Capitolo 19 "Prima notte insieme"

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Mi fissò in silenzio fin quando mi accorsi della sua presenza.
Fece due passi verso di me, strappandomi il foglio dalle mani.
《Miss Bradley, io volevo solo...》
Si voltò per andare immediatamente via e non sapendo cosa fare la fermai prendendola per un braccio.
《Ehy! Ho sbagliato lo so, ma...》
Si girò di colpo guardandomi fissa negli occhi e a due centimetri dalle labbra.
《Non avevi il diritto di leggerla!》mi rimproverò alzando il tono della voce.
《Non puoi scappare da tutto questo!》
《Non dire cazzate!》mi urlò.
Capii che non voleva affrontare l' argomento, tantomeno con me.
《Ma...》
《No! Non voglio parlarne!》replicò interrompendomi.
Cercò di divincolarsi dalla mia presa.
《Non devi parlarne...》cercando di tranquillizzarla.
《Deasy... Lasciami andare!》
《Non ti lascio andare...》
I suoi occhi, color ghiaccio, iniziarono a riempirsi di lacrime.
La tirai a me e la strinsi molto forte.
《No... No... Non voglio...》
《Non dire nulla...》le sussurrai.
《Deasy... Smettila cazzo!》
《Non ti lascio sola... 》
《Deasy...》mi disse con tono più dispiaciuto che arrabbiato.
《Non ti lascio sola...》le sussurrai.
Scoppiò a piangere dopodiché face cadere la lettera a terra, abbracciandomi ancor di più.
La lasciai sfogare fin quando la sentii più sollevata.
Il calore dei nostri corpi mi fecero venire i brividi.
Non ci eravamo mai abbracciate così, non ci fu mai un momento così prima di quel giorno.
Si lasciò andare tra le mie braccia, facendosi cullare e tranquillizzare.
Mi strinse fortissimo, sperando che tutto il suo dolore se ne andasse via per sempre. Aveva perso la sua migliore amica e si dava colpe che non le appartenevano.
Andammo a fumare una sigaretta di fuori, si calmò ma la stanchezza si fece sentire.
Quella serie di emozioni ci avevano spossato completamente, così mi prese per mano e ci sdraiammo sul letto.
Mi raccontò di Agnese, dicendomi che non essendole mai piaciute le persone del suo stesso sesso, non è riuscita a vivere quell' amore. Francesca è sempre stata invaghita di Richard, fin dai tempi del liceo.
Lei era molto presa da lui, ma quest' ultimo non così tanto.
Con il tempo poi è successo quello che è successo.
《È colpa mia...》mi sussurrò piangendo.
《Non provare a dire una cosa del genere...》 replicai.
Ci abbracciammo e lei si addormentò poco dopo.
Dopo averla guardata per un po', cedetti anche io.
Era bellissima anche quando dormiva.
La mattina dopo si svegliò, ma io ero ancora impegnata a sognarla e si trovò di nuovo tra le mie braccia; non la lasciai nemmeno un secondo quella notte.
Si divincolò da me con cautela, per non svegliarmi e uscì in cortile per fumare una sigaretta.
Dopo poco si sentii degli occhi puntati addosso, erano i miei.
Si girò verso la porta a vetri e mi iniziò a guardare.
Ero ferma lì, appoggiata a quel vetro freddo.
Per molto dominò un silenzio lancinante, ma i nostri occhi stavano recitando una meravigliosa dolce poesia.

𝑺𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝑨𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 ☆
𝑺𝒆 𝒗𝒊 è 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒊𝒖𝒕𝒂 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒕𝒂𝒕𝒆 𝒂 𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊𝒏𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒆 𝒇𝒂𝒕𝒆𝒎𝒊 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒏𝒆 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊!
𝑩𝒖𝒐𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒕𝒕𝒖𝒓𝒂 ♡

𝓛𝓪 𝓜𝓮𝓲𝓵𝓵𝓮𝓾𝓻𝓮 𝓟𝓪𝓻𝓽𝓲𝓮 𝓓𝓮 𝓜𝓸𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora