"Marta e' uno Spettacolo"-(21)

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-Marta.

Mi siedo nel mio divano comodo. Ho il compito di Simone in mano.
Sto pensando veramente se aprirla.
E se si arrabbia? E se tradisco la sua fiducia?
Sto rischiando molto.
Io ho bisogno di lui, anche se lo rifiuto. Il mio e' un proteggermi. Simone rappresenta il male ed io devo stare attenta. Rappresenta la tentazione. I suoi occhi verdi sul blu -se li vedi meglio-, in cui ho visto tutte le tonalita' del mare.  Ho visto uragani, terremoti e tempeste. Ho visto il fuoco e l'acqua che vanno congiuti e ballano insieme. Ho visto tanto in una singola persona e ho paura.
Io sono troppo poco, guardatemi.
Apro il compito. Sospiro.
Inizio a leggere;

"Miss, mi scusi se non ho studiato, ieri sono uscito con Marta e mi sono scordato di studiare. La guardi, come fa a studiare quando ha davanti uno spettacolo del genere? Non mi dispiace per niente di non aver studiato, non importa. Oggi, studiero'. Lo giuro. "

Chiudo il compito.
Mi sento un nodo enorme in pancia. Lui mi considera uno spettacolo. Ma per quanto? E' così bello che troverà  sicuramente una meglio di me, in poco tempo.
Con Simone sono sempre stata dura, una tenace, una forte. Ma in realta' sono tutto il contrario. Sono insicura e debole, sono quella ragazza che evita  ogni relazione pericolosa. Sono complicata e sono sicura che Simone cerchera' di capirmi, e ne sono così felice.
Perche' io non posso evitarlo, non posso più. Non so, per quanto ancora resisterò a non baciarlo.
Vorrei chiamarlo e dirgli di venire a casa, mangiare qualcosa insieme o andare in motorino, quello di Carlos.
Sorrido a quel pensiero.
Pure quando fuma lo trovo stupendo.
Anche se odio quando lo fa, lo trovo sexy, in un modo assurdo.
Per non parlare  del suo bacio al circo.
L'ho lasciato fare ed e' stato uno sbaglio.
Ma io quel bacio, l'ho sentito fin dentro alle ossa. Posso ancora sentire le sue labbra nelle mie danzare.
O le sue mani che mi tiravano a lui.
Mi voleva.
Ed io anche.
Ma devo mollare per non soffrire.
Mamma lo dice sempre, Simone non fa per me. Dice che sembra l'identica copia di mio padre.
Io ho annuito ma in realta' non gli credo. Per niente. Simone ha la testa sopra le spalle, ha sofferto così tanto che ora ha una esperienza enorme. Quando ha pianto in ascensore, ho capito, bene chi è Simone. O quando mi ha portato il libro a casa.
E' semplicemente fantastico.
Ricordo la prima uscita, ricordo che la sera, quando mi ha riportato, l'ho salutato ma non volevo tornare a casa senza di lui.
Una cosa stranissima.
Oppure ricordo quando e' venuto a casa a fare l'albero, ha trasformato qualcosa che mi faceva paura in qualcosa di divertente solo per me.

Per non parlare di Roma.

Gli ho stretto la mano e già mi sentivo a casa. Mi sentivo sicura.

Mi fa paura dirlo e so che se e' innamorato anche lui, avrà la mia stessa situazione mentale adesso.
Mi sono innamorata del ragazzo più pericoloso del mondo.

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