Noi siamo il principio generato (29)

128 8 6
                                    

-Simone.

Torno a scuola, mi sento ancora sbronzo dalla serata prima.

Alex mi ha invitato ad un locale e mi ha fatto conoscere alcune persone. Ho incontrato anche Luca. Stava male anche lui. L'ho perdonato, alla fine di lui cosa mi importa? Entro in classe, spavaldo.

"Simone."-dice la miss, appena entrato.

Mi giro.

"Miss."-dico con il sorriso.

"Come mai non sei venuto?"-mi chiede.

"Problemi miei."-rispondo.

Vado a posto.

Marta si siede accanto a me, piano piano.

La guardo.

Perche' e' così bella? Sembra che non ha dormito da giorni, ma e'comunque bellissima.

"Hey."-mi scappa.

Lei mi guarda. Le persone, paure, tristezze, lacrime sono scomparse davanti a lei.

"Hey."-dopo alcuni secondi mi risponde.

Sorrido.

"Stai bene?"-gli chiedo.

Lei si mette la mano in viso, come per coprirsi dalle lacrime.

"Non molto."-dice piano.

Piange.

"Usciamo.. che dici?"-gli dico.

Lei annuisce.

Chiediamo alla miss, di uscire. 

Lei annuisce sorridendo.

Marta una volta usciti, cammina veloce ed io la seguo.

"Ma cosa fai?"-gli chiedo urlando.

Lei si gira.

Piange tantissimo questa volta. Si tocca i capelli e non riesce a stare ferma. Sono senza parole.

"Guardami, quanto faccio schifo? E poi guardati. Sei stupendo, popolare, sempre così sexy da far paura. Posso essere alla tua altezza Simone? Non credo. Ho paura di non essere abbastanza, di essere grasse e che ti stanchi di me, essendo troppo seria. Perche' io quando amo, amo davvero. Queste paure non si possono superare insieme. "-mi dice.

Non riesco a dire molto. Quasi nulla, mi avvicino soltanto ma lei si allontana. Ora capisco tutto.
"Sai, Marta non ho mai pensato nemmeno un secondo tutte quelle cose. Non me ne frega nulla, del numero nella bilancia, della popolarità. Eh si, tu per me sei bellissima, sexy. Guardami, tu sei all'altezza di qualsiasi essere sulla terra.
Sono gli altri, in caso, a doversi adattare.  Sono qui, promettendoti qualcosa di grosso. Che non mi stanchero' mai di te. Mai."-gli dico guardandola.
Lei sorride.  Cammina piano.
Il cuore mi batte forte. Cammina piu', forte. Mi abbraccia, un abbraccio forte.
Si stacca, mi bacia. Un bacio a stampo veloce. Ma poi, mi ribacia, un bacio intenso. Pieno d'amore.
Appena si  scansa, mi sento mancare.
Non mi sembra vero.
Non puo' essere.
Mi da una carezza in viso.
"Sei pallido."-mi dice ridendo.
"Sai quando desideri tanto una cosa e poi alla fine ce l'hai, e' una sensazione indescrivibile."-dico sorridendo.

Torniamo in classe mano nella mano. La miss ci sorride.
Lei scrive nel mio banco:" Noi siamo il principio generatore."
Ehsi.
Il principio di  ogni cosa, di ogni pioggia e di ogni tempesta.
Il principio dei terremoti, della vita.
Il principio prima di tutti i principi.
Noi siamo.
Noi esistiamo, siamo quasi esseri eterni, Marta.  Solo insieme, siamo capaci di splendere, non e' vero?
Quando ti guardo penso a tutto.
Quel mio "tutto" sbagliato, ricordi? Adesso, quel "tutto" sembra quasi giusto, grazie a te.
Adesso Marta, sono in quel periodo, in cui l'uomo e' fragile. Ricordi? Hai definito proprio tu, l'uomo in quel periodo in cui pensano solo ad una cosa.
Bene, io penso solo a te.

"Resta."-sussuro.
"Lo faro'"-mi risponde.

Non l'ho mai detto "resta", perche' io non ho mai creduto, molto in quel verbo. Ma questa volta, mi butto.  Mi butto, perche' solo chi supera le paure diventa uomo, solo chi supera le paure insieme ad la persona che ama, diventa coraggioso.
Ed io mi sento felice, dopo anni.
Secoli.
Mi sento leggero.
Amato.
Quando pensi di essere amato, allora e' là che devi essere veramente felice. Perche' e' lo scopo della nostra vita, essere amati.
Essere protetti, essere sicuri di qualcosa.
****
Finita la scuola, la prendo in braccio. Non gli faccio prendere ne libri, ne zaino. La porto fuori.
Lei ride così tanto da generare la felicita' anche ad altri.
"Fammi scendere."-mi dice
La faccio scendere.
La bacio.
"Ti ringrazio. Superiamo insieme queste paure, mi ha fatto conoscere la parte di me e di te, che non avevo mai visto."-mi dice guardandomi.
"Nemmeno io."-gli dico.
Sorride.

[ULTIMO CAPITOLO. FINE PRIMA PARTE DELLA STORIA.]

Superiamo insieme queste paure.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora