Me stessa.-10

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-marta

Questa mattina e' fredda, quasi peggio di me.
Aspetto Daniele davanti casa.
Odio, aspettarlo, odio vederlo la mattina e essere per forza dolce.
Lui vuole quelle relazioni perfette ed io non sono per niente perfetta.
Mi suona, lo vedo e vado verso di lui.
Posso vedere gia' i cornetti nei posti dietro. Sembra che non mi piaccia nulla di lui, ma non e' così, ci sono molte piccole cose che mi piacciono.
Tipo i cornetti, la mattina.
Vado verso di lui, sorridendo.
"Giorno."-mi dice allegro.
Sorrido.
Da quando mi sono lasciata con Simone, non sono poi  cosi felice, non più. 
La vita mi ha deluso cosi tante volte, che mi sono arresa.
Quindi non sono piu' allegra.
Quindi mi da fastidio anche questo di lui, la sua continua allegria. Ma per cosa? Altre volte, la sua allegria mi ha salvato. Mi ha anche salvato, il suo modo di fare calmo e dolce allo stesso tempo. Sa come trattarmi e mi ama, veramente.
Non dico una bugia, quando dico, che credo nel "Ti Amo" di Simone, lo faro' sempre.
E' l'unica mia speranza.
Io non sono andata avanti, per nulla.
Facevo,la grossa i primi giorni di scuola, sicura del mio amore con Daniele. Ma quale amore?
*****
"Sei pensierosa, tutto okay?"-mi chiede.
" ma come fai a non capirlo? Sei anche un ragazzo sveglio, Daniele. Forse sei stupido."-gli dico infastidita.
Lui guarda dritto la strada.
"Stai delirando."-mi dice.
Lo guardo malissimo.
"Ti sei messo con me perche' ti sembravo pazza?  E così, hai voluto fare l'eroe. Ho capito. Adesso, da oggi in poi."
Sbatto le mani nel sedile per riprendermi la sua attenzione.
"Ascoltami attentamente. Io non voglio essere piu' salvata."-concludo.
Daniele ferma la macchina, come se avesse preso una martellata nello stomaco.
Prendo i cornetti e scendo.
Non mi volto.
E' finita.
Mi sento libera, ho ripreso quello che un tempo mi apperteneva.

Me stessa.  Ero diventata ciò che un tempo odiavo.

****

-Simone

Fa davvero freddo questa mattina. Il naso  rosso e le mani viola.  Entro in classe e vado subito al termosifone. I miei compagni scherzano, l'uno con l'altro. Luca ride, ride rumorosamente. La sua risata, l'ho sempre voluta avere anche io. Noto, che Marta ancora non è venuta. Soffre molto il freddo, da quello che ricordo. Guardo fuori dalla finestra. La posso vedere arrivare, le sue guancie sono rosse rosse e i suoi occhi lucidi. Le sue mani non si muovono.

Esco dall'aula e gli vado incontro. A meta' strada, mi fermo. Lei è fissa su di me. E' cambiato qualcosa, qualcosa nei suoi occhi.

Sorride un pò.

Gli vado incontro, mi tolgo la giacca e la copro.

Cosa sarà cambiato?

-Spazio autrice:
Hola! Volevo ringraziare chi ancora segue questa storia.
Ultimamente, ho pensato di scrivere una nuova storia, non so bene quando pubblichero' il primo capitolo ...volevo informavi di questo, insomma ahah

Grazie ancora a tutti, per il "piccolo successo" di questa storia.
#Iloveu

Superiamo insieme queste paure.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora