"Ho capito perche' esistevano le mie labbra: per essere messe sulle sue."
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Sono passati tra giorni dall'inizio della scuola.
Ci guardiamo, ci studiamo, ma nessuno dei due fa la prima mossa.
Io non mi sento di fare nulla, sarebbe ridicolo andarla a salutare o altro. Lei si e' fatta un nuovo ragazzo ed io sogno ancora lei. Mi viene da dire, che mi ha sostituito subito, che non ha lottato per noi nemmeno un minimo perche' infondo non gli importava di quello che eravamo.
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Scendiamo in palestra, Luca fa amicizie e io mi diverto a vederlo. Grazie, a Alex, lui e' cambiato molto. Credo che lui ne sia innamorato, peccato che Alex, ama scoparmi.
Vedo Marta fermarsi.
Non la supero, mi fermo un passo indietro da lei.
Mossa studiata? Probabilmente.
Gli vado d'avanti, gli tolgo il cappello.
I suoi capelli, grazie al vento, vanno di qua e di là.
Sorrido un pò. Non e' cambiata. I suoi occhi, sono tristi, ma sono ancora dedicati a me.
Cerca di fuggire.
Non la lascio passare.
"Cosa vuoi?"-mi chiede diretta.
Ha un tono cattivo.
"Te.
Ma se lo dicessi, cadrei nel ridicolo. L'ho appena fatto, ops."-dico.
"E' finita l'ora delle occassioni. Non sono, le troiette che ti fai. Che mi usi e mi butti lì, così. Io merito di essere amata, ma amata sul serio. E tu non l'hai fatto."-mi dice cattiva.
Mi sposta e se ne va.
Da una parte ha ragione, fa bene ad essere arrabbiata.
La seguo.
"Scappi? Non sei cambiata di tanto allora!"-gli urlo.
Si gira, i capelli si muovono tantissimo. Sembra che c'è una tempesta intorno a noi.
"Quello che e' scappato sei stato tu, non io."-mi dice rigirandosi e andando dentro.
Gli vado dietro.
"Chi e'?"-gli chiedo.
"Un ragazzo, che mi sa dare quello che non mi hai saputo dare tu."-mi dice togliedosi la giacca.
***
Qualcosa mi sta dicendo di lasciarla stare, le persone stanno meglio senza di me.
Lei e' così bella, serena, perche' renderla triste?
Io sono uno spettacolo triste.
-
-MartaSento il mio fiato, corto. Mi ha parlato, finalmente. Ma non cadro' di nuovo dentro ai suoi occhi, perche' sono un mare in tepesta ed io in quel mare non so sopravvivere.
Luca, quello nuovo, mi viene vicino.
"Allora? Come va?"-mi chiede.
"Stavo bene, fino a che non hai iniziato a parlarmi."-gli dico.
"Ho fatto amicizia con tutti, tranne te. Scommetto che non eri così."
"Sai la gente ti ci fa diventare una merda."
"Simone?"-mi chiede.
"Quello e' una super merda."-gli rispondo.
Lui ride.
"Ti ha pensato questa estate."-mi dice.
Mi fermo e lui anche.
"Perche' l'ha fatto?"-gli chiedo
Ho gli occhi fissi su di lui. Quella domanda non mi esce dalla testa anora oggi.
"Ha dei problemi, Marta. E' sbandato."-mi dice.
"Massi! Dai, povero bimbo. Perdoniamolo. Lui sbaglia e noi come scemi, lo perdoniamo senza dire una parola. Lui ci da i pugni in pieno viso e noi sorridiano. No, non e' così Luca."-gli urlo.
I compagni mi guardano, la prof, tutti mi fissano. Vado in bagno, rossa in viso.
Luca mi segue.
"Si, perche' questo e' l'amore, Marta. Si lotta."-mi dice lui.
"Si ma per chi lotto? Per un tipo che mi lascia per tre mesi d'estate di sballo? Chi lotta per me Luca?"
Luca mi abbraccia.
"A volte, le persone hanno paura d'amare. Marta."
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Superiamo insieme queste paure.
Altele"Dedicato a te che non sai come affrontare le tue paure. Ricorda, però che in due si affrontano meglio. "