Tu sei nel mio passato, ma vorrei che tu fossi anche il mio presente.-3

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-Simone.

Sono le 6.30

Sono immobile nel letto.

Tra qualche minuto tornero' alla vita di tutti i giorni. Mi sembra quasi, di tornare ad un anno fa.

Stessa merda.

Stesso vuoto da colmare.

Nell'estate, ho preso anche il patentino.

La sveglia suona, la chiudo. Mia madre entra.

"Puoi anche non andare, prenditi tempo"-mi dice.

"Mi hai sentito?"-gli chiedo.

"Tutta la notte. Stai bene?"-mi chiede.

"Non molto."-gli dico convincente. 

Lei si siede accanto a me, il suo viso e' comprensivo.

Mi accarezza la fronte sentendo il sudore.

"Dovresti parlarci, magari tornate  insieme."-mi dice.

Faccio "no" con la testa.

"Dai riposati, si hai bisogno sono di sotto."-mi dice uscendo.

Mi sdraio sul letto. Probabilmente ora Marta, sta cercando un vestito più o meno decente nel suo armadio o sta pettinando i suoi capelli castani oramai lunghi.

Sento vibrare il telefono "Luca", mi compare nel display. 

Sbuffo.

"Cosa vuoi?"-gli chiedo.

"Lo sai, che da oggi in poi sono un tuo compagno?"-mi dice felice.

Mi alzo di colpo.

"Cosa?"-gli domando ridendo.

"Ti vengo a prendere tra 10 minuti, ciao."-dice lui divertito e chiudendo la conversazione.

Mi alzo, vedo roba su roba nella scrivania. Apro l'armadio. Prendo una tuta e una felpa. Che bel completo, elegantissimo. Prendo il telefono, e sigarette.

Suona qualcosa, prendo di corsa la giacca di pelle e vado verso la porta, la apro. Vedo Luca sopra la sua macchinetta -quella che si puo' prendere anche con il patentino- musica a tutto volume, 1975 a tutto volume.

"Hey"-mi dice alle spalle una voce familiare.
Mi giro.
Alex.
"Olaf"-gli dico ridendo.
Soprannome dato da Luca a lei, questa estate.
Mi da un cornetto.
"Grazie."-gli dico sorridendo.

-Marta.
Daniele mi viene a prendere alle 7.20.
Preciso mi suona. Scendo vestita tutta precisina ed entro nella macchina.
L'atmosfera e' calma, ma io in realta' ho un ansia terribile. Mi da un bacio sulla fronte.
"Allora?"-mi chiede mettendo la prima.
La macchina si inizia a muovere.
"Non dovevi, davvero."-gli dico.
"Scherzi? Non accompagno la mia ragazza al suo primo giorno di scuola?"-mi chiede divertito.
Accendo la musica, sperando che la mia ansia non si senta. L'ansia nel rivederlo.
Parte Ed  Sheeran, merda.
Richiudo subito.
Daniele ride.
"A me piaceva"-dice facendo spallucce.
Sorrido un pò.

-Simone
Scendo e anche Alex.
"Entri anche tu?"-gli chiedo ridendo.
"Magari."-lei mi risponde.
Lei mi da un pugno giocoso nel braccio. Oggi e' vestita molto bene. Calzoni strappati, vans nere e maglietta dei Nirvana.
Capelli sciolti, una ribelle.
Mi piace molto, non ho mai detto il contrario.
Sento alcuni passi, da dietro. Mi giro.
Bum, Marta mano nella mano con un tizio.
Il cuore
Mi esplode.
Guardo l'entrata dove si salutano con un abbraccio.

Oh Marta, sei il mio passato ma quanto vorrei che tu fossi anche il mio presente, il mio futuro.
I miei baci e le mie notti insonni.
Quanto vorrei, i tuoi baci alle due di notte e il tuo buongiorno alle 8.
Guardare i cartoni, fare colazione con i cereali, ridere tutto il giorno.
Adesso, e'  un sogno per colpa mia.

Superiamo insieme queste paure.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora