒕𝒕𝒖𝒓𝒂 ♡
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𝓛𝓪 𝓜𝓮𝓲𝓵𝓵𝓮𝓾𝓻𝓮 𝓟𝓪𝓻𝓽𝓲𝓮 𝓓𝓮 𝓜𝓸𝓲
RomanceFrancesca Bradley è un'insegnante seria e irreprensibile, vive nel pieno rispetto delle norme etiche e comportamentali imposte dall'istituto di scienze umanistiche. Deasy Gaidry invece, è anticonformista e insofferente per quanto riguarda determinat...