Le prove-seconda parte.

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Gli stringo la mano.

Entriamo nell'aula di musica, ci sono tutti i vari strumenti.

Prendo la chitarra e lascio la sua mano, si mette seduta ed io anche.

"Cosa mi suoni?"-mi chiede.

"Kiss me?"

"Sai suonarla?"

"Qualcosa."-confermo.

Inizio, lei mi fissa.

Mi fissa con quello sguardo quello che poche mi sanno donare, quello sguardo che sembra voler dire nulla ma in realtà dice tanto. Le prime note si diffondono in tutta l'aula, mi sento sicuro e continuo. Fino ad arrivare alla fine.

"Sei bravo, chi ti ha imparato a farlo?"-mi chiede.

"La notte in rete." -dico.

Marta sorride.

"A me piaceva danzare."-mi dice.

Gli si illuminano gli occhi.

"Ma ho smesso a causa dei debiti di mio padre."-conclude tristente.

"Non hai mai pensato di continuare?"-gli chiedo.

"No, mamma sta ricominciando piano piano. Non posso chiedergli tanto."

"Capisco."

"Allora non canti?"-mi chiede.

Sorrido e lei anche.

"Settle down with me 
Cover me up 
Cuddle me in 
Lie down with me 
Hold me in your arms 
Your heart's against my chest 
Lips pressed to my neck I've fallen for your eyes But they don't know me yet 
And the feeling I forget I'm in love now
 Kiss me like you wanna be loved Wanna be loved Wanna be loved 
This feels like I've fallen in love 
Fallen in love Fallen in love 
Settle down with me And I'll be your safety You'll be my lady"

"Canti anche bene, e' un peccato che tu abbia paura."-mi dice.

Sorrido.

"Sei come pinocchio."-gli dico e poi mi alzo andando verso di lei.

Faccia a faccia, vicini vicini.

Mi dovra' togliere da lì con forza.

"Mi metti ansia così."-mi dice ridendo.

"Vorrei  capire, perche' rinunci a questo."-gli dico serio.

"Ne vuoi parlare seriamente?"-mi  chiede

"Io penso di si."-gli rispondo serio.

Sono stufo e sto per scoppiare, ho voglia di baciarla e non capisco perché non posso.

"Siediti allora."-mi dice indicando la sedia dietro di me.

"No, non mi imbrogli."-gli dico.

"Okay."

"Solo okay?"

"E' solo che non ne voglio parlare, ma tu continui a farlo. Non ti bacio, ma tu insisti. Cosa ti spinge a Farlo?"-mi chiede guardandomi ogni angolo del mio viso.

"Qualcosa lo farà, e tu perché non mi baci?"

Marta si alza, io faccio un passo indietro per fargli spazio.

"Faccio come te, scappo."-mi dice andandosene.

Quelle parole  mi uccidono.
Speravo che lei avesse capito perché scappo sempre.
Invece no.
Magari lei ha fatto finta di ascoltarmi, ha finto in tutto. Ed io? Io non ho mai finto, mai. I miei sentimenti per lei  sono veri, sono rumorosi.  Esco dalla stanza, gli corro dietro ma lei va piu' veloce.
"Martaaa"-urlo.
Lei si gira.
"Io non mollo, tu ne vali la pena!"-gli dico sorridendo.
Lei non ricambia il sorriso e va via direttamente dall'edificio.
Un coltello mi colpisce il cuore.
Avrei preferito delle parole amare ,giuro.
Avrei preferito quasi non conoscerla.
Scaccio il pensiero.
Non esageriamo.
E' complicata? La capirò.
Quasi quanto la matematica? Non importa, faro' di tutto.
-fine.

Superiamo insieme queste paure.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora